27 Aprile 2024
NOTE & NOTIZIE

L’Operazione “Ghost Insurance” a Barcellona ha messo in luce un sistema di false assicurazioni per gli ignari clienti

Sarebbe stata  una vera e propria associazione a delinquere con il preciso e collaudato scopo di truffare coloro che, in buona fede, si erano fidati degli indagati che, probabilmente, con gli  opportuni argomenti, sono riusciti a convincerli sulla loro “professionalità”, data anche la precedente esperienza della Rosalia Benvegna, 45 anni, coadiuvata alla sorella Giuseppa, 43 anni, detta, “Gisella”.

In particolare, la prima già posta ai domiciliari per una condanna, proprio per truffa, anche se con  modalità e soggetti diversi da lei coinvolti e danneggiati. Nonostante ciò, nel febbraio del 2019, una seconda agenzia di assicurazioni delle due sorelle Benvegna, era stata chiusa per attività illegale, sempre nel settore delle assicurazioni ed intermediazione finanziaria, in Via Mandanici a Barcellona PG ad opera della Polizia Stradale locale.

Per questo nuovo caso, appunto, “Operazione Ghost Insurance”, la fattiva cooperazione tra i Carabinieri e Polizia e la paziente e complessa indagine giudiziaria hanno portato alla richiesta del Procuratore Emanuele Crescenti e del Sostituto Matteo De Micheli, per l’arresto delle due sorelle Benvegna – presso il carcere di Gazzi – che il GIP Salvatore Pugliese ha ritenuto di dover ordinare.

Oltre alle truffe e false assicurazioni emesse, le due sorelle Benvegna sono state accusate anche di esercizio abusivo di professione e, quindi, di violazione del codice delle assicurazioni per ciò che riguarda le materie di assicurazioni  e finanziarie senza averne diritto dato che non erano iscritte nel competente elenco ufficiale.

Tra gli arrestati vi è il terzo, un subagente assicurativo, Nino Currò, 52 anni – presso il carcere locale – operante soprattutto come intermediario di alcune compagnie, il cui compito, secondo l’accusa, in questi fatti, sarebbe stato quello di aver coperto la legalità delle attività delle due sorelle Benvegna, specie per i contratti in questione.

Oggettivamente, però,  suscita qualche perplessità che le accuse fatte dagli inquirenti, diventino le stesse che le sorelle Benvegna facciano, ora, allo stesso Currò, che avrebbe permesso loro di agire illegalmente e trarne profitto economico. Infatti, le Benvegna affermerebbero che sarebbe stato Currò a mettere a loro disposizione il materiale informatico per produrre le polizze false e coperte che poi venivano vendute a centinaia di clienti con scadenza annua ed a prezzi maggiori rispetto al relativo normale mercato.

Del resto, come dichiara il GIP Pugliese, decisiva sarebbe stata la perquisizione in casa della Giuseppe Benvegna,  nella cui  borsetta sarebbe stata, tra l’altro, trovata una pen drive con dentro programmi informatici per la contraffazione dei certificati relativi a diverse compagnie assicurative e, quindi, tali false polizze venivano vendute, appunto, a centinaia di, ribadiamo, ignari clienti.

Dal fatto che le sorelle Benvegna abbiano, improvvisamente, rivolte le accuse della Procura a Currò per renderlo responsabile di tutto per tutti, sembra poter significare una strategia difensiva per scaricare proprio chi le avrebbe favorito, insomma, “Mors tua, vita mea” ma, come sempre ribadiamo, saranno le aule dei tribunali a stabilire responsabilità singole e collettive e, cioè, la verità dei fatti, a Noi solo il compito di registrare, al momento, le vicende giudiziarie ed a suo tempo, informando sulle conclusioni ufficiali di esse.

 

ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 gennaio 2020, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

110400, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

I “MI PIACE”  26025, IL 63 PER CENTO DEL TOTALE  E,dal 30 ottobre 2017, 19459 LETTORI IN ON LINE!

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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