7 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

L’ ennesimo caso di corruzione e concussione nella Sanità pubblica: al “Papardo” sospette assunzioni ed altro hanno portato agli arresti domiciliari l’ex deputato regionale Antonio Catalfamo ed un medico dirigente, ma vi sono altri indagati

Le pazienti ed attente indagini coordinate dal Dipartimento pubblica amministrazione della Procura della Repubblica di Messina, dei Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, hanno permesso una ordinanza cautelare da parte del GIP, Tiziana Leanza del Tribunale di Messina, al momento, dell’ex deputato all’ARS in questione e del Dirigente Medio Francesca Paratore .

L’accusa riguarda delle irregolari procedure relative a gare ed assunzioni  presso l’Azienda Papardo di Messina, che risponderebbero a diversi interessi privati inerenti all’allora deputato ARS della Lega e poi transitato a Forza Italia.

La Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziario del capoluogo, ha accertato una manovra tendente a favorire determinati soggetti, permettendo, così, assunzioni nelle ditte private, le quali si aggiudicavano gli appalti di servizi di pulizia e sanificazione del grande Ospedale e, quindi, “sostenendo” delle persone nei vari concorsi, mediante “precisi” bandi di gara, dei quali uno di quasi 54 milioni di euro!

In sostanza, gli inquirenti, sebbene ancora nella fase dell’accertamento preliminare, hanno ricostruito tutta una sorta di strumentalizzazione della struttura ospedaliera a fini politici, specialmente in relazione alle elezioni amministrative di Messina del 12 giugno 2022 e di quelle regionali del 25 settembre 2022. ed a quelle amministrative Regionali del 25.09.2022.

Dall’indagini, emerge anche  il nome dell’avvocato ed Assessore alla Cultura presso il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, Angelita Pino, la cui posizione, però, sembra piuttosto diversa.

Infatti, in questo caso, si tratta di un tentativo per corrompere la professionista barcellonese, allora, consigliere comunale di Forza Italia, prospettandole un incarico legale di 15 mila euro, in cambio del suo passaggio al movimento “Prima il territorio” di Antonio Catalfamo, ma tale “baratto” non avvenne, per cui, questo tentativo di corrompere l’Assessore Pino è fallito, come afferma la stessa accusa.

Un secondo nome emerso dall’indagine è quello del giornalista Santi Cautela, che  sarebbe stato favorito con delle Borse di studio dal Catalfamo, del quale era “addetto stampa”.

Fatti contestati dall’accusa al Catalfamo, motivato dall’esigenza: “che gli garantisse serenità economica necessaria per continuare a prestare gratuitamente i propri servigi a favore suo e del movimento politico di appartenenza, non abbia esitato ad attivarsi per propiziare l’indizione da parte dell’azienda ospedaliera Papardo di un bando ad hoc per l’assegnazione al suo protetto di una borsa di studio in materia di comunicazione”.

Tra i vari casi e situazioni al vaglio, anche quello del Consigliere al V Quartiere di Messina di F.I, Giovanni Bucalo, che il Catalfamo voleva inserire come dipendente della ditta “Pulitori d Affini spa”, che aveva vinto l’appalto. Per questo Catalfamo e la sua “alleata”, il medico dirigente  Francesca Paratore, secondo l’accusa, facevano forti pressioni sugli alti dirigenti amministrativi del Papardo, Mario Paino e Salvo Munafò, i quali, a quanto pare, “resistevano” a tale richiesta. Fatto, questo che avrebbe irritato l’allora parlamentare regionale,decidendo di occuparsi della faccenda personalmente e come, si evincerebbe da alcune intercettazioni con Paino: “Gli devi dire ai tuoi amici del quarto piano, che domani rimango lì fino a quando non risolvono questa situazione che se la tirano da 45 giorni… siccome io le loro priorità le ho attenzionate sempre, quando ci sono delle priorità, loro le devono attenzione, altrimenti  cambiamo sistema”. Secondo gli inquirenti il messaggio minaccioso era evidente ed, infatti, il 20 aprile 2022, Giovanni Bucalo viene assunto provvisoriamente, come autista dalla ditta ”Alhambra s.r.l.”.

 

 

 

Da tutto ciò ed altro, si spiega quanto sottolineato nei confronti del Catalfamo, dal GIP Leanza: “Per raggiungere il proprio scopo, l’indagato non solo si faceva lecito di sollecitare la “pratica” nelle sedi opportune, dandole  quella che definiva  una “spinta emotiva”, ma financo di minacciare in più occasioni, sia personalmente che per il tramite della Paratore, i dirigenti Paino e Munafò di pesanti ritorsioni politiche per piegarli ai suoi desiderata…”

 

Inoltre, una delle tante significative intercettazioni che chiarisce i reali rapporti e la reciproca collaborazione della dirigente amministrativa Paratore con Catalfamo come, appunto, emergerebbe anche dalle intercettazioni. “Vabbè Antonio, tu lo sai che io faccio quello che mi dici tu, io non ho problemi… Antonio, allora tu lo sai benissimo che io intanto mi sto zitta sulle cose, intanto faccio quello che tu mi dici, basta che tu mi dici una cosa”.

Particolare non trascurabile, l’inchiesta ha avuto origine da alcune intercettazioni fornite dalla Procura di Palermo, alla quale erano state trasmesse dalla Procura di Milano inerente ad un procedimento colà in corso.

In ogni caso, vedremo i prossimi sviluppi di questa vicenda giudiziaria.

 

E, comunque, chiaro quanto spesso da Noi ribadito, ovvero, che sarà nelle “Aule dei Tribunali” che si stabiliranno fatti e responsabilità singole e collettive.

 

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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