6 Maggio 2024
FORZE ARMATE & NATONOTE & NOTIZIE

Il 24 Maggio 1915 il Piave mormorava: l’Esercito marciava per raggiunger la trontiera per far contro il nemico una barriera!

Il 24 maggio 1915 l’Italia entra in guerra:

“Il Piave mormorava non passa lo straniero”

 

Nella notte tra il 23 e il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in guerra: era l’occasione per completare il processo di unità nazionale e liberare il Trentino e la Venezia Giulia dal dominio austriaco. Il nostro esercito, nel marciare coraggioso e silenzioso verso la frontiera con l’Austria, passò sul fiume Piave: anche la Brigata Sassari era presente. Nel video la Banda della Brigata Sassari, in uniforme storica della Grande Guerra, esegue l’Inno del Piave e rende gli onori ai Caduti in apertura della cerimonia di donazione dell’area del Cimitero di Guerra della Sassari ai Comuni sardi da parte del Comune di Asiago (Vicenza).

 

Il passaggio del Piave da parte dei nostri Soldati  il 24 Maggio 1915

 

Una delle tante frasi di orgoglio e di riscatto lasciate da soldati italiani dopo la disfatta di Caporetto presso il fiume Piave

 

 

 

I due grandi interventisti che convinsero gli Italiani sulla ineluttabile necessità  dell’entrata in guerrra per l’Italia: Benito Mussolini e Gabriele D’Annunzio

 

Il testo della più bella e significativa canzone: 

 

STROFA:

Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio

Dei primi fanti il ventiquattro maggio:

l’Esercito marciava per raggiunger la frontiera,

per far contro il nemico una barriera.

Muti passaron quella notte i fanti;

tacere bisognava e andare avanti.

S’udiva intanto dalle amate sponde

Sommesso e lieve il tripudiar de l’onde:

era un passaggio dolce e lusinghiero.

Il Piave mormorò: “NON PASSA LO STRANIERO”.

 

STROFA:

Ma in una notte triste si parlò di tradimento,

e il Piave udiva l’ira e lo sgomento.

Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,

per l’onta consumata a Caporetto!

Profughi ovunque! Dai lontani monti

Venivan a gremir tutti i suoi ponti.

S’udiva allor dalle violate sponde

Sommesso e triste il mormorio de l’onde:

come un singhiozzo in quell’affanno nero.

Il Piave mormorò: “RITORNA LO STRANIERO”.

 

STROFA:

E ritornò il nemico, per l’orgoglio e per la fame

Volea sfogar tutte le sue brame.

Vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora

Sfamarsi e tripudiare come allor…

“NO” disse il Piave, “NO” dissero i fanti,

“mai più il nemico faccia un passo avanti”

Si vide il Piave rigonfiar le sponde!

E come i fanti combattevan l’onde.

Rosso del sangue del nemico altero,

Il Piave comandò: “INDIETRO VA’ STRANIERO!”

 

STROFA:

E indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento

E la Vittoria sciolse le ali al vento.

Fu sacro il patto antico: tra le schiere furon visti

Risorgere Oberdan, Sauro e Battisti.

Infranse alfin l’italico valore

Le forche e l’armi dell’impiccatore.

Sicure l’Alpi… libere le sponde

E tacque il Piave: si placaron l’onde.

Sul patrio suol, vinti i torvi imperi,

la pace non trovò NE’ OPPRESSI, NE’ STRANIERI.

 

di E.A. Mario (pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta)

 

Le nostre FORZE ARMATE sono la sintesi

ed il baluardo dell’Identità Nazionale:

impariamo ad esserne orgogliosi!

 

Forze Armate & Nato. SICILIA OCCIDENTE – maggio 2020 – cartaceo

 

ATTENZIONE! IN SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 16 novembre 2020, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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