5 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Per il “CUTRONI ZODDA”, che l’impegno del Governo regionale venga presto realizzato

Dopo l’approvazione dell’atto aziendale da parte del management dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, seppur rappresenti una prima e fondamentale tappa nella direzione di un efficiente ed efficace riordino della sanità provinciale, non ha però ancora avuto un seguito di concreta realizzazione nel “Cutroni Zodda”.

Di conseguenza,, in un interessante comunicato a firma del Sindaco dott. Roberto Materia e del suo esperto alla Sanità, dott. Giancarlo Torre, – foto sotto – nel ricordare come questo nosocomio, già penalizzato dal precedente e disastroso governo Crocetta, che, addirittura,  avrebbe destinato alla chiusura l’ospedale, dà però atto al Presidente della Regione, Nello Musumeci ed all’Assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, nonché ai deputati regionali barcellonesi, Tommaso Caldeorne, Pino Galluzzo ed Antonio Catalfamo, di aver mantenuto gli impegni che avevano concordemente assunto in campagna elettorale per risollevare le sorti dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.

“L’atto aziendale rende esecutivo il riordino della rete ospedaliera che prevede per la nostra città un presidio di base autonomo e riconsegna alla comunità, non soltanto cittadina ma anche del comprensorio, una  struttura ingrado di garantire i livelli essenziali di assistenza e l’area delle  urgenze-emergenze. In sede di definitiva approvazione, per dare piena ed effettiva autonomia  “Cutroni Zodda”, è tuttavia auspicabile che il Direttore Generale, Dott. Paolo La Paglia, valuti la possibilità di trasformare le Unità semplici in Unità semplici dipartimentali.

Inoltre, con l’approvazione definitiva di tale atto, propedeutico alla predisposizione delle piante organiche, sarà possibile rinfoltire gli organici di tutte le figure professionali ad oggi mancanti e/o carenti – quali medici, infermieri, OSS, OSA – necessari per garantire la piena funzionalità di una struttura sanitaria sino ad oggi in sofferenza e che ha potuto fornire i servizi grazie all’abnegazione degli operatori sanitari”.

In questo quadro,si devono realizzare le Unità operative – ortopedia, urologia ed oncologia – come, del resto, previste previste dalla rete ospedaliera, ma che nell’atto aziendale sembrano sub iudice e subordinate alle disponibilità finanziarie dell’Azienda, il che significa che il tutto rimanga solo sulla carta!

Lo stesso vale nel caso non venissero, effettivamente, creati  i reparti chirurgici ovvero, chirurgia generale, ortopedia, ed urologia che, invece, dovrebbero essere attivati nel più breve tempo per consentire una piena attività del blocco operatorio, e ciò non soltanto per rispondere efficacemente alle necessità dell’utenza, ma anche perché la nostra struttura sarà oggetto di monitoraggio e verifica da parte della Regione che, parallelamente, agli indicatori di performance, determineranno  la sua futura sopravvivenza, sia come singole discipline, che come struttura nel suo complesso nel chiaro concetto della produttività dell’Azienda.

A tutto ciò, si deve, assolutamente, aggiungere “la riorganizzazione della rete del territorio, con l’introduzione di linee guida utili a coniugare efficacemente  la medicina di base e quella   ospedaliera per evitare non soltanto sovraffollamenti nei servizi di pronto soccorso, ma soprattutto ricoveri impropri ed accessi all’area dell’emergenza di pazienti che potrebbero essere dirottati presso i servizi sanitari di base”.

Nel comunicato, nel ringraziare l’impegno della deputazione barcellonese, si conta sul fatto che essa non abbassi la guardia affinchè quanto stabilito ufficialmente dal Governo Musumeci, venga, definitivamente ed al più presto, seriamente, concretizzato per ridare operatività e dignità a tutti gli operatori della Sanità locale e servizi efficienti per i Cittadini.

 

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 agosto 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  108.230 di cui: “terribile”: 3404 –  “insufficiente”: 3325 –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  25269 – “non mi piace”: 6746  – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 15020

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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