La fine di una lunga storia: quella degli Ospedali Pischiatrici Giudiziari
Gli ultimi internati sottoposti alla misura di sicurezza detentiva dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario stanno lasciando l’istituto penale di Barcellona P.G. (ME), nel frattempo divenuto Casa Circondariale. Trova, così, conclusione un percorso, rivelatosi assai complesso e tormentato, di riforma della psichiatria giudiziaria italiana iniziato con il DPR del Primo aprile 2008, proseguito con il DLgs n 17 del 9-02-2012 e concluso con il DLgs n. 81 del 31-O5-2017. Il processo di superamento si è rivelato arduo a causa soprattutto della difficoltà di allestimento delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) previste dalla nuova normativa quali luoghi di ricovero (totalmente sanitarizzati e facenti capo ai Dipartimenti di Salute Mentale competenti per territorio) alternativi ai vecchi OPG.
Si chiude, dunque, una lunga fase storica iniziata nel 1876 con l’apertura del primo dei «manicomi criminali» – poi ridefiniti «manicomi giudiziari» – e, infine, «ospedali psi-chiatrici giudiziari») che l’Amministrazione Penitenziaria ha dovuto lungamente gestire in situazione di cronica carenza di risorse laddove a dette istituzioni il codice pena-le chiedeva di essere bastioni di difesa sociale e, all’un tempo, presidi con vocazione alla cura, all’assistenza, alla riabilitazione di malati gravati da quadri psicopatologici assolutamente devastanti. Ciò, per altro, in un clima di permanente difficoltà nell’interazione con i servizi psichiatrici territoriali (aspetto, questo, che aveva progressivamente condotto a situazi-oni di intollerabile sovraffollamento e di estrema difficoltà nel pervenire alla dimissione dei pazienti).
Da ultimo, tuttavia, un logico e rinnovato spirito di collaborazione, fortemente auspicato dall’ Amministrazione Penitenziaria, tra il Commissario Nazionale per il superamento degli OPG (nel frattempo nominato), la Magistratura di sorveglianza di Messina, la Direzione Generale Dell’ASP di Messina, la Direzione dell’ex OPG di Barcellona P.G. ha reso possibile concretizzare percorsi individuali di deistituzionalizzazione innovativi ed efficaci che hanno potuto consentire agli ultimi malati, da tempo in attesa di accoglienza nei servizi psichiatrici territoriali, di trovare allocazioni congrue con i loro effettivi bisogni ed alternative alle stesse REMS.
Nell’istituto penale di Barcellona P.G. è stata, nel frattempo, istituita, con apposito decreto ministeriale, l’ «Articolazione per la tutela della salute mentale» destinata a quei detenuti – maschi e femmine – sottoposti ad osservazione psichiatrica (art.112 R.E. penit.), a quelli dichiarati «minorati psichici» (art. 111 R. E.penit.) ovvero ai destinatari dei provvedimenti previsti dall’art. 148 del C.P. (infermità sopravvenuta). Si tratta di un settore detentivo ma a vocazione spiccatamente psichiatrica nel quale opererà personale sanitario, adeguatamente potenziato nei numeri e nelle sue articolazioni specialistiche, facente capo al DSM di riferimento, secondo un modello organizzativo che, proposto unitamente dal Direttore dell’istituto di Barcellona e dalla Direzione Generale dell’ASP di Messina, comporterà un investimento economico complessivo di circa 3,5 milioni di euro assicurando, così, un livello di cura adeguato e percorsi di reinserimento sociale concreti e sostenibili con l’obiettivo ultimo di ridurre la recidiva di reato.
Dott. Nunziante Rosania, – foto – già direttore dell’ex OPG “Madia” di Barcellona PG (me) ed oggi Direttore della Casa Circondariale di Barcellona e di Termini Imerese (pa)
INTERROGATIVI? & ESCLAMATIVI! – S.O. Gennaio 2017 – cartaceo