3 Maggio 2024
NELLE AULE dei TRIBUNALI

Per gli inquirenti le dichiarazioni del boss D’Amico sull’AIAS potrebbero confermare i sospetti su «certi legami esterni»

In riferimento alle recenti dichiarazioni del boss Carmelo D’Amico il Sostituto Procuratore della repubblica della DDA di Messina Giuseppe Verzera, nella sua requisitoria ha affermato: «Direi che la posizione del D’Amico sembra essere quella di un dissociato, si stacca dall’organizzazione ma non fa dichiarazioni collaborative che, ovviamente, non accusa nessuno, anche se tanti nomi sono facilmente intuibili»… Questa, molto significativa, deduzione da parte del PM, dà una chiave di lettura sul possibile evolversi della posizione del D’Amico… Questi, infatti, come si ricorderà, ha sottolineato come l’AIAS fosse parte della mafia: «Tutta l’AIAS è stata finanziata da noi e tutti i soldi mancanti sono stati utilizzati per fare un supermercato. Praticamente, Luigi La Rosa ci ha sempre guadagnato con noi e non c’era bisogno di fare l’estorsione al signor La Rosa perchè l’AIAS era nostra». Su domanda rivolta in aula da più parti sul nome del supermercato e del titolare di esso, il D’Amico, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma, sostan-zialmente, «indirizza» il discorso: «C’è il titolare – di questo supermercato, ndr – che è una persona pulita, che ha una percentuale, che è una testa di legno, come vogliamo dire…una percentuale come La Rosa e…come noi» – ed, «allusivamente», continua il D’Amico – «Io vi posso dire solo una cosa, che il proprietario di questo supermercato ha una catena di supermercati…vi posso dire solo questo, il nome non ve lo posso dire, solo che il La Rosa lo sa e vi può dire il nome di questa persona, perché non voglio che, per bocca mia, che venga arrestata…».

Da NOI contattato, il commercialista Luigi La Rosa -nella foto – ha voluto chiarire, a proposito delle affermazioni del D’Amico che: «Dice D’Amico che nel 207 mi ha dato in milione e mezzo di euro per pagare il Messina ed io me li ho mangiati». Ebbene, sostie-ne La Rosa: «Il Messina è uscito dall’ AIAS a Gennaio del 2004 ed è stato liqui-dato entro novembre 2004 con una somma di 300mila euro». Luigi La Rosa, inoltre ci ha dichiarato che: «Successivamente all’udi-enza del 5 maggio 2014, ce-lebratasi presso il Tribunale di Barcellona P.G., in cui ha deposto l’imputato Carmelo D’Amico, ho appreso dal mio difensore di fiducia avvocato Sebastia-no Fazio, che il predetto D’ Amico ha dichiarato che all’atto dell’operatività dell’AIAS di Barcellona P. G., sarebbero stati consegnati 4,5 miliardi di lire per consentire l’avvio del costituendo ente assistenziale…Preciso che non ho mai avuto contezza di simile versamenti di denaro sui conti correnti accesi al tem-po dell’AIAS di Barcellona» e che, conclude Luigi La Rosa, «le uniche somme erogate all’AIAS sono solo quelle dell’ AUSL 5 di Messina» e che, a tal proposito, richiama l’attenzione agli estratti conto a conferma di quanto l’ex presidente dell’Ente ha voluto chiarire. E’ ovvio che S.O. è disponibile per chiunque ne abbia titolo e voglia in-tervenire ad ulteriore chiarimento della vicenda giudiziaria. Tutto dipenderà dalle verifiche delle affermazioni del D’Amico che potrebbero portare ad esiti clamorosi.

 

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