5 Maggio 2024
NOTE SUL DIRETTORE

Il “25 Aprile”, una sbiadita e forzata ricorrenza non sentita dagli Italiani

Ormai da decenni, questa festa è sempre meno celebrata ed, in effetti, essa non ha mai fatto parte del bagaglio storico e morale del popolo italiano. Sono passati settantasette anni dal dopoguerra mondiale e, di fatto, tale ricorrenza è stata sempre dominata ed appannaggio del PCI ed suoi affluenti, che ne hanno fatto uno delle punte di grande propaganda.

Intanto, al Sud, a parte qualche isolato caso, con motivazioni più personali ed ambientali che politiche, il fenomeno della “resistenza” non è affatto esistito;  si parla della famose “4 giornate di Napoli”, ma in questa città sanno tutti che non vi fu affatto insurrezione bensì, una sequenza di episodi, per crearsi delle zone di controllo e “ruffianarsi” con il nemico ormai vittorioso, mentre i tedeschi si stavano ritirando, si cercò di sparar loro alle spalle mentre la Camorra, repressa duramente dal Fascismo, cercò l’ottima occasione per risorgere, come, infatti, poi avvenne.

Al Nord, il PCI, fu la più organizzata opposizione, anche se fortemente, minoritaria ed avulsa dallo stato d’animo di consenso della stragrande maggioranza degli Italiani, che approfittando del caos della Guerra e della conseguente perdita di controllo del territorio, in certe zone, riuscì ad, effettivamente, creare danni al “nemico italiano” della RSI ed ai tedeschi ed alla RSI.

In ogni caso, non fu, di certo, militarmente determinante, per l’Italia, se non “correndo” dietro le armate degli Alleati. Il disegno del PCI e dei “suoi partigiani”, era quello di creare non una democrazia di libertà ecc., ma di portare sotto il controllo sovietico l’Italia mediante una Repubblica popolare”, oppure, comunque,  cercare che di avere un crescente ruolo sul futuro dell’Italia sconfitta!

Del resto, quando Usa ed Urss decisero come spartirsi il mondo, l’Italia “toccò” ai primi, ma venne, di fatto, riconosciuto al PCI un ruolo attivo ma, sempre, nell’ambito della NATO.

Il primo articolo della Costituzione della Repubblica doveva essere, secondo la volontà del PCI e suoi alleati: “La repubblica è fondata sui Lavoratori”. significando l’assonanza ai principi ufficiali delle Repubbliche comuniste orientali filo-sovietiche…

Dopo snervanti discussioni, si stabilì l’attuale versione: ”La repubblica Italiana è fondata sul Lavoro”…definizione, volendo, ridicola perché la domanda viene spontanea: “perché, gli altri Stati su cosa si fondano, sullo sciopero e la pigrizia, tanto per dirne una?!

Inoltre, è ampiamente documentato, che i “partigiani” erano poche migliaia ed al Nord: ebbene, dopo la guerra erano diventati oltre 200 mila tesserati! UNICO CASO AL MONDO…!!

In logica conclusione, senza l’entrata in guerra degli USA ed in ogni caso, senza gli Alleati, sapendo che ormai l’Italia avrebbe perso la guerra, è facile immaginare che l’apporto della tanto osannata “resistenza” che, per altro, svolgeva azione di sabotaggio e non di vero scontro contro il “nemico”, nulla avrebbe potuto, tanto che essa si sviluppò solo dopo lo sbarco degli Anglo-americani in Sicilia nel 1943, appunto, quando i destini della guerra erano chiari!

Al contrario, lo si voglia o no, nella RSI, furono ben 800 mila i militari e molti di questi volontari, in gran parte, sapendo che, nonostante le speranze e la propaganda di guerra, la fine fosse stata vicina.

Ed è questa, la vera riflessione da fare, il resto, specialmente oggi, sono chiacchiere , vecchie bugie e propaganda alle quali non crede più alcuno.

 

Al Caffè

11 Maggio 2009  siciliaoccidente

 

Napolitano ed i partigiani…

Fermo restando il rispetto istituzionale dovuto, il Presidente della Repubblica, alcuni giorni prima del 25 aprile, ha affermato che «piaccia o no, i partigiani sono stati decisivi alla liberazione». Ciò significa che senza l’azione di qualche migliaio di partigiani di varia estrazione, concentrati soprattutto in alcune zone del Nord e foraggiate dagli Anglo-americani, questi ultimi, avrebbero perso la guerra in Italia contro i tedeschi?

 

 

*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”. 

(ANTONINO ZICHICHI)

 

***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime  “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!

In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

LINK:

https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ

 

NOTA:  al 16 marzo 2024, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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