2 Maggio 2024
NELLE AULE dei TRIBUNALINOTE & NOTIZIE

L’Operazione “Beta 2”: le condanne definitive per Lo Castro e Borella ed i legami con la cosca mafiosa dei Romeo-Santapaola

Il tutto viene a galla grazie alla sempre paziente ed attenta indagine della Procura di Messina e dei Carabinieri dei ROS, inerente la “cellula” mafiosa legata al clan dei Santapaola–Ercolano di Catania che si era ramificata a Messina, avvalendosi di professionisti, imprenditori, titolari di società e funzionari pubblici per la gestione di illegali affari vari, riguardanti il “mondo di mezzo” del capoluogo.

Ora, la sentenza della Cassazione, per i riti ordinari dell’operazione sul gruppo Romeo-Santapaola, è chiara, perchè otto condanne diventano definitive  e, quindi, solo per una si dovrà rifare il processo presso la Corte di appello di Messina.

La Cassazione, ha perciò stabilito le condanne definitive: due anni e 8 mesi con una parziale assoluzione per il costruttore Carlo Borella; 9 anni all’avvocato Andrea Lo Castro; 8 anni all’affarista Michele Spina; 8 anni di reclusione e assoluzione parziale a Stefano Barbera; 2 anni per l’ex funzionario comunale di Messina Raffaele Cucinotta; 2 anni e 6 mesi ad Alfonso Resciniti ed 1 anno e 3 mesi a Guido La Vista, mentre per Gaetano Lombardo è stato è stato deciso l’annullamento della condanna a 2 anni con rinvio della precedente sentenza, per cui si dovrà arrivare ad un nuovo processo di appello a Messina.

In particolare, in primo grado, i giudici hanno descritto il Lo Castro: «È il consigliori dell’associazione, è punto di riferimento costante ed indiscusso dell’associazione, nelle sue massime esplicazioni soggettive, professionista privo di scrupoli che con pervicacia e presunzione ha messo il proprio elevato ruolo a disposizione del sodalizio del quale ha condiviso, sia pure ab externo, obiettivi, finalità e ideali. La figura del Lo Castro, così rassegnata, si incastra perfettamente con la nuova struttura della mafia, lontana per certi versi ormai dai canoni tradizionali, che persegue l’ambizioso fine di penetrare nel tessuto economico ed imprenditoriale lecito mediante stratagemmi e modalità illecite finemente architettati».

L’indagine dei Carabinieri del Ros ed, allora, coordinata dal Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita nel 2017, portò all’arresto di 30 persone, con l’accusa di voler: «assumere il controllo di servizi di interesse pubblico (quali quello per la consegna a domicilio di parafarmacie per la distribuzione dei farmaci), di autorizzazioni e concessioni (per l’esercizio dei giochi), per condizionare l’andamento di pubbliche forniture (quali quelle legate all’acquisto da parte del Comune di Messina di immobili da adibire ad alloggi), per assumere il controllo e l’esecuzione di pubblici appalti».

 

Se non facciamo errore di omonimia, pare, che L’avv. Lo Castro, negli anni passati, abbia avuto pure un ruolo politico, diventando, sebbene, come tanti altri, proveniente  dalla Sinistra, un uomo di fiducia in un partito in quei tempi imperante a Messina e provincia, ufficialmente di “destra”, ma che, di fatto, era divenuto un “porto” per chi voleva “riciclarsi” e quindi far parte della “corte” dei potenti di turno…

 

FOTO. Carlo Borella ed Andrea Lo Castro

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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