3 Maggio 2024
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La Romania, 105 anni di unità nazionale

di Antoniu Martin*

 

Alla fine della Prima Guerra Mondiale il mondo e l’Europa sperimentarono cambiamenti fondamentali. La maggior parte dei paesi dell’Europa centrale e orientale volevano liberare i propri territori dall’occupazione degli imperi multinazionali: austro-ungarico, zarista e ottomano. In questa situazione si trovava anche il Regno di Romania che, nel 1916, entrò in guerra a fianco dell’Intesa, per liberare i romeni dalla Transilvania. L’esercito romeno giocò un ruolo molto importante nello sforzo bellico dell’Intesa, sul fronte orientale, con numerosi sacrifici umani. 

Da questo punto di vista si può affermare che, come altre nazioni, come quella italiana, la nazione romena ha raggiunto la sua unità nazionale attraverso notevoli sacrifici. Il contributo della Romania alla vittoria dell’Intesa rappresentò l’argomento principale nel riconoscimento da parte delle grandi potenze – gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Francia e l’Italia – dell’unificazione dei territori rumeni compiuta nel 1918. Il fondamento della riorganizzazione del mondo dopo la guerra furono i principi wilsoniani che si basavano sul concetto di autodeterminazione dei popoli.

Per i romeni, così come per altre nazioni dell’Europa centrale e orientale, questo concetto è stato la premessa del loro approccio storico. Secondo il diritto all’autodeterminazione, i leader politici e intellettuali dei romeni della Transilvania, della Bucovina e della Bessarabia avviarono un processo fondamentale al termine del quale si ottenne l’unificazione di queste province rumene con il Regno di Romania. Va sottolineato il carattere rappresentativo e plebiscitario delle decisioni e risoluzioni di unificazione, che derivano dalla volontà liberamente espressa della maggioranza della popolazione.

Queste decisioni furono riconosciute a livello internazionale al Congresso di pace di Parigi del 1919-1920, quando lo Stato nazionale unitario romeno fu convalidato attraverso un sistema di trattati internazionali. Come risultato di questo processo storico, nel periodo tra le due guerre venne creata la Romania, uno degli stati più importanti dell’Europa centrale e orientale, che all’esterno, come membro della Società delle Nazioni, fu un costante sostenitore della pace e della comprensione tra le nazioni, basata sul rispetto per il diritto internazionale.

Internamente, la Romania ha portato avanti importanti riforme democratiche, avendo una delle costituzioni più avanzate d’Europa, in cui i diritti e le libertà dei cittadini erano fermamente garantiti. 

Oggi, che – il 1 dicembre 2023 – sono trascorsi 105 anni dalla costituzione dello Stato nazionale unitario romeno, la Romania è un paese con una democrazia consolidata, con una società civile sempre più articolata, una valida economia di mercato, collegata agli imperativi del tempo attuale, e a livello internazionale, come membro della NATO e dell’UE, rappresenta un punto di riferimento dell’europeità e della sicurezza. Con un ruolo geopolitico sempre più importante, fattore di stabilità nella regione del Mar Nero, partner credibile e fidato delle democrazie occidentali, la Romania continua il suo cammino di sviluppo con fiducia e speranza. Buon compleanno Romania, buon compleanno a tutti i romeni!

*storico e analista politico

 

*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”. 

(ANTONINO ZICHICHI)

***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime  “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!

In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

LINK:

https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ

 

NOTA: al 7  ottobre 2023, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI,

DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

VOTI: 131041. PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

– Insufficiente 5618 – Terribile  5360

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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