Per il dott. Felice Borghese la Sanità locale necessita definitiva chiarezza da parte delle Istituzioni
Altro, pesante, esempio di superficialità e confusione – significa il dott. Borghese – è data dalla tanto auspicata ed annunciata, anche ufficialmente, da esponenti delle istituzioni locali e regionali, costituzione degli «Ospedali Riuniti di Barcellona e Milazzo», che avrebbe dovuto portare, nelle intenzioni ed, appunto, dichiarazioni, a due moderni ed efficienti «poli» di area medica e chirurgica. Di fatto, anche con il trasferimento della Ostetricia e Ginecologia da Barcellona, si è avuto nel complesso un «declassamento» del «Cutroni Zodda», creando nuovi problemi al «Fogliani» di Milazzo, che si trova sulle spalle un forte aumento di quell’utenza che non si avvale più dei servizi del nosocomio barcellonese. Il Paradosso è che, agli ufficiali «Ospedali di Barcellona e Milazzo», si è aggiunto quello di Lipari, per cui ora gli ospedali «riuniti», sulla carta, sono tre, ma, di fatto, si tratta solo di ospedali «addossati l’uno sull’altro». E – continua Borghese – «l’ultima, ennesima bozza espressa dalla Regione, ha cercato di concedere qualcosa a Barcellona, ma si dovrebbe, più razionalmente, rivedere, almeno parzialmente, il piano per i tre ospedali, per un maggiore equilibrio ed una migliore capacità operativa ed offerta dei servizi ai cittadini».
Insomma – sostiene il sindaco di Merì – al compromesso della recente bozza serve ancora una più accorta e logica limatura che, effettivamente, faccia diventare i tre ospedali vicini, veramente, «riuniti» e non invece, messi l’uno accanto all’altro, senza alcuna logica interazione».