Foibe, Meloni a Basovizza: “Qui a chiedere perdono per il colpevole silenzio
Nel Giorno 10 FEBBAIO del ricordo dei massacri e dell’esodo istriano, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha partecipato alla solenne cerimonia tenutasi nella frazione di Trieste, ha significato:”Sono venuta molte volte qui da ragazza quando farlo era essere additati, accusati, isolati. E sono tornata da adulta a celebrare finalmente questo Giorno che spazza via la congiura del silenzio”, mentre il presidente del Senato La Russa sottolineato come: “Il sacrificio dei martiri sia monito per tutti”.
Le polemiche a Milano per la manifestazione di Fratelli d’Italia, sono, ancora una volta, la dimostrazione della sbavosa rabbia canina di coloro, le cui idee sono state sconfitte dalla Storia, dall’Uomo e da DIO che volevano abolire. Sono i nostalgici del comunismo che, in 75 anni, ha causato da 120 a 150 milioni di morti, con massacri di tanti popoli e guerre da esso scatenati nel mondo. La Sinistra di oggi, ha solo la grande paura di perdere potere, prebende e vantaggi accumulati in decenni e, soprattutto, per questo sbraita, ma, è ormai venuto il momento che, anche in Italia, finisca il suo strapotere, facendo emergere interessi singoli e collettivi di vario genere.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla cerimonia solenne al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, per commemorare i fatti del confine orientale negli anni verso e subito dopo la Seconda II guerra mondiale. “Siamo qui a chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale e per rendere omaggio a tutti gli istriani i giuliano-dalmati per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro e cioè l’identità”. Il capo del Governo ha, quindi, deposto una corona di alloro rimanendo in raccoglimento per qualche minuto.
Questa dichiarazione del Presidente del Governo, chiude, una volta per tutte, sostanzialmente ed ufficialmente, la nuova posizione della Repubblica italiana verso la totale condanna neri confronti dei responsabili, a qualsiasi titolo e ruolo, per le stragi dei nostri connazionali in Istria e Dalmazia e, di conseguenza, sul comunismo iugoslavo del dittatore Tito.
Il premier Giorgia Meloni, ha, con chiarezza, significato ancora che: “Questo Giorno spazza via la congiura del silenzio”
“Sono venuta diverse volte nella mia vita qui a Basovizza a rendere omaggio a questo sacrario e ogni volta me ne sono andata con qualcosa di più nel cuore, è un luogo del cuore che dona sempre qualcosa di prezioso, un’immagine, un’emozione e una storia da raccontare”, ha aggiunto Meloni. “Sono venuta molte volte qui da ragazza quando farlo era essere additati, accusati, isolati. E sono tornata da adulta a celebrare finalmente quel giorno del ricordo che spazzava via una volta per tutte la congiura del silenzio che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio dell’indifferenza”, ha evidenziato la premier. “Torno qui, con qualche ruga in più e con responsabilità sulle spalle che da ragazza non avrei mai immaginato che un giorno avrei avuto – ha infine detto Meloni -. Torno per assumermi un impegno solenne, e cioè fare la mia parte perché venga trasmesso ai nostri figli quel testimone del ricordo che voi con la vostra tenacia e il vostro coraggio, il vostro orgoglio avete consentito che ci venisse consegnato perché i nostri figli a loro volta lo trasmettano ai nostri nipoti affinché la memoria di ciò che è accaduto, in barba a chi avrebbe voluto nasconderlo per sempre, non svanisca invece mai”.
Fatto, altrettanto significativo è che, alle celebrazioni di Basovizza, per la prima volta, è stato presente un Capo del Consiglio, ed anche la presenza anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del ministro per lo Sport Andrea Abodi e il ministro per i Rapporti con il parlamento Luca Ciriani, sono da interpretare, come una forte e definitiva svolta verso la verità dei fatti e della colpevolezza dei persecutori comunisti di Tito, purtroppo, spesso coadiuvati da partigiani comunisti italiani, come, del resto, ampiamente documentato, in vari e modi e tempi, da più parti e diversi autori di libri, frutto, appunto, di attente ricerche, ormai, obbirttivamente innegabili!
*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”.
(ANTONINO ZICHICHI)
***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!
In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!
AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi. GRAZIE!
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