Attacchi alle Forze dell’Ordine: è ormai emergenza nazionale per la sicurezza interna. Nel 2017, 2.695 casi, più 21,8% del 2016 ed un poliziotto ferito ogni 3 ore!
Ormai da troppi anni aumentano, sensibilmente, gli attacchi alle Forze dell’Ordine ed i numeri dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio «Sbirri Pikkiati» dell’ Associazione sostenitori Polstrada (Asaps,) lo confermano chiaramente e sono sempre più allarmanti, tanto che il presidente Giordano Biserni, afferma senza tema di smentite che: «E’ incontestabile, la violenza sulla strada non trova argine neppure nelle divise di chi rappresenta lo Stato. E questo deve preoccupare sia le istituzioni che gli stessi cittadini»! ed aggiunge che: «Un fenomeno quello delle aggressioni alle divise sempre più preoccupante e in forte incremento.
Nel 2017, il nostro osservatorio «Sbirri Pikkiati» ha registrato 2.695 aggressioni nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, di operatori delle altre forze di polizia e in questo caso parliamo ovviamente solo delle aggressioni avvenute su strada durante i controlli delle forze di polizia con esclusione quindi di tutto ciò che riguarda la gestione dell’Ordine pubblico. Il numero è in forte aumento con 482 aggressioni in più ed un incremento del 21,8% rispetto ai 2.213 attacchi del 2016. Nel 2015 le aggressioni da noi registrate furono 2.256. Nel 2014 erano stati 2.266 nel 2013 2.286, mentre nel 2012 si era arrivati a 2.290. In Italia, dunque siamo passati in 5 anni da una aggressione ogni 4 ore a una ogni 3 ore con almeno un operatore di polizia che finisce in ospedale, spesso con conseguenze invalidanti, fisiche e psicologiche, che lo accompagneranno per tutta la carriera». «Nel 2017 in 447 episodi (16,6%) l’aggressore ha fatto uso di armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, crick, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto o qualsiasi strumento idoneo ad aumentare le conse-guenze dell’aggressione). Nel 2016 in 412 casi, pari al 18,6% del totale (19,6% nel 2015). I più colpiti dalla violenza si confermano ancora una volta i carabinieri, che da soli hanno totalizzato il 46,5% delle aggressioni (in tutto 1.252), dato in aumento rispetto alle 1.091 del 2016, ma la percentuale è in calo in quanto era al 49,3%. Seguono la Polizia di Stato con 1.016 (37,7%) aggressioni in netto incremento rispetto alle 799, (36,1%) del 2016 e la Po-lizia Locale con 283 attacchi (10,5%). Anche in questo caso l’incremento è netto rispetto ai 212 referti (9,6%) del 2016 e gli altri corpi con 189 attacchi, 7%».
Infine, ma non certo in ultimo, in 1.231 casi, ovvero il 45,7%, si conferma un incremento di autori stranieri dei reati in questione, rispetto al 20 16, quando furono 947, e cioè il 42,8%. E’ stato inoltre accertato che in 721 casi, pari al 26,8%, l’aggressore è risultato poi ubriaco o drogato. «I dati confermano ancora una volta che l’argine di contenimento delle divise rispetto alla violenza che si manifesta ogni giorno sulle strade è sempre più fragile. Allora ci ripetiamo fino allo sfinimento. Tutto questo avviene nell’indifferenza pressoché totale dell’opinione pubblica e della stessa politica. Posizione pericolosa e ingenua. Del dilagare della violenza contro le divise sulla strada dovrebbero invece preoccuparsi per primi i cittadini ancor più degli agenti e carabinieri perché dopo l’argine ci sono loro come destinatari e vittime di una violenza sempre più tracotante e ormai di fatto quasi impunita. Fino a quando si potrà continuare in questo modo?». Particolare molto significativo – come sopra documentato da parte dei dati ufficiali – e che una certa stampa e certa parte politica, molto colpevolmente per demagogia, fanatismo ideologico ed altri interessi di affari nel fenomeno dell’immigrazione clandestina, hanno sempre cercato di nascondere o, comunque, sminuire l’oggettivo fatto che i protagonisti di molti di questi gravi attacchi sia opera di immigrati, in continuo crescendo all’aumento della loro presenza nel nostro territorio, per cui al numero dei reati da parte di italiani si aggiungono, ormai da molti anni, quelli compiuti, appunto, da stranieri, Infatti, documenti alla mano, il presidente Giordano Biserni significa che gli stranieri sono i più pericolosi perché più aggressivi – ed aggiungiamo Noi – hanno capito come vanno le cose in Italia e, quindi, si sentono impunibili anche per la protezione, materiale e psicologica, di certi ambienti politici della Sinistra, ufficiale e non, che hanno diversificati interessi politici ed economici per speculare su di loro!
L’odio dei magistrati
Il problema è che le forze dell’ordine non possono nemmeno difendersi, perché a disarmarli c’è la magistratura. Per due evidenti motivi: il primo, perché grazia i malviventi catturati con fatica dalle volanti; il se-condo, perché sembra godere nel mettere alla gogna un carabiniere che spara (e magari uccide) un bandito durante un’azione di ordine pubblico. Volete due esempi recenti? A Ferrara il 5 ottobre il giudice ha rimesso in libertà il parcheggiatore abusivo nigeriano che aveva strattonato e sbattuto a terra una poliziotta- Ad Ancona, invece, il pm ha chiesto un anno e otto mesi di carcere per un carabiniere che un anno fa sparò (e uccise accidentalmente) un ladro albanese in fuga che con la sua auto stava per investire due colleghi dell’Arma.
Un episodio che ha fatto esplodere la rabbia dei sindacati. A ragione. «I poliziotti sono la categoria con le indennità più basse di tutto il pubblico impiego – dice Giuseppe Crupi, dirigente nazionale Siap – e manca pure la copertura legale per i fatti inerenti al servizio». «L’unica opzione disponibile per le Forze dell’ ordine che si trovano ad affrontare un criminale è uccidere o andare in carcere», ribatte il Coisp. In effetti non c’è alternativa. Perché si sa: in Itaia gli unici poliziotti buoni sono quelli morti. (da vari quotidiani, ndr)
Quando finirà tutto questo? E’ ora di reagire da parte della parte ancora sana dello Stato e delle sue istituzioni e dagli stessi Italiani!!!
FORZE ARMATE & NATO di SICILIA OCCIDENTE – Giugno 2018 – cartaceo
ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.
DI CONSEGUENZA, all’5 Dicembre 2018, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
TOTALI 102.090 di cui: “terribile”: 2363 – “insufficiente”: 3068 – La stragrande maggioranza: “ECCELLENTE”! “MI PIACE”: 23051 – “non mi piace”: 6380 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 8900
NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!
SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!