OPERAZIONE GOTHA 6. Dalla Corte di Assise di Messina otto ergastoli ed altre pesanti condanne

Si è trattato di un, fortemente, impegnativo lavoro per tutti gli interessati, a vario titolo e funzione, al percorso di questo tanto atteso processo di primo grado; dalle Forze dell’Ordine ai magistrati, dagli avvocati al personale degli uffici competenti, per, appunto, la gran mole di lavoro, documenti  e materiale originato dalle diverse parti in causa, attenzione e costante operatività. La perseverante azione investigativa ha “coperto” un periodo di fatti criminali dal 1993 al 2012 a Barcellona PG ed altri Comuni intorno ad essa, un ventennio costellato di decine e decine morti assassinati per vari motivi ed occasioni. La Corte di Assise era composta dal presidente Mario Samperi con giudice a latere Letteria Silipigni e la cui importante e significativa sentenza è il risultato di tre intensi anni di attento, continuo ed stancabile complesso lavoro di singoli e di squadra.

Il tutto iniziò da una operazione della Direzione  Distrettuale Antimafia  – DDA – e da Carabinieri del ROS di Messina, che nel 2016, riuscirono a scoprire mandanti ed esecutori di 17 barbari omicidi e, quindi, permettendo ora di portare alla sbarra i colpevoli. La Corte di Assise ha perciò condannati all’ergastolo Antonio Calderone (cl. 1988) detto Caiella, Giovanni Rao,  Salvatore “Sem” Di Salvo, Domenico Chiofalo, Carmelo Giambò, Pietro Nicola Mazzagatti, Angelo Caliri, Giuseppe Gullotti.  Altri condannati sono stati Antonino Calderone a 28 anni e 6 mesi ed il collaboratore di giustizia Aurelio Micale a 28 anni.

Inoltre, a parte ai diversi risarcimenti per le numerose parti civili comunque da stabilire nei prossimi processi civili, sono state disposte per gli imputati una immediata provvisionale di 50 mila euro per ogni parente delle vittime ed anche  alle associazioni antimafia “Centro Studi Pio La Torre onlus” ed alla “Paolo Vive”. Particolare è il fatto, che le richieste del Procuratore aggiunto Vito Di Giorgio ed i Sostituti della DDA Fabrizio Monaco e Fabrizio Massara,  hanno avuto confermate dalla Corte le loro richieste di condanna, anzi, per Antonino Calderone, la condanna è stata più alta di 4 anni e sei mesi rispetto a quella di 24 dell’accusa, ad ennesima dimostrazione della validità del lavoro di tutti gli inquirenti nel definire i fatti in questione e condannare i negativi protagonisti di essi.

Infine, ma non certo in ultimo, la dedica del Procuratore aggiunto, Vito Di Giorgio alla precedente Presidente della Corte di Assise di Messina: “Il nostro pensiero va alla collega Silvana Grasso, scomparsa di recente, che ha dedicato gli ultimi mesi della sua vita alla celebrazione di questo processo”.

 

Nelle aule dei Tribunali. SICILIA OCCIDENTE – febbraio 2020 – cartaceo

 

ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 19 ottobre 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  109.402 di cui: “terribile”: 3434 –  “insufficiente”: 3380 –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”! –  “MI PIACE”:  25647 – “non mi piace”: 6795 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 16765

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