5 Maggio 2024
NELLE AULE dei TRIBUNALI

Il rinvio a giudizio per abuso e peculato dell’ex sindaco di Messina Buzzanca un altro passo falso dell’ex AN

Dopo lo scandalo dei «Corsi d’oro della formazione» in cui è imputata la propria moglie Daniela D’Urso, presunta «regista» di essi, si aggiunge ora un nuova avventura giudiziaria per Giuseppe Buzzanca – nella foto – nella sua qualità di ex sindaco e di Commis-sario per l’emergenza del traffico di Messina.

Questa volta Buzzanca dovrà rispondere dei gravi reati di abuso di ufficio e peculato per aver destinato parte delle entrate del «famoso» Ecopas ad altri fini e procurato ingiusto vantaggio all’ingegnere Lino Giacometta, per una somma di 127 mila euro nel Gennaio 2012, quale primo acconto per la sua consulenza nell’annoso contenzioso tra il Comune peloritano e l’impresa «Torno Internazionale». Con queste pesanti accuse, su richiesta del Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, il Gup Maria Teresa A-rena ha rinviato a giudizio l’ex sindaco, già presidente della Provincia, deputato regionale ed uno dei massimi e «potenti» esponenti della defunta, anche a Messina, Alleanza Nazionale.

I fatti riguardano la «perenne» costruzione degli svincoli Giostra-Annunziata sui quali da anni insistono voci, sospetti ed illazioni di, appunto, consulenze, problemi tecnici e vari interessi.

Il Buzzanca, innanzitutto – secondo l’accusa – non avrebbe tenuto conto che il precedente consulente, l’ing. Giorgio Conte, non si fosse ancora dimesso, né controllato il curriculum del nuovo incaricato, appunto, l’ing. Giacometta e non verificando, quindi, la effettiva ed ufficiale idoneità e qualifica del professi-onista, direttamente chiamato dal Sindaco a sostituire l’ing. Conte. Non solo, il Buzzanca non avrebbe, preventivamente, controllato l’esistenza dell’impegno di spesa né, tanto-meno, la concreta copertura di finanziaria. Di conseguenza, vi sarebbero state delle diverse violazioni di leggi e regolamenti in materia e per ciò, il reato di peculato per aver pagato l’ing. Giacometta con denaro stornato dalla tassa per l’attraversamento del territorio comunale, ECOPAS, alla quale era destinato e ciòè operare contro l’inquinamento ed altro inerente il traffico stradale cittadino.

Per il Buzzanca, se confermate le accuse nelle aule dei Tribunali, sarebbe un altro «colpo» per sé ed il suo ambiente politico che, da circa venti anni, ha dominato la Provincia di Messina, anche perché aumentano gli esponenti dell’ex AN coinvolti in vicende giudiziarie di vario tipo e genere e che, una volta, concluse, permettere la «ri-lettura» veritiera di una eventuale associazione di potere economico-finanziaria trasversale i partiti come, del resto, già le cronache giudiziarie stanno facendo emergere.

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