Per gli inquirenti le dichiarazioni del boss D’Amico sull’AIAS potrebbero confermare i sospetti su «certi legami esterni»
Da NOI contattato, il commercialista Luigi La Rosa -nella foto – ha voluto chiarire, a proposito delle affermazioni del D’Amico che: «Dice D’Amico che nel 207 mi ha dato in milione e mezzo di euro per pagare il Messina ed io me li ho mangiati». Ebbene, sostie-ne La Rosa: «Il Messina è uscito dall’ AIAS a Gennaio del 2004 ed è stato liqui-dato entro novembre 2004 con una somma di 300mila euro». Luigi La Rosa, inoltre ci ha dichiarato che: «Successivamente all’udi-enza del 5 maggio 2014, ce-lebratasi presso il Tribunale di Barcellona P.G., in cui ha deposto l’imputato Carmelo D’Amico, ho appreso dal mio difensore di fiducia avvocato Sebastia-no Fazio, che il predetto D’ Amico ha dichiarato che all’atto dell’operatività dell’AIAS di Barcellona P. G., sarebbero stati consegnati 4,5 miliardi di lire per consentire l’avvio del costituendo ente assistenziale…Preciso che non ho mai avuto contezza di simile versamenti di denaro sui conti correnti accesi al tem-po dell’AIAS di Barcellona» e che, conclude Luigi La Rosa, «le uniche somme erogate all’AIAS sono solo quelle dell’ AUSL 5 di Messina» e che, a tal proposito, richiama l’attenzione agli estratti conto a conferma di quanto l’ex presidente dell’Ente ha voluto chiarire. E’ ovvio che S.O. è disponibile per chiunque ne abbia titolo e voglia in-tervenire ad ulteriore chiarimento della vicenda giudiziaria. Tutto dipenderà dalle verifiche delle affermazioni del D’Amico che potrebbero portare ad esiti clamorosi.