8 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

L’invito di Alessandro Sallusti: “Il 25 aprile? Rileggiamoci la lettera di Togliatti”

Altre volte, abbiamo pubblicato, nell’edizione cartacea che in quella on line di questa Testata,  le parole di Togliatti a proposito dei prigionieri italiani in Russia durante la guerra mondiale, ma, ci è sembrato molto significativo ed attualissimo l’invito del Direttore di Libero, a proposito della lettera dell’ “agente sovietico” che da Mosca tramava contro l’Italia, la sua, in teoria, nazione.

 

 “ Lo stanco rito del 25 aprile non ci risparmia polemiche inutili del resto perfettamente in linea con l’inutilità di riaprire ogni anno una ferita quale fu la guerra civile italiana e le stragi compiute da ambo i contendenti a guerra di fatto finita.

Il parere del capo partigiano – si fa per dire, è nato nel 1949- Gianfranco Pagliarulo da Bari sulla guerra in Ucraina (è pro Putin e ha vietato di far sventolare le bandiere Nato ai cortei di lunedì) a mio avviso vale come quello di chiunque altro, della serie “e chi se ne frega” di cosa pensa l’Anpi– una macchina che divora soldi pubblici – e delle sue nostalgie per i bei tempi di Stalin e del comunismo reale.

Ma se proprio vogliamo tornare indietro al tempo del comunismo partigiano e ai suoi legami con la madre Russia, al loro concetto di guerra e di pace, ecco allora proporrei di fare leggere in questi giorni nelle scuole italiane la lettera di Togliatti a Vincenzo Bianco, suo braccio destro per i rapporti con l’Unione Sovietica, che gli chiedeva, nel luglio del 1943, di intercedere con Stalin per salvare la vita a migliaia di alpini italiani che stavano morendo di stenti nei campi di prigionia sovietici: “…l’altra questione sulla quale sono in disaccordo con te, è quella del trattamento dei prigionieri…

La nostra posizione di principio rispetto agli eserciti che hanno invaso la Unione Sovietica, è stata definita da Stalin, e non vi è più niente da dire. Nella pratica, però, se un buon numero dei prigionieri morirà, in conseguenza delle dure condizioni di fatto, non ci trovo assolutamente niente da dire, anzi e ti spiego il perché.

Non c’è dubbio che il popolo italiano è stato avvelenato dalla ideologia imperialista e brigantista del fascismo… Il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini, e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, è il più efficace degli antidoti. Quanto più largamente penetrerà nel popolo la convinzione che un’aggressione contro altri paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l’avvenire d’Italia…”.

Per educare il popolo alle ragioni della sinistra comunista ieri il Pci avallò lo sterminio degli alpini italiani, oggi i suoi eredi alla Pagliarulo vorrebbero quello dei cittadini ucraini. Cambiano i tempi e gli uomini ma i metodi restano sempre gli stessi.
Che ci sarà da festeggiare il 25 aprile…”.

 

Aggiungiamo Noi: questa è sempre stata la logica comunista e, chi lo è stato, non ha mai rinnegato, veramente, il marxismo, anzi, lo ha giustificato in ogni modo, cercando, al massimo, di ridimensionarne i tanti, ormai sempre più accertati, lati fortemente negativi dell’Urss e degli altri regimi totalitari comunisti. I “compagni, con i soldi”, non hanno mai e non parlano dei Gulag e delle tantissime decine di milioni di morti, imprigionati, per persecuzione o fame, senza contare quanti sono scappati dai cosiddetti paradisi dei lavoratori, all’estero… ecc. ecc.! 

Paradossalmente, nonostante il crollo del comunismo e dei regimi “socialisti”, la Sinistra in Italia continua a detenere il potere in vari modi, con ostentata arroganza, come in pochissimi altri Paesi, con tanto di prebende, denaro ed influenza nel vecchio establishment italiano, attraverso anche una variegata schiera di “giornalisti” che, ovviamente, difendono il loro piacevole, “status quo” di cui, di fatto e, finanche apertamente, fanno da rabbiosi “cani da guardia…!

E, pensare, che le loro idee marxiste ed i conseguenti regimi comunisti, sono crollati, prima nel 1989, con la caduta del “Muro della Vergogna” di Berlino, e poi nella stessa Urss, e senza che qualcuno abbia sparato un sol colpo di pistola per difenderlo e poi a cascata praticamente tutti gli altri, salvo ancora qualche eccezione.

Le loro già innaturali ed irrazionali idee sono state sconfitte dalla Storia, dagli “Uomini e da Dio”, eppure, in Italia, appunto,  i “compagni” continuano a dominare, tanto che la Sinistra che si è permessa di poter perdere da ben dieci anni le elezioni, ma rimanendo, ancora, sfacciatamente, al Governo…! Probabilmente, l’unico caso non solo in Europa…!

Il tutto potrà venire a galla con un nuovo “Processo di Norimberga” italiano sull’immigrazione clandestina, sulla giustizia, nella quale, facilmente individuabili, magistrati hanno agito, per decenni, proprio come dei  “Commissari del popolo” di sovietica memoria”…!

…E come si sa: “Dio non paga il sabato…!!

 

 

*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”. 

(ANTONINO ZICHICHI)

 

***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime  “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!

In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

LINK:

https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ

 

NOTA:  al 16 marzo 2024, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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