28 Aprile 2024
NOTE & NOTIZIE

Medicina & Salute: COVID-19 – SARS-COV-2

Concetti chiave:

Dopo un apparente ed ingannevole stato di quiete, periodo estivo, il virus è riesploso con tutta la sua potenza e contagiosità.

Come entra nel nostro organismo?

Il contagio è interumano, tramite le goccioline (droplet) emanate dalla bocca del contagiato mentre parla, tossisce o starnuta, o tramite il contatto con le mani di superfici infette.

Da qui, la prima arma di difesa è costituita dalle mascherine, la distanza tra soggetti di almeno un metro, nonché la massima cura del lavaggio delle mani. Sembrano banalità, ma hanno una valenza strategica essenziale per evitare il più possibile il contagio.Il virus, con genoma a RNA, una volta entrato nelle mucose orali e bronchiali, facilmente supera le prime difese di immunità innata (barriere fisiche, cellule macrofagiche e dendritiche, cascata del complemento ecc), e tramite una proteina di superficie chiamata spike, si lega ad un enzima (Ace 2), normalmente presente sulla membrana delle cellule del tratto respiratorio superiore ed inferiore.

In seguito a ciò, il genoma ad RNA penetrando nel contesto citoplasmatico e legandosi ai ribosomi, inizia a produrre copie di se stesso insieme alle proteine di superficie. La cellula infetta, sotto l’attacco virale, cede, liberando i virioni prodotti che vanno ad infettare altre cellule. L’incubazione del virus è di circa 5-6 giorni.

Sintomatologia: i capisaldi sono la febbre, la tosse secca, spossatezza, raffreddore, spesso si associa perdita di gusto e dell’olfatto, ma non sempre è presente, disturbi intestinali. Spesso è asintomatico (circa il 53%-57%) delle persone infette che pur rappresentando una salvaguardia clinica, per il malcapitato è ingannevole per la capacità del virus di diffondersi e contagiare.

Il 4% dei soggetti subisce sofferenza d’organo acuta (polmonite interstiziale  bilaterale) per tempesta di citochine liberate dai sistemi di difesa (granulociti,  linfociti, macrofagi) e soccombe per insufficienza respiratoria acuta (ARDS). La parte restante, viene divisa in percentuale dai paucisintomatici e sintomatici senza insufficienza respiratoria. Perché questa diversità sintomatica da soggetto a soggetto? Entrano in giuoco vari fattori costituiti dalla performance del sistema immunitario innato ed adattativo (produzione di anticorpi), l’età, la comorbilità (presenza di altre patologie), l’emogruppo (il gruppo 0 meno recettivo), la virulenza, la carica infettante ed altri ancora quali varianti genetiche o mutazionali sul sistema HLA.

Cosa fare in caso di contagio?

Oltre all’isolamento obbligatorio per legge, della durata di dieci giorni, la malattia è da curare nel proprio domicilio, se asintomatica o paucisintomatica, in stretto collegamento telefonico con i sanitari preposti. Fare uso di solo paracetamolo (tachipirina) e se febbre perdurante, eventualmente associare cortisone (Deltacortene). Non utili antibiotici.

Nel caso la sintomatologia diventa più intensa, specie con dispnea, chiamare il 118, avvisando delle proprie condizioni, per un eventuale ricovero in Divisione COVID. Nei pazienti gravi, ricoverati, oltre all’O2 terapia, ed eventuale intubazione per insufficienza respiratoria critica, sono in uso  alcuni farmaci, quali Tolicizumab (inibitore dell’interleuchina 6), idrossiclorochina, antivirali (Remdesivir), plasma di soggetti già infetti, ed altri ancora.

Perché si attiva la trombogenesi? C’è un legame forte tra infiammazione, attivazione dell’endotelio vascolare (endotelite) e trombosi. L’interleuchina 1 attiva un processo trombo genetico con conseguente innesto  dell’attività emocoagulativa.

Strategie diagnostiche: I tamponi orofaringei e nasali sono i più sensibili nel diagnosticare l’infezione con alta sensibilità. Disponiamo quelli a risultato tardivo in quanto evidenziano la presenza del genoma, e quelli rapidi antigenici che si sensibilizzano su parti strutturali del virus (capside), antigeni di superficie. Così anche i test salivari sono rapidi ed a tempo in virtù delle parti del virus che si vuole esaminare. I test sierologici sono utili solo per definire una infezione pregressa (IGG), o per studiare in seguito l’efficacia di un vaccino, o la loro permanenza temporale in un  soggetto già contagiato. Non utili pertanto nell’immediatezza, proprio per il ritardo di comparsa delle immunoglobuline IGM ed IGG. Vaccini anticovid: Pro e Contro. Sono indubbiamente da eseguire. Essi, andando a stimolare il sistema immunocompetente, offrendo gli antigeni vaccinali denaturati, inducono una risposta immunitaria specifica, creando per il virus in entrata, un totale blocco della sua capacità patogena, annullandolo nella sua capacità di replicarsi.

Una vera e propria trappola pertanto, già preparata dal sistema immunitario (anticorpo specifico contro antigene specifico, stimolato preventivamente dalla dose del vaccino). Resta da vedere, la loro reale efficacia o durata d’azione, nonché la possibilità di creare intolleranza ed effetti collaterali. La mia ferma convinzione è senz’altro positiva ed ottimistica per salvaguardare la  nostra incolumità e distruggere la pandemia.

 

Dott. Pino Giovanni Santo

Barcellona P.G. 

 

ATTENZIONE! IN SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 16 novembre 2020, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

116.132 PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

-Terribile 4080 – Insufficiente 3742

I “MI PIACE”  28320 IL 61 PER CENTO DEL TOTALE  E, dal 30 ottobre 2017, LETTORI IN ON LINE 25022

*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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