Moldavia ed Unione Europea, un logico discorso pubblico per intendersi
di Antonio Martin
Ovviamente, uno dei primi passi che la società della Repubblica di Moldavia deve compiere è l’adeguatezza del discorso pubblico agli imperativi europei. Sebbene forse pochi di noi siano consapevoli dell’importanza del corretto uso di certi concetti, nozioni o termini a carattere socio-politico, culturale e identitario, il modo in cui i cittadini interiorizzano il linguaggio istituzionale europeo è e sarà determinante per l’evoluzione la Repubblica di Moldavia, per la sua traiettoria europea. Indubbiamente, ci sarà molto da fare in questa direzione. Non a caso, l’Unione Europea offre alla Repubblica di Moldavia diversi programmi che mirano, in definitiva, l‘adeguatezza del discorso pubblico a quello comunitario.
Per essere più espliciti, è estremamente importante, anzi fondamentale, che ciò che un cittadino della Repubblica di Moldavia intende per concetti come “nazione”, “popolo”, “etnia” o “cittadinanza” sia simile ai significati attribuiti nei paesi dell’UE a queste nozioni.
Per riassumere in alcuni esempi. Solo così il discorso pubblico a Chisinau sarà uno rilevante a livello europeo e avrà davvero l’impatto atteso. Se l’intellighenzia della Repubblica di Moldavia si formerà in questo spirito, vi sono serie premesse affinché l’europeità si rifletta autenticamente a livello dell’intera società.
In questo senso, gli intellettuali, soprattutto quelli di formazione umanistica, potranno dare un contributo consistente. I giornalisti, in quanto opinion maker, avranno un ruolo speciale nella corretta diffusione della terminologia nella società. Non deve essere escluso da questo sforzo neanche il sistema educativo, che potrà influenzare le nuove generazioni in uno spirito europeo.
Penso che anche nella prospettiva di cui sopra, gli intellettuali rumeni possano contribuire in modo significativo allo sforzo, per niente facile, della integrazione europea della Repubblica di Moldavia.
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