IL CIVITAS per gli «Ospedali Riuniti» di Barcellona e Milazzo e per una seria indagine sulla sanità messinese su «sospette» promozioni e prebende specie a ridosso di elezioni: tutto regolare?
Mentre cresce l’attenzione dell’opinione pubblica locale sulla effettiva situazione della sanità pubblica della provincia di Messina il Movimento Culturale e Sociale «CIVITAS EUROPA» ha emesso un chiaro comunicato sull’azione dell’AUSL 5 di Messina – a firma di alcuni suoi Coordinatori di vari settori, Attilio Andriolo, Cosimo Crinò, Giuseppe Formica, Luigi Genovese, Giuseppe Formica, Adolfo Giannetto, Giuseppe Giunta, Nino Rugolo e del portavoce Mario Alizzi – nel quale:
«Il CIVITAS EUROPA” ribadisce che l’istituzione degli Ospedale Riuniti di Barcellona e Milazzo rappresenti l’unica strada percorribile per offrire ai cittadini di entrambi i distretti una migliore qualità delle prestazioni mediche oltre che una maggiore offerta dei servizi.
Il CIVITAS, preannuncia che si opporrà al declassamento dei due ospedali, anche se, apparentemente, necessario dopo i tagli previsti nel cosiddetto «Piano di rientro della spesa sanitaria», varato di recente dall’Assessorato regionale alla Sanità. Per questo rilancia, invece, il progetto degli «Ospedali Riuniti», appunto, che eviterebbe il ridimensionamento dei due nosocomi attraverso l’apertura di nuovi reparti, la soppressione di veri e propri doppioni, l’aumento della dotazione di posti letto, evitando così sperpero di denaro pubblico per la ovvia razionalizzazione di funzioni, servizi e personale, quest’ultimo molto meglio impiegato ed aumentato grazie anche alla maggior disponibilità dei posti letto e di nuovi reparti, più logicamente rispondenti alle effettive necessità e caratteristiche dei due diversi bacini territoriali di Milazzo e Barcellona.
Il CIVITAS, in questa chiara ottica, affinché tale nuovo e realistico progetto non resti un semplice sogno, si farà promotore di una petizione popolare mediante la raccolta di firme da presentare al nuovo Governatore della Sicilia.
Il CIVITAS, inoltre, sulla scia di quanto già registrato dalla Stampa locale, quotidiana e periodica in diverse occasioni e dallo stesso CIVITAS, chiede che quanto prima si avvii, finalmente, una seria inchiesta sulla mobilità del personale ed, in particolare di medici e primari «promossi», specie a ridosso o dopo avvenimenti elettorali ed, in ogni caso, che si controllino i parametri seguiti e le effettive qualifiche di ogni potenziale interessato, soprattutto negli ultimi anni, e se tutto ciò abbia, eventualmente, cagionato disfunzioni e quant’altro alla efficienza della sanità messinese e possibili comportamenti immorali ed interessi clientelari da parte di chicchessia. Del resto, ultimamente, anche la magistratura locale ha, apertamente, sottolineato tale problema e, quindi, una sua azione, da parte dei cittadini, é da molto tempo, ben auspicata”.