Altro trionfo, maggioranza assoluta, della Destra in Grecia ed ulteriore pesante sconfitta della Sinistra
Il capo del partito di Nuova Democrazia, Mitsotakis nella prima tornata elettorale del 21 maggio, con il sistema proporzionale, aveva ottenuto quasi il 41 per cento ma per soli cinque seggi non ha raggiunto la maggioranza assoluta e non volendo fare un governo di coalizione, ha voluto affrontare la seconda prova del 25 giugno, riuscendo, questa volta, a raggiungere la maggioranza assoluta con il 40,6 per cento e, quindi, con il premio di maggioranza di 58 seggi, arriva al traguardo di 158 seggi, potendo, così, fare un governo composto solo da Nuova Democrazia, senza, perciò avere necessità di altro partito. A proposito della nuova legge elettorale, Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che: “Questo Parlamento è stata la campana a morte del sistema proporzionale” e “La cosa più importante è che i greci hanno votato per il governo di un singolo partito”,
I grandi sconfitti, più del primno turno, la Sinistra ed in particolare il partito Syriza ed il suo leader e già premier Alexis Tsipras che dal 31 per cento delle elezioni del luglio del 2019 e ora precipitato al 17,8%, con, appena, 48 seggi, oltre 30 in meno! I socialisti del Pasok sono arrivati all’11,85% con 32 seggi e il partito comunista, il KKE, il 7,69% con 20 seggi, raccogliendo, praticamente, pezzi di altre formazioni di sinistra, ma che, comunque, nell’insieme dei partiti di opposizione, non conteranno nulla nel parlamento se non cercare di coltivare il loro orticello, per mantenere le proprie poltrone.
La significativa novità è il fatto che in questo Parlamento siano entrati ben tre partiti di “estrema destra”. Per la prima volta, “Spatiates” con il 4,6 per cento e 12 seggi, il “Niki”, ultraortodosso, con 3,7 per cento, con 10 seggi, e la conferma di “Elliniki Lisy”, col 4,5 per cento, con 12 seggi. Altra novità, per u soffio, col 3.17 per cento il “Plefsi Eleftherias”, di sinistra antisistema, con 8 seggi, che, si è staccata da Syriza, riprendendo alcuni temi della Destra a cominciare dall’immigrazione.
In particolare la Sinistra, sottolinea la bassa affluenza che è stata del 52.82 per cento, dimenticando che è avvenuto altre volte, come nel 2015, quando vinse proprio, Alexis Tsipras col suo “Syriza” con una partecipazione al voto del solo 43.8 per cento.
Altro grande sconfitto è l’ex ministro Yanis Varoufakis il cui partito “Mera 25”, già il 21 maggio, non è riuscito a superare il 3 per cento per entrare in Parlamento, non ci riesce, con numeri peggiori, nemmeno in questa seconda prova del 25 giugno, relegando ormai nell’oblio politico Yanis Varoufakis e non solo lui. Tstipras. Questi, tra l’altro, ha ammesso l’ovvia realtà: “«Il risultato delle urne è estremamente negativo per Syriza” e “finisce un ciclo” e, quindi, si è dimesso dal partito.
Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. “Il nostro mancato ingresso è il minimo. La cosa peggiore è il canto funebre della sinistra che non è riuscita a impedire la trasformazione della rabbia in una corrente di estrema destra”.
AGGIUNGIAMO NOI: La verità è che l’ideologia comunista, con tutti i tentativi di “riciclarla” in alcuni paesi è, ormai, stata sconfitta dalla “Storia, dagli Uomini e da Dio”…che volevano abolire. Già al momento iniziale del raggiungimento del potere, nel 1917, Lenin ordinò: “buttate giù tutte quelle maledette campane, chiese, moschee ed ogni sede e simboli religiosi. Da ora in poi, in Russia, l’unica religione sarà quella comunista!”.
Alcune dichiarazioni di Kyriakos Mitsotakis:
“In modo sano e maturo, i cittadini hanno finalmente chiuso un ciclo traumatico di bugie e tossicità che ha trattenuto il Paese, consolidando così il tempo del vero progresso: le grandi riforme procederanno rapidamente”
“Immediata accelerazione delle riforme senza atteggiamenti arroganti”
“Per la seconda volta in poche settimane i cittadini non solo hanno dato un messaggio di continuità, ma ci hanno dato un forte mandato per muoverci più velocemente sulla via dei grandi cambiamenti, di cui il nostro Paese ha bisogno”.
«Puntiamo in alto e dobbiamo farlo perché questo secondo mandato può trasformare la Grecia, aumentare il suo tasso di crescita e i salari e ridurre le disuguaglianze».
AGGIUNGIAMO, ancora, NOI: Per l’ennesima volta, come, sempre avviene prima di ogni elezione anche all’estero, tutti i dubbi ed “analisi” soprattutto della stampa dei “giornaloni”, talk, salotti radioTV di Sinistra, specie in Italia, che avevano “previsto”, grazie anche a strani sondaggi in pieno contrasto con altri più attendibili, il forte recupero del partito di sinistra “Syriza”, addirittura un “testa a tesata”, sono stati, sonoramente, smentiti, anzi ridicolizzati dai chiari risultati elettorali.
AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi. GRAZIE!
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