6 Maggio 2024
INTERROGATIVI? & ESCLAMATIVI!

Attesa di chiare risposte sulla mappa della «corruzione politica organizzata» trasversale

Una così vasta inchiesta giudiziaria sui «Corsi d’oro» per la Formazione, che si dirama in tre parti, «Grandi eventi», CIAPI ed, a Messina, con ANCOL ed altri, non può esplodere tutto ad tratto, contemporaneamente, ma, sicuramente, è il frutto di lunghi anni di approfondite indagini con dati, intercettazioni, fatti e persone di ogni calibro, dai «gregari» a certi deputati regionali e parlamentari nazionali, alcuni dei quali già individuati, come appare chiaramente dalle cronache, sin dall’inizio della vicenda. Se tutto sta venendo a galla solo ora è, ovviamente, dovuto ad una seria riflessione e scelte di logica opportunità che gli inquirenti avranno maturato.

Infatti, sui Corsi di Formazione erano anni che si sospettava, circolavano insistenti voci da più parti ed ogni tanto venivano fuori denunce di singole persone, di sindacati ed anche dalla Stampa ma, tutto, da chi doveva, non veniva ascoltato, forse, anche per il potere esercitato da alcuni parlamentari siciliani all’Ars ed a Roma che, di fatto, secondo una radicata opinione della gente, riuscivano a bloccare «certi uffici» delle stesse istituzioni, soprattutto locali. Certo, sono voci che insistono, appunto, da molti anni ma solo ora, pare, comincino ad essere confermate.

Per questo, probabilmente, le Forze dell’Ordine e quella parte di magistratura più attenta che, finalmente, sta emergendo – anche perché non tutti i magistrati sono impegnati a rincorrere Berlusconi…- vuole capire se, come sembra, esista una vastissima rete di interessi di vario genere intersecanti gli schieramenti e chi è ed era all’apice di queste creature politico-affaristiche criminali. La «raccolta» e l’esame dei nomi, dalla base al vertice della piramide, «spiegherà» sicuramente chi è stato il «nominatore» dell’ «amico» in ogni posto occupato in enti, comitati, commissioni, uffici ed altro, ed a salire chi ha «nominato tutti per tutto», sia a sinistra che nella pseudo destra «ufficiale»: chi ha comandato per tanti anni nei due schieramenti che decidevano in modo assoluto: «Qui comando io e faccio quello che voglio, a cu ci piaci ci piaci a cu non ci piaci si ‘nni vaci? E, quindi, chi è rimasto è pure colpevole, perché gli è piaciuto vivere di corruzione e fare la bella vita in proporzione alla propria posizione che aveva nella catena corruttiva e posto politico, locale e regionale… Dire poi che i mariti non sapevano quello che facevano le proprie mogli…è una offesa all’intelligenza di tutti, dicano semplicemente: «Sì ci siamo scialati alla faccia di tutti i cittadini, eravamo dei morti di fame e ci siamo arricchiti ed ora, i soldi ce li abbiamo e ci difenderemo per ridurre il danno, come dei normali delinquenti, che c’è di strano?».

In ogni caso, ovviamente, saranno i tribunali a darci le risposte chiarendo fatti, responsabilità ed individuando i veri colpevoli ed quello che ci si aspetta, finalmente, da molti, troppi anni!

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