8 Maggio 2024
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Il Sindaco di Merì Felice Borghese a circa due anni di amministrazione: «Siamo un piccolo Comune che vuole finalmente rivivere guardando al futuro»

Altre volte ci siamo occupati del piccolo Comune di Merì, che gravita verso Barcellona Pozzo di Gotto data, anche, la contiguità geografica. Ad un anno dall’ultima vittoria a sindaco del dott. Felice Borghese, abbiamo pensato di farci il punto della sua am-ministrazione.

 

Signor Sindaco, ad quasi due anni dal suo insediamento, a che punto è lo stato della sua Amministrazione comunale?

– Intanto, si deve pensare allo stato in cui ho trovato la situazione che, di sicuro, non era rosea, anzi! Non solo, l’atmosfera in paese era pessima e la speranza di, almeno, un minimo miglioramento, era la massima aspettativa della gente.

 

Più in particolare…?

– Un contenzioso per recessi e varie spese precedenti e pendenti oltre a spese legali, per un totale di circa 300 mila euro in un piccolo Comune come Merì! Abbiamo dovuto limitare manifestazioni e feste di vario tipo, per far fronte ad altre necessità, come le attività lavorative e di assistenza domiciliare per gli Anziani, progetti per i minori ed altre iniziative, per 70 mila euro; si è completato l’iter per il Parco suburbano con annesso museo la cui consegna avverrà a giorni; è stato completato anche l’iter finanziario per il Palazzetto dello Sport dopo aver risolto il contenzioso con la ditta costruttrice e consegna dei lavori a giorni; già avviata la procedura per la gara per l’assegnazione dei lavori per la costruzione delle Casa per gli Anziani; riparazione e ristrutturazione di parte della rete fognaria, appena arriveranno i previsti fondi.

 

Ci pare che, già per quanto da Lei detto, la Sua Amministrazione ha affrontato esigenze di carattere strutturale, di servizi vari ma, in gran parte, si tratta di ciò che dovrebbe essere «normale», «ordinario»?

– Sì, dovrebbe essere «normale amministrazione», pensi, però, che, proprio per ciò che ho ereditato dalla precedente amministrazione comunale, ho dovuto pensare, subito, all’ordinario, che non era mai stato abbastanza fatto, per cui, tutto era, è divenuto «eccezionale», ed in questo difficile quadro, mi sono dovuto muovere. Le dico di più, oggi, abbiamo un buon servizio di pubblica illuminazione, dovuto ad un netto miglioramento di quello precedente, abbiamo dovuto affrontare il problema della metanizzazione del Paese, ora interrotta, per motivi burocratici a causa di un contenzioso per problemi legati ai motivi burocratici della società costruttrice della rete di metano.

 

Tenendo conto dell’attuale allarme per gli edifici scolastici, a che punto siete?

– A tal proposito, ci siamo già attivati mediante la manutenzione ed il controllo delle scuole e dell’asilo comunale mentre sarà avviato l’ampliamento del Campo Santo, con trattativa privata per 187.000 euro; per la ristrutturazione della Chiesa Madre sono stati previsti già ben 500 mila euro. Da sottolineare poi la manutenzione delle strade e giardini.

 

E nel Palazzo municipale come và?

– Da punto di vista politico, abbiamo una maggioranza di otto consiglieri comunali, che ci permettono di affrontare i vari problemi politici e, soprattutto, che si presentano a Merì, con una certa, sostanziale, serenità. Anzi, a dimostrazione di ciò, è il fatto che abbiamo potuto ristrutturare la Pianta Organica per renderla più efficiente anche con concorsi interni ed una logica «verticalizzazione». A significare il senso positivo con cui intendiamo affrontare le situazioni, in un momento di «blocco» delle assunzioni, date le grandi difficoltà economi-che anche da parte degli Enti locali, siamo riusciti ad assumere una persona della categoria invalidi, volendo così dare un segnale di speranza ai cittadini, nel senso che farò tut-to il possibile per creare spazi di lavoro che, in un piccolo Comune come il nostro, diventa un fatto, ribadisco, fortemente positivo.

 

Ci sembra molto importante l’attuazione del Parco Suburbano, di che cosa si tratta in realtà?

– In effetti, si tratta di un importante area di ben 45. mila mq che comprende una diversità di servizi e di interessi che, sicuramente, i cittadini apprezzeranno. Ci saranno aree per giochi per i bambini, gazebi per picnic, campi di bocce ed altri impianti per il tempo libero, lo sport e, cosa, importante, l’ «Antiquari-um», posto all’interno di un antico edificio completamente ristrutturato, in una bella zona panoramica, in collina, in località San Giuseppe, sempre nell’ambito del Parco Sub urbano, possibile grazie al finanziamento previsto dal PIOS 5 per il «Comprensorio Tirrenico Occidentale» ed, esattamente, si tratta del «Progetto di un Parco pubblico Suburbano con rimboschimento e servizi collettivi per il tempo libero».

L’ «Antiquurium» comprende oggetti e testimonianze storiche, culturali, di vario genere tra l’XI ed il XII, secolo, con un logico percorso interno. La scoperta di una vasta area archeologica, durante uno scavo per la realizzazione di una discarica comunale nel 1977 sulla collina di San Giuseppe, ha dato grandi possibilità; la sua attuale valorizzazione potrà dare un forte impulso d’interesse al Comune di Merì dal punto di vista turistico mentre la realizzazione del Parco, con possibilità di un percorso di tutto ciò che colà esiste, porterà alla fruizione di servizi culturali, sportivi, sociali, rappresenteranno, sicuramente, una grande novità per i cittadini del piccolo centro, i quali, praticamente, avranno a disposizione una grande area po-livalente per settori, servizi, cultura, tempo libero ed altro, veramente eccezionale…

 

Insomma, puntate molto sul Parco Suburbano…

– Certo, diverrà un motore propulsivo che, ovviamente, avrà un grande effetto diversificato per le possibilità che darà ai cittadini e per l’immagine che Merì avrà. E’ chiaro, che sarà nostro compito saper conservare questo grande bene per la comunità cittadina ed anche di chi vorrà visitare questa nuova realtà facilmente raggiungibile.

 

Lei, è, quindi, ottimista?

– Certamente, soprattutto, per i miei concittadini, ma per questo, pur nella differenza dei ruoli, ci vuole la collaborazione di tutti all’interno del Municipio e pure dei meriensi che, sicuramente, sapranno apprezzare e difendere questa area di 45 mila metri quadrati di servizi, cultura, patrimonio non solo locale. Con un concetto, voglio sottolineare che, oggi, siamo un piccolo Comune che vuole finalmente rivivere guardando al futuro».

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