27 Aprile 2024
EDITORIALE

Immigrazione: «Mare Nostrum», incapacità, stupidità e l’ultima follia per il suicidio dell’Italia

di MARIO ALIZZI

Spessissimo ci siamo occupati del fenomeno dell’immigrazione clandestina ed irregolare denunciando la demagogia, gli interessi più o meno occulti, la superficialità, la banalità, il protagonismo di tanti, il «buonismo di maniera» o da idioti, con cui si è affrontato nei lustri il gravissimo problema. L’Operazione «Mare Nostrum» portata avanti da questo Governo, conferma la grande stupidità, illogicità, che fa ridere il mondo di noi italiani. Specialmente la nostra Marina Militare, ridotta a traghettatrice senza biglietto di ormai oltre centomila ad ancora meno di un anno, un record, di gente incontrollata di tan-te razze diverse di cui importiamo anche tutti i loro problemi e diversità politiche, sociali, religiose. Gente che, una volta sbarcata, pretende tutto dagli Italiani, vestiti, scarpe, telefonini, alloggi e tanto altro; che pure prote-stano incendiando e distruggendo tutto, attaccano le no-stre Forze dell’Ordine, per poi scappare dai centri di raccolta, pretendendo anche di non essere identificati e girovagare per tutta l’Italia, per poi ingrossare la malavita di ogni genere o darsi ad atti criminosi vari, una volta senza lavoro. Inoltre, non controllati, hanno portato e portarno malattie, da noi da decenni scomparse, come la tubercolosi, la scabbia, quelle venere e possibilmente la terribile ebola e via dicendo, tanto che pure l’Associazi-one dei Dermatologhi Italiani da anni denuncia tutto que-sto ed altro. Nostri marinai ed altri addetti alla «democra-tica» accoglienza rischiano, quotidianamente, contagi e sarebbero già stati ricoverati in ospedali, e di cui non si parla né si scrive. Dalle intercettazioni telefoniche sono emerse conversazioni tra gli scafisti molto significative: «Non ci dobbiamo preoccupare, in Italia non c’è legge né governi e fra qualche giorno saremo fuori, torneremo a casa!» o conversazioni che si colgono tra gli stessi immigrati nei siti provvisori, che confermano la insistente voce che si possa andare e vivere in Italia molto facilmente e rischiare molto meno che in altri Stati. Infatti, i «profu-ghi», ora, arrivano anche da altre parti dell’Africa e non solo da quella orientale e, tutto questo, ci costa enormemente, mentre potrebbero servire ai nostri disoccupati, pensionati, alla pulizia delle nostre città ed altro ancora!

I nostri militari ed altri addetti sono, di fatto, diventati i camerieri di tutti questi «arrivati». Non solo, ma in realtà, si è ormai creata una discriminazione al contrario che col-pisce gli Italiani i quali, sono, giustamente, obbligati ad avere documenti ed essere sempre e comunque identificabili e rispettare le leggi, mentre gli immigrati, ad esempio, in un controllo delle Forze dell’Ordine, vengono ma-gari rilasciati perché la loro identificazione e connesse procedure farebbero perdere tempo prezioso.

Si sa, difatti, che la politica governativa è quella di non creare troppi problemi e di non allarmare la gente sul fe-nomeno dell’immigrati: chi sa quanti, dove vivano e la-vorino tanti stranieri nelle nostre città e Comuni? Ancora, avendo dei redditi bassi, gli immigrati hanno, in tante occasioni, molte più agevolazioni rispetto a molti nostri connazionali; e gli zingari che arrivando qua e la all’improvviso razziando appartamenti ed altro e per poi spo-starsi in altre zone, chi li controlla? Tutto questo ed altro. sfiduciano le stesse Forze dell’Ordine e chi altri vorrebbe far applicare la legge non solo per gli Italiani.

Il problema dell’immigrazione come quello dell’ordine pubblico non è più la classica battaglia delle Destra, ma ormai, è comune a tutti, tanto che in vari Comuni, sindaci di centrosinistra e di centrodestra, si sono «alleati» per affrontarlo già localmente, in attesa che a Roma si decida, una volta per tutte, di rivedere il tutto ed iniziare una nuova linea di condotta chiara e logicamente ferma, per non condurre, fra qualche anno, l’Italia al suicidio!

Ed a chi vorrebbe, ancora, tacciarci di razzismo rispondiamo con una grande e sonora pernacchia da parte anche del Popolo italiano, che non ne può più di questo problema oltre a sopportarne di tantissimi altri!

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