5 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

“MALGIORNALISMO”. Alcuni esempi di disinformazione per superficialità, pigrizia, ignoranza o malafede…

Come per tanti altri lavori, settori e professioni, dei precisi parametri di comportamento professionale sono sempre più venuti meno e, quindi, anche nel “nostro” settore giornalistico e della Stampa in genere.

Vi è meno attenzione nella ricerca e verifica delle notizie né ci si documenta sui fatti e fenomeni vari, perfino, spesso, si ricorre al “copia in colla” ,  si conosce sempre meno la lingua italiana, ci si “specializza” invece sul pettegolezzo e gran parte delle pagine “servono” per ubbidire a padroni politici e non, a sostenere questa o quella parte politica e, magari, appoggiare il politico di turno locale, regionale o nazionale.

Tutto questo ed altro, ha portato negli anni e porta ancora alla perdita di credibilità e, di conseguenza, di lettori e chiusura o ridimensionamento di tanti e diversi quotidiani o di ascolti in TV…

Immigrazione. Una delle maggiori disinformazioni, per i motivi suddetti, si ha su questo fenomeno del quale vengono taciuti tanti aspetti e notizie vere da parte della Stampa del “sistema”.

Ad esempio, poco si parla della realtà nei centri di accoglienza e relative altre strutture come dei continui scontri etnici, danneggiamenti ed altro.

Proprio qualche giorno fa, nell’ultimo incendio di Moria nell’isola di Lesbo in una struttura dove le fiamme sono state causate dai, non nuovi, gravi scontri tra etnie diverse. La TV ed i giornali greci ne hanno ampiamente descritto i dettagli ma, poche testate, soprattutto, in Italia, ne hanno accennato.

Dopo l’afflusso dei diversi immigrati dalla Turchia, ben preso nel campo di Idomeni, verso il confine con la FYROM, impropriamente chiamata Macedonia, venne organizzato un centro di spaccio di droga e perfino un “bordello” di immigrate, oltre a tutti gli altri reati per i quali un cittadino greco od italiano verrebbe denunciato e condannato. Simili fatti avvengono quotidianamente, creando problemi di sicurezza ed ordine pubblico.

Nonostante, infatti, tutta una propaganda tendente a nascondere tali vicende, e suscitare il “pietismo e buonismo organizzato”,  – da parte di certi ambienti non proprio disinteressati al ricco affare dell’immigrazione – con grande felicità delle organizzazioni criminali, oggi i Greci, – già con un milione di immigrati su 11 milioni di abitanti – dopo l’iniziale umana disponibilità verso i nuovi  “profugi” e nonostante  le forti loro difficoltà di cui tutti sappiamo,  hanno assunto una atteggiamento di sospetto e difesa, finanche di aperta ostilità, così come è avvenuto ed avviene sempre di più in Italia e nel resto d’Europa.

Chi ha creato tutto ciò ieri, e perché, oggi, ci troviamo sotto attacco dall’estremismo musulmano? Chi sono i colpevoli per incapacità, ignoranza o malafede? Ognuno dia la propria risposta.

“Fortunatamente”, però, l’ormai aperto attacco dell’estremismo islamico organizzato e spontaneo anche di singoli cittadini musulmani con passaporto europeo, stanno aprendo gli occhi a tutti, causando una logico e giustificato allarme e, cosa, più interessante, una condanna verso i singoli Governi e l’U.N. di Bruxelles, da parte di un numero sempre maggiore cittadini europei di tutte le fasce sociali, finanche nelle finora più aperte democrazie della Scandinavia e dell’Olanda!

A riprova di tutto ciò, i continui successi dei partiti “antisistema” e “Nazionalisti”, bollati, stupidamente, come “populisti”, razzisi, fascisti, nazisti… ma, oltre questi accuse, segno di paura di perdere il potere, quali sono le proposte concrete, non solo sul fenomeno dell’immigrazione, da parte della politica di Bruxelles e dei vari governi del nostro Vecchio Continente?

 

USA la morte di neri per mano della Polizia.

Anche per questo fenomeno, vi è un giornalismo superficiale, di ignoranti o partigiano.

L’alto numero di afro-americani coinvolti nella cronaca nera è dato dall’obiettivo alta percentuale di criminalità esistente in questa comunità, verosimilmente, la più alta rispetto alle altre esistenti negli Usa. Di conseguenza, è chiaro che la Polizia si trovi spesso a scontrarsi anche con molti neri e, quindi, nei conflitti a fuoco per reprimere un delitto, capita che il delinquente venga ucciso cosi come altre volte capita al poliziotto.  Non solo, ma quando viene ucciso un nero, quel “certo” Malgiornalismo cavalca l’enfatizzazione per un motivo o per un altro, ma, raramente, descrive il fatto concreto; solo dopo, si apprenderà, magari, che il malavitoso stava sparando o non si è fermato all’alt o tentava di scappare o reagiva con violenza. Non solo, ancora, quante volte ad uccidere un afro-americano è un altro della stessa razza ma, in questo caso, si cerca di ometterlo o  se ne parla molto poco …

In uno dei recenti casi, per sintetizzare al massimo, si parlò di un giovane nero ucciso senza giustificazione alcuna da parte della Polizia, a Charlotte nel Nord Carolina. Ebbene, la Polizia stava ricercando un uomo, di 43 anni, contro il quale era stato emesso ordine di cattura per precisi reati, che venne trovato su una auto e, quando gli agenti si erano avvicinati, l’uomo è uscito dall’auto con la pistola in pugno. A questo punto, un agente ha sparato uccidendo il pregiudicato.

I parenti dell’Uomo morto sostengono che il poveretto era “affetto di disabilità” , mentre la figlia assicura che “La Polizia ha sparato a mio padre perché è nero”.

Vi è solo un piccolo particolare: a sparare al delinquente è stato un poliziotto “fratello” afro-americano..!

Questa volta, anche al “Malgiornalismo” è andata male, sperando però che il prossimo nero venga ucciso da un poliziotto bianco, per poter rilanciare il solito teatrino che, poi, sarà rilanciato negli Usa e sorpattutto all’estero…. e, figuriamo, se non in Italia!

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