3 Maggio 2024
⨁ QUADRANTE INTERNAZIONALENOTE & NOTIZIE

Il ruolo dell’esercito rumeno dopo vent’anni nella NATO

DI Antoniu Martin*

Il 2 aprile 2024 ricorrono vent’anni da quando la Romania ha aderito all’Alleanza del Nord Atlantico, la più importante organizzazione politico-militare del mondo, che comprende attualmente 32 Stati, tra i più sviluppati e assumendo una vita interna democratica. Naturalmente, due decenni sono un periodo dopo il quale si può fare una valutazione rilevante sulla situazione dell’esercito rumeno, su come si è evoluto da un esercito di tipo sovietico, appartenente al defunto Patto (Trattato) di Varsavia – e che operava secondo la dottrina “della lotta di tutto il popolo” – ad un esercito professionale, compatibile con gli standard NATO.

Attualmente la Romania ospita quattro strutture NATO, tre delle quali sono strutture di comando. La prima, inaugurata nel 2015, a Bucarest, è la Divisione Multinazionale Sud-Est. Sempre nella capitale, è operativa anche un’unità di integrazione delle forze della NATO. Nel 2017, è stata istituita a Craiova una Brigata multinazionale del sud-est. Nel 2023, nel contesto della guerra in Ucraina, a Sibiu, nel centro della Romania, è stato creato il “Corpo Multifunzionale Sud-Orientale della NATO”, con un ruolo di comando delle forze dell’Alleanza schierate sul fianco sud-orientale. In termini effettivi, l’esercito rumeno conta circa 80.000 persone, 70.000 militari e 10.000 civili. A questi si aggiungono 60.000 riservisti. L’intenzione è, secondo gli ufficiali militari rumeni, di aumentare il numero delle truppe a 10.000 militari, recentemente il quadro legislativo è stato modificato per stimolare il volontariato militare. Va sottolineato che gran parte dell’esercito rumeno ha accumulato esperienza nel tempo in alcune missioni sotto l’egida della NATO in teatri operativi esteri.

In termini di equipaggiamento, l’esercito rumeno utilizza già i sistemi HIMARS, Bucarest ne acquisterà sistemi tre con 18 lanciatori ciascuno e tutta la logistica necessaria. HIMARS rappresenta l’apice della tecnologia a livello mondiale, essendo uno dei sistemi più affidabili di questo tipo. La Romania ha anche acquistato missili balistici con una portata (gittata) di 300 km, nonché droni BAYRAKTAR TB2, per identificare obiettivi a oltre 200 km. Nel settore terrestre, la Romania sta acquisendo 54 carri armati ABRAMS, con la seria prospettiva di aumentarne significativamente il loro numero. A questi si aggiungono 227 trasportatori PIRANHA 5. Secondo una classifica stilata da Global Firepower – che analizza diversi indici relativi alla capacità militare -, la Romania si colloca al 47° posto a livello mondiale, sopra molti stati della regione, ma sotto la Polonia che investe molto nella difesa.

In termini di politica di difesa, la Romania ha promosso i propri obiettivi all’interno della NATO, tra cui la considerazione della regione del Mar Nero e del fianco orientale come area di interesse strategico per l’Alleanza. In questa prospettiva, una priorità della politica estera rumena è il sostegno alla Repubblica Moldova, partner vulnerabile nel nuovo contesto di sicurezza. La Romania ha un partenariato con la NATO che affronta la vulnerabilità della Repubblica di Moldova alle minacce ibride provenienti dalla Federazione Russa. L’interesse della Romania è rivolto anche alla regione dei Balcani, dove Bucarest è stata attivamente coinvolta negli ultimi anni nel senso di rafforzare la cooperazione militare individuando un meccanismo di gestione delle crisi. In questo senso, è rilevante anche la partecipazione della Romania, a livello di leadership militare, alla “Conferenza dei capi della difesa dei Balcani sulle questioni di cooperazione militare”, evento già giunto alla 16a edizione, che riunisce Stati come l’Albania, la Bosnia ed Erzegovina,la Macedonia del Nord, la Serbia, il Montenegro, la Turchia, la Croazia e la Slovenia, ma anche i rappresentanti della NATO e dell’UE.

Sempre nell’ambito dell’impegno nel senso della sicurezza balcanica, nell’ultimo anno, nel contesto delle crescenti tensioni tra Belgrado e Pristina, la Romania ha aumentato le forze armate nella missione NATO KFOR in Kosovo. Alla fine dello scorso anno, la Romania contava circa 330 militari dispiegati nei teatri delle operazioni dei Balcani occidentali, di cui 250 in Bosnia ed Erzegovina e circa 80 in Kosovo. 

Quanto sopra esposto, così come altri aspetti legati al coinvolgimento dell’esercito rumeno a livello NATO, gli hanno conferito una posizione distinta all’interno dell’Alleanza del Nord Atlantico. Anche se ha ancora molto da fare, soprattutto nel campo delle dotazioni ma anche in quello della motivazione delle risorse umane, la Romania ha dimostrato di essere un alleato credibile nella NATO e di essere diventata recentemente un beneficiario e un importante fornitore di sicurezza.

 

*storico e analista politico

 

*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”. 

(ANTONINO ZICHICHI)

 

***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime  “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!

In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

LINK:

https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ

 

NOTA:  al 16 marzo 2024, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

VOTI: 150.175. PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

– Insufficiente 5870 – Terribile  5661

I “MI PIACE”  36801. IL 62 PER CENTO DEL TOTALE  –

*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

 

 

/ 5
Grazie per aver votato!

 

Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

Lascia un commento

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial

Iscriviti sul mio canale facebook

RSS
Follow by Email
TWITTER
Youtube
Youtube
INSTAGRAM