4 Maggio 2024
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LA QUARTA GRANDE VITTORIA DI ORBAN, E’ UNA CHIARA SCONFITTA PER LE SINISTRE ED IL VECCHIO SISTEMA DELLA DECADENTE EUROPA DI BRUXELLES

Come al solito, anche questa volta, la gran parte della Stampa, anche e soprattutto, italiana, quella dei “Giornaloni”, dei ciarlatoi radiotelevisivi, gli “espertologi del tutto”, la politica ufficiale e tanti altri ancora, sono stati, pesantemente, smentiti dalla realtà dei fatti. “Affidabili” sondaggi, di varie fonti, sono arrivati a “documentare” che l’Opposizione aveva rimontato tanto che si “prevede un testa a testa”…(Sic) e, che questa volta, il “miracolo” sarebbe stato possibile; insomma, i soliti bla, bla, bla nei salotti rossi Tv, da parte di certi, “giornalisti”, in verità, solo propagandisti partigiani di professione.

Il Popolo ungherese, però, non si è fatto intimidire dalla “dittatura” e dalla “minacce” di Bruxelles ed ha votato, ancora una volta, VIcktor Orban, che così ha significato l’evento: “E’ una vittoria del cuore! La sinistra è il peggior investimento di Soros. Abbiamo conquistato una vittoria tale che la si potrebbe vedere dalla Luna, ma sono sicuro possa essere vista almeno a Bruxelles. Ricorderemo questa vittoria finchè vivremo, perchè ci siamo dovuti misurare con un numero enorme di avversari”. “Abbiamo vinto alla grande! Abbiamo vinto contro tutti, anche contro Zelensky. Questa nostra quarta vittoria consecutiva, è la più importante, perché  abbiamo conquistato il potere contro un’opposizione che si era alleata. Si sono alleati tutti e noi abbiamo vinto lo stesso. Abbiamo vinto anche a livello internazionale contro il globalismo. Contro Soros. Contro i media mainstream europei!”

Altra nota di rilievo, il partito “ufficiale” di estrema destra, “Movimento Nostra Patria”, entra in Parlamento con un forte aumento di voti che lo ha portato al 6,20 per cento. Dopo il primo governo dal 1998 al 2002, questo è il quinto governo ed il quarto consecutivo di Orban,

 

    La grande delusione dell’Opposizione

per la sonora disfatta subita

In passato sempre divisa, in questa occasione si è fortemente compattata ed, anzi, ha rcccolto tutti e tutto contro Orban, perfino dai nostalgici comunisti a gruppi di aperta estrema destra…insomma, un vero e proprio calderone, pur di cercare di sconfiggere, finalmente, Orban. Unico candidato, Peter Màrki-Zay, un conservatore di centro, sostenuto da sei partiti oltremodo differenti tra di essi nello schieramento “Alleati per l’Ungheria”: Partito socialista europeista, Coalizione Democratica, Socialisti liberali federalisti europei; un movimento verde-femminista ed un altro verde composto, addirittura, da gente di sinistra che di destra e, quindi, il  Momentum liberale.

Il grande sconfitto, Peter Màrki-Zay, ha cercato di giustificare il tutto dicendo che le elezioni del 3 aprile non sono state regolari, con molti brogli e la completa impossibilità per l’Opposizione di poter manifestare e diffondere le proprie idee e programmi ecc. Questo tipo di motivazioni per la cocente sconfitta subita, ovviamente, lascia il tempo che trova, perché pongono due precise domande: se la situazione era così grave per l’Opposizione, perché non è stata denunciata apertamente, con la relativa documentazione dei casi, prima e durante la campagna elettorale? Perché, gli Osservatori inviati da Bruxelles, non hanno rilevato tali casi e confermato, invece, la regolarità dello svolgimento delle elezioni…?!

I risultati, del resto, sono molto eloquenti. Orban ha ottenuto oltre il 53 per cento dei voti ed il suo partito FIDESZ/Kdnp 135 seggi, oltre i due terzi del Parlamento. Peter Màrki-Zay, 34,89 dei voti  – “Uniti per l’Ungheria” 56 seggi; Làszlò Toroczkaj il 6,20 voti – “Movimento Nostra Patria” 7 seggi; Gergely Kovàcs 3,29 per cento, “Partito Ungherse del cane a due code” nessun seggio. Un seggio è andato alla minoranza tedesca in Ungheria. Risulta, poi, chiaro, che “Uniti per l’Ungheria”, ha perso l’11,58 per cento, mentre il “FideszKdnp”, aumenta di oltre il 4 per cento rispetto alle precedenti elezioni. Nel complesso, l’Opposizione ha perso 10 seggi mentre il FIDESZ/, ne ha guadagnati altri 2, rispetto al 2018.

Parallelamente, si è svolto il referendum sulla Legge che regola l’educazione sessuale nelle scuole che, con circa il 65 per cento, sarebbe passato, ma non avendo raggiunto il quorum, non è stato valido. In sostanza, una parte degli ungheresi non si è sentita troppo interessata all’argomento, fatto che, però, non impedirebbe al, fortemente, riconfermato Governo di non tenerne conto, per il semplice motivo che tale referendum era, puramente, consultivo, anche perchè, appunto, il Sì del 65 per cento, è comunque, un concreto sostegno ad Orban.

Di conseguenza, rasenta il ridicolo, quella solita stampa, che fa da cane da guardia al vecchio establishment di Bruxelles, quando cerca di consolarsi, sottolineando la “sconfitta” di Orban per il mancato quorum (Sic).

 

ATTENZIONE! IN SEGUITO AD UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, all’8 gennaio 2022, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI: 121.030 PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

-Terribile 4503- Insufficiente 3895

I “MI PIACE”  30.420 IL 62 PER CENTO DEL TOTALE  E, dal 30 ottobre 2017, LETTORI IN ON LINE 30557

*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO

VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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