Grecia. La parata militare del 25 Marzo ad Atene segno di conferme e di cambiamento per il popolo ellenico

NOTE & NOTIZIE

Sulla Grecia, – da quando, nel 2008, scoppiò la grande crisi economico-sociale oltre che politica, che poi divenne la peggiore dalla fine della II Guerra Mondiale e della Guerra civile, quando le forze comuniste cercarono di portarla nel campo dell’URSS – si è detto tutto ed il contrario di tutto, con le immancabili analisi e “sentenze” di soloni della politica, dell’economia e della finanza, “esperti sociali” e di tuttologi, quasi tutti hanno sbagliato tutto!

Con l’ampiamente prevista vittoria di Tsipras e del suo partito Syriza, la quasi totalità della Sinistra europea e, specialmente, italiana – come scrivemmo a suo tempo – si entusiasmò come non mai; frotte di attivisti con bandiere rosse con tanto di falce e martello si incontrarono nelle piazze di Atene per la imminente nascita di una nuova “Repubblica maxista ed antifascista”, ovviamente…. Tsipras ed il suo partito di sinistra “radicale” vinse le elezioni politiche pur non raggiungendo la maggioranza… ma che succede?! Tsipras, invece di allearsi con gli altri partiti comunisti o comunque di sinistra per un governo “rivoluzionario marxista” preferisce l’ANEL, “ Greci Indipendenti” un partito di estrema destra!!! Grande fu il “colpo” per tutta la Sinistra, soprattutto, estrema e radicale europea, ancora una volta, prima fra tutte quella italiana! Cosa era successo? Niente, solo che i tanti “osservatori politici e specialisti del tutto” non hanno capito, altrettanto, niente perché non conoscevano la “vera” Grecia…

Ora, un altro duro colpo. Finalmente, dopo anni, il 25 Marzo scorso, ad Atene la parata militare – per la festa nazionale per l’inizio, nel 1821, della insurrezione contro l’impero turco, che da ben 400 anni dominavano la Grecia – si è svolta regolarmente, senza alcuno scontro e la quasi assenza della polizia, come è avvenuto a Salonicco ed altre parti del Paese. In questi anni, infatti, ad iniziare dal 2011, durante le parate sono stati fortemente e clamorosamente contestati tutti i politici presenti che, addirittura, hanno dovuto, precipitosamente, lasciare i palchi, compreso, nel 2001, lo stesso presidente della Repubblica Papoulias! A pochi mesi dalla sua elezione, a proposito della sua prima parata alla quale ha assistito, quale primo ministro, Tsipras, ha chiaramente detto: “ Vogliamo sentirci liberi, non prigionieri del nostro debito pubblico. Orgoglio e dignità (nazionali) vanno tutelati! Dobbiamo prendere esempio dai nostri antenati, che si sono sacrificati per noi. Sono favorevole a queste manifestazioni!”. Da sottolineare che, quando Tsipras era all’Opposizione si esprimeva per l’abolizione delle parate militari, come tutti i partiti e le fazioni comuniste, soprattutto, quella filo-sovietica.

Da capire, che per i Greci le parate militari sono state sempre motivo di orgoglio ed identità nazionale e mai alcun governo o politico anche se di sinistra, non comunista, ha mai, lontanamente, pensato di ridurle od perfino di abolirle. Infatti, le contestazioni, non sono mai stare indirizzate, nemmeno indirettamente, ai militari! Del resto, il rapporto tra le Forze Armate ed i cittadini, per la storia della Grecia, è molto stretto e di reciproco orgoglio e solidarietà. Anche il rapporto tra cittadini e Polizia è stretto, anche se alcune forze della Sinistra, hanno spesso polemizzato con esse e cercare di ridurne l’efficienza ed il prestigio. Nonostante la forte pioggia, decine e decine di migliaia di greci hanno assistito con entusiasmo alla parati di Atene ma, anche nel resto della Grecia, la festa nazionale della rivolta contro i turchi è stata caratterizzata da intensa partecipazione e senza, come sopraddetto, contestazione. Ciò conferma l’unità spirituale e le caratteristiche storico-culturali del popolo ellenico ma pure, un segno di cambiamento nelle ultime vicende politiche ateniesi. Altri non hanno, invece, ancora, capito niente, perché storicamente ignoranti della realtà greca e non solo di questa!