5 Maggio 2024
LIBRI. Novità e riproposte

«GIORGIO LA MIA FIAMMA, Assunta Almirante racconta» di Domenico Calabrò

pagg. 130 – editore «KOINE’ Nuove Edizioni – 15,00 e. – Prefazione di Giuliano Ferrara – «Il romanzo di una vita tra passione politica, gli aneddoti, i segreti, le rivelazioni sul più grande leader della Destra italiana» presentato a Patti e Montagnareale

 A Patti, la sera e, soprattutto, a Montagnareale, l’indomani, in provincia di Messina, è stato recentemente presentato l’ interessante libro su uno dei «giganti» della politica italiana, che ha anticipato concetti, principi, azioni e, perfino, sogni dal grande Giorgio Almirantre, fondatore, dopo la grande sconfitta della II Guerra Mondiale, del MSI e riconosciuto ed ammirato, per la sua mole, signorilità, lealtà, anche da molti suoi allora, avversari.

Un libro di 130 pagine, con la eccezionale e molto significativa prefazione di Giuliano Ferrara, dà il segno dell’intento e della qualità del libro. L’Autore del libro, Domenico Calabrò – responsabile della Redazione del «La Gazzetta del Sud» di Catania – ha illustrato in queste righe, attraverso il racconto, lucido, di Donna Assunta, il carattere, gli episodi e momenti significativi della vita di Almirante, delineando le idee, la coe-renza del Segretario del MSI; un partito osteggiato e divenuto il capro espiatorio dei mali dell’allora regime partitocratico italiano e, che, proprio alla faticosa ed eroica condotta di Almirante, trasformatosi in un contenuto di idee e di riferimento non solo, in media, di appena due milioni di elettori.

Tanto di interessante, di epico, di aneddoti ed altro, fanno di questo libro di Mimmo Calabrò, una occasione rara per riflettere su un Uomo, un Politico, un periodo della storia della Prima Repubblica che, oggi, nella cosiddetta II Repubblica, ha accettato riforme ed idee, una volta ritenute, addirittura, sovversive. Basti pensare alla elezione del sindaco direttamente dai cittadini, a quella del Presidente o della trasformazione del presidente del Consiglio in Primo Ministro e sua elezione diretta dei cittadini, ancora, non attuata ma, oggi, accettata da gran parte della politica e, soprattutto, dalla gente.

Un nuovo disegno politico-istituzionale previsto dalle Idee della Destra di Almirante, non più solo testimonianza storica e di reduci, ma di gente che voleva essere partecipe, accettando la logica evoluzione del MSI in un partito moderno, in quella «Destra Nazionale», primo, importante, passo perchè questa Destra, moderna, che conservasse certi sempre validi principi ma che sapesse farsi capire ed incidere nella so-cietà odierna. Ed ovviamente, di sicuro, senza altri bassi…fini, come poi, purtroppo, secondo molti, avvenne!

L’Onorevole Principe del Foro, Enzo Trantino ha evidenziato, «fatto parlare» Giorgio Almirante e la «storia di quegli anni ruggenti e difficili specie per chi era an-ticomunista.

Inizialmente distratto, l’affollato pubblico, della Sala del Centro Culturale di Montagnareale, in pochi minuti, si è fatto sempre più attento e meno rumoroso, via via che l’afflato della parola di Trantino lo ha trasformato in un attento, riflessivo soggetto partecipe e così, dai primi scarsi ed isolati applausi, questi divennero sempre più estesi e sentiti. Un piccolo miracolo, specie se si pensa al variegato pubblico presente.

Domenico Calabrò, ha raccontato alcuni episodi vissuti con Almirante, emozionandosi insieme a buona parte del pubblico, mentre Donna Assunta, «non vedova, ma ancora moglie di Giorgio», ha messo in chiaro certi aspetti umani e di carattere di suo marito con evidenti riflessioni e paragoni con l’attuale desolante realtà politica. Una «semplice» presentazione di un libro in zone ed ambienti in cui ci aspettava passasse quasi inosservata, invece, si è trasformata in un grande momento di informazione, di cultura e partecipazione umana, veramente, eccezionale. Di questo, è da ringraziare il Sindaco Annamaria Sidoti, l’Amministrazione e il Consiglio Co-munale per la loro disponibilità non solo formale, anzi; lo stesso vale per Patti, ma anche l’instancabile Luigi Ruggeri, che specie in questo caso, ha superato se stesso nell’organizzazio-ne di un evento che, per il suo carattere, poteva essere frainteso e difficile da gestire.

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