Per l’omicidio Rizzo, la Cassazione: Condipodero e Di Salvo colpevoli insieme a Genovese
L’omicidio dell’allora 27enne autotrasportatore Carmelo Martino Rizzo è avvenuto il 4 maggio 1999 mentre si trovava nella cabina del suo mezzo, nella piazzuola di sosta dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Lauria in provincia di Potenza.
Secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmelo D’Amico, il delitto sarebbe stato dovuto ordinato da Rao, che, però, è poi risultato assolto, e Di Salvo, a seguito del furto di un escavatore di proprietà di una ditta, che pagando il pizzo, era sotto protezione del clan barcellonese. Il Condipodero sarebbe stato l’autista mentre Stefano Genovese, 48 anni, l’esecutore materiale e già condannato a 27 anni per l’omicidio di Rizzo, colpito da una pistola calibro 765.
Nel dicembre 2019, mediante l’operazione “Caio”, della Polizia con la notifica in carcere per Rao e Di Salvo, già in arrestati per altri reati, la Polizia di Stato di Barcellona Pozzo di Gotto ha arrestato anche il Condipodero mentre i familiari della vittima si erano costituti parte civile.
Il 2 marzo dello scorso anno, la Corte d’Assiste d’Appello di Potenza aveva condannato a 30 anni i tre imputati di Barcellona, Basilio Condipodero, 48 anni, Giovanni Rao, 61 anni e Sam Di Salvo, 57 anni, in primo grado per l’omicidio in questione, In secondo grado, la sentenza era stata parzialmente riformata, con l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Rao e la conferma delle condanne per Condipodero e Sam Di Salvo. Alla fine del processo di primo grado era stato assolto per non aver commesso il fatto il collaboratore di giustizia Carmelo D’Amico, 48 anni.
Ora, la Cassazione ha posto la parola fine alla vicenda giudiziaria, decretando la responsabilità in concorso con Stefano Genovese, a carico di Condipodero e Di Salvo quali concorrenti nel reato di omicidio di Rizzo Carmelo Martino e, quindi condanna entrambi gli imputati a rifondere i danni alle parti civili, oltre allle spese di giudizio. Inoltre, annulla senza rinvio, la condanna limitatamente al capo B per il porto d’arma da fuoco per Condipodero perchè estinto per prescrizione e annulla, limitatamente alle attenuanti generiche, rinviando per nuovo giudizio sul punto alla Corte di Assise di Appello di Salerno per Condipodero, che dovrà perciò rideterminare la pena originariamente inflitta.
Per il resto, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Condipodero e di Salvatore “Sem” Di Salvo.
Il collegio difensivo per le parti civili, era composto dagli avvocati Filippo Barbera, Gaetano Pino, Santo Vincenzo Trovato. Per gli imputati, gli avvocati: Diego Lanza, Dario Vannetielllo, Tino Celi, Giuseppe Lo Presti e Tommaso Calderone.
AVVISO: iscrivetevi al canale youtube di Mario Alizzi. GRAZIE!
LINK:
https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ
NOTA: al 2 novembre 2022, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
TOTALI: 124.630 PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!
-Terribile 4824 – Insufficiente 4189
I “MI PIACE” 31.690 IL 62 PER CENTO DEL TOTALE e LETTORI IN ON LINE 34.851
*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.
SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO
VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!