8 Maggio 2024
Al Caffè

Caro Papa Francesco…

Noi La apprezziamo per quello che già sta facendo in senso positivo all’interno del Vaticano, per la chiarezza dei messaggi, per le iniziative di pace nel mondo e, soprattutto, per la Palestina, da due mila anni terra di guerra e fanatismi non solo religiosi, dando molta speranza alla gente; Ci permetta, però, che ben capendo che Lei fa il Suo «mestiere» di Papa, l’Italia, e non solo, non possono «accogliere», sic simpliciter, tutti i mali ed i disperati del mondo; i Cittadini comuni non possono «rispettare» chi li deruba in casa, nelle strade, sugli autobus, accerchiandoli presso le stazioni ferroviarie per depredarli, aggiungendo alla delinquenza – di diversa entità, tipo e genere – locale anche quella degli immigrati, né possono essere contenti del forte aumento di malattie come la tubercolosi, scabbia, veneree ed altre, che in Italia erano scomparse da tempo; non possiamo dimenticare che il 40 per cento dei detenuti nelle carceri siano immigrati, e tante altre situazioni e fatti quotidiani che incidono nelle sicurezza e costi pubblici dello Stato italiano; Noi Le siamo molto vicini e La apprezziamo come cattolici e cristiani ma, ci deve anche capire: Noi non siamo il Papa che può perdonare, sempre e comunque, tutto e tutti…Se, e quando diverremo tutti musulmani, allora, potremo cambiare idea ma, al momento, la pensiamo e soffriamo così. Ci ascolti e ci comprenda… Con la massima riverenza e rispetto!

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