2 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIESTORIA & DOCUMENTI

LA TRAGEDIA DELLE FOIBE: decine di migliaia assassinati e 350 mila profughi dalle terre di Istria,Italiani di Fiume e Dalmazia in cui avevano vissuto ed arricchito da secoli

LE FOIBE, UNO DEI GRANDI MISFATTIDEL COMUNISMO DI TITO, PER DECENNI NASCOSTO E, FINALMENTE,DAL 2004, RICONOSCIUTO COME

TRAGEDIA NAZIONALE DELL’ITALIA

 

Ancora non si sa il vero numero delle vittime, ma, anche se la sostanza dei fatti e delle responsabilità non cambia, non meno di 16 mila e, probabilmente, decine di migliaia, nei territori della Venezia Giulia, Istria e Dalmazia, ma quello che conta umanamente e storicamente è che fu una vera «pulizia etnica» che doveva eliminare non solo i fascisti ma, anche e soprattutto, ogni traccia di italianità. Confiscati beni, patrimoni ed altro costruiti con il continuo lavoro di epoche e sacrifici.

La Jugoslavia di Tito, nel creare il regime comunista, diede un ordine chiaro: eliminare gli Italiani di ogni ceto, finanche quei comunisti italiani che si opponevano a «passare» col comunismo titino, perché fedeli all’altro comunismo di Mosca o, semplicemente, perchè volevano rimanere italiani!

E’ molto significativo un particolare fatto, ancora poco conosciuto, ma che dovrebbe molto far riflettere e capire uno dei tanti lati oscuri della storia italiana di quei tempi ed anche la spiegazione di tanti comportamenti e posizioni politici e propaganda, per decenni,  specie della Sinistra ma non solo.

Circa due mila operai antifascisti dei grandi cantieri di Monfalcone corsero entusiasti nel nuovo «paradiso dei lavoratori» jugoslavo ma, dopo poco, molti di loro vennero imprigionati od uccisi, avendo scoperto il vero volto del comunismo.

 

 

Molti di loro vennero aiutati dall’allora PCI per non raccontare e pubblicizzare ciò che avevano visto e vissuto al di là del confine. Solo anni fa, all’approssimarsi dell’uscita di documenti, dopo il crollo dell’impero sovietico e del regime comunista jugoslavo, per il forte rimorso, alcuni vecchi partigiani comunisti, cominciarono a parlare e, quindi, certi segreti ed aspetti di quegli anni di guerra e dopoguerra di odio e tragedie, vennero a galla.

Coltivare la memoria della tragedia delle “Foibe” è necessario anche per riscattare una parte della memoria storica e cuore nazionale italiano. In proporzione alla popolazione interessata, la tragedia istriana non è affatto minore di altre molto più propagandate.

 

I COLLABORAZIONISTI DI TITO!

 

 

L’INFAMIA! I comunisti di Bologna, alla stazione, provocatoriamente e con barbarico dispregio di ogni sentimento umano, gettano il latte sui binari, di cui avevano tanto bisogno i profughi italiani dell’Istria e Dalmazia. e soprattutto, i BAMBINI!!

La Sinistra italiana scatenò una campagna d’odio nei confronti dei profughi, che perdurò per diversi anni e che, per certi versi, continua ancora adesso.

Tra gli episodi più, significativamente, indegni: I comunisti spalleggiati dai sindacalisti della Cgil, alla stazione ferroviaria di Bologna, versarono a terra il latte per non darlo ai bambini, affamati e spaventati, costretti a lasciare le regioni istriane giuliano dalmate con le loro famiglie: una vergogna per troppo tempo dimenticata, soprattutto per colpa delle istituzioni. Il tutto,  completato dal  tradimento, con il famigerato Trattato di Osimo.

ED I MARTIRI ITALIANI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PULIZIA ETNICA CONTRO GLI ITALIANI:

QUANDO I ‘PARTIGIANI’

GETTAVANO IL LATTE DESTINATO AI BIMBI

ITALIANI IN FUGA DAGLI SLAVI

La Sinistra italiana scatenò una campagna d’odio nei confronti dei profughi, che perdurò per diversi anni e che, per certi versi, continua ancora adesso.

Tra gli episodi più, significativamente, indegni: I comunisti spalleggiati dai sindacalisti della Cgil, alla stazione ferroviaria di Bologna, versarono a terra il latte per non darlo ai bambini, affamati e spaventati, costretti a lasciare le regioni istriane giuliano dalmate con le loro famiglie: una vergogna per troppo tempo dimenticata, soprattutto per colpa delle istituzioni. Il tutto,  completato dal  tradimento, con il famigerato Trattato di Osimo.

 

FOIBE:  “10 FEBBRAIO,

GIORNO DELLA MEMORIA!”

 

 

 

*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”. 

(ANTONINO ZICHICHI)

 

***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime  “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!

In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

LINK:

https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ

 

NOTA: all’8 dicembre 2023, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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