3 Maggio 2024
INTERROGATIVI? & ESCLAMATIVI!

La fine di una lunga storia: quella degli Ospedali Pischiatrici Giudiziari

Gli ultimi internati sottoposti alla misura di sicurezza detentiva dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario  stanno lasciando l’istituto penale di Barcellona P.G. (ME), nel frattempo divenuto Casa Circondariale. Trova, così, conclusione un percorso, rivelatosi assai complesso e tormentato, di riforma della psichiatria giudiziaria italiana iniziato con il DPR del Primo aprile 2008, proseguito con il DLgs n 17 del 9-02-2012 e concluso con il DLgs n. 81 del 31-O5-2017. Il processo di superamento si è rivelato arduo a causa soprattutto della difficoltà di allestimento delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) previste dalla nuova normativa quali luoghi di ricovero (totalmente sanitarizzati e facenti capo ai Dipartimenti di Salute Mentale competenti per territorio) alternativi ai vecchi OPG.

Si chiude, dunque, una lunga fase storica iniziata nel 1876 con l’apertura del primo dei «manicomi criminali» – poi ridefiniti «manicomi giudiziari» – e, infine, «ospedali psi-chiatrici giudiziari») che l’Amministrazione Penitenziaria ha dovuto lungamente gestire in situazione di cronica carenza di risorse laddove a dette istituzioni il codice pena-le chiedeva di essere bastioni di difesa sociale e, all’un tempo, presidi con vocazione alla cura, all’assistenza, alla riabilitazione di malati gravati da quadri psicopatologici assolutamente devastanti. Ciò, per altro, in un clima di permanente difficoltà nell’interazione con i servizi psichiatrici territoriali (aspetto, questo, che aveva progressivamente condotto a situazi-oni  di  intollerabile sovraffollamento e di estrema difficoltà nel pervenire alla dimissione dei pazienti).

Da ultimo, tuttavia, un logico e rinnovato spirito di collaborazione, fortemente auspicato dall’ Amministrazione Penitenziaria, tra il Commissario Nazionale per il superamento degli OPG (nel frattempo nominato), la Magistratura di sorveglianza di Messina, la Direzione Generale Dell’ASP di Messina, la Direzione dell’ex OPG di Barcellona P.G. ha reso possibile concretizzare percorsi individuali di deistituzionalizzazione innovativi ed efficaci che hanno potuto consentire agli ultimi malati, da tempo in attesa di accoglienza nei servizi psichiatrici territoriali, di trovare allocazioni congrue con i loro effettivi bisogni ed alternative alle stesse REMS.

Nell’istituto penale di Barcellona P.G. è stata, nel frattempo, istituita, con apposito decreto ministeriale, l’ «Articolazione per la tutela della salute mentale» destinata a quei detenuti – maschi e femmine –  sottoposti ad osservazione psichiatrica (art.112 R.E. penit.), a quelli dichiarati «minorati psichici» (art. 111 R. E.penit.) ovvero ai destinatari dei provvedimenti previsti dall’art. 148 del C.P. (infermità sopravvenuta). Si tratta di un settore detentivo ma a vocazione spiccatamente psichiatrica nel quale opererà personale sanitario, adeguatamente potenziato nei numeri e nelle sue articolazioni specialistiche, facente capo al DSM di riferimento, secondo un modello organizzativo che, proposto unitamente dal Direttore dell’istituto di Barcellona e dalla Direzione Generale dell’ASP di Messina, comporterà un investimento economico complessivo di circa 3,5 milioni di euro assicurando, così, un livello di cura adeguato e percorsi di reinserimento sociale concreti e sostenibili con l’obiettivo ultimo di ridurre la recidiva di reato.

Dott. Nunziante Rosania, foto già direttore dell’ex OPG “Madia”  di Barcellona PG (me) ed oggi Direttore della Casa Circondariale di Barcellona e di Termini Imerese (pa)

INTERROGATIVI? & ESCLAMATIVI! – S.O. Gennaio 2017 – cartaceo

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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