Assurdo: per demagogia politica e tutelare gli affari sull’immigrazione si arriva a negare che anche la malaria venga dall’Africa!!!
Con i sempre più numerosi casi di malaria che, specie ultimamente, si registrano in varie parti d’Italia, riproponiamo la Circolare del ministro della Salute, ufficiale e, quindi, facilmente disponibile a tutti.
Dalla circolare ministeriale in questione: i dati epidemiologici recenti – Nel corso degli anni, anche in Italia, come in Europa, la malaria è diventata la malattia tropicale più frequentemente importata. Dati epidemiologici recenti, relativi al periodo 2011-2015, mostrano 3.633 casi di malaria notificati, di cui 89% con diagnosi confermata. La quasi totalità dei casi sono d’importazione, i casi autoctoni riportati sono stati sette: due indotti (P. falciparum e P. malariae), tre criptici (1 di P. falciparum e 2 di P. malariae), uno sospetto da bagaglio (P. falciparum), uno sospetto introdotto (P. vivax), cioè trasmesso da vettori indigeni (Allegato 1). Il 70% dei casi si sono verificati nel genere maschile e il 45% nella fascia di età 24-44 anni. Tra i cittadini italiani si sono riscontrati il 20% dei casi di cui il 41% in viaggio per lavoro, il 22% per turismo, il 21 % per volontariato/missione religiosa. Gli stranieri rappresentano l’80%, per quanto riguarda quest’ultimi l’81% dei casi sono da registrarsi tra immigrati regolarmente residenti in Italia e tornati nel paese di origine in visita a parenti ed amici, definiti in letteratura come Visiting Relatives and Friends e indicati con l’acronimo VRFs, il 13% tra immigrati al primo ingresso. La specie di plasmodio predominante è risultata P. falciparum, con l’82% dei casi segnalati, seguita da P.vivax (12%), P.ovale (4%), P. malariae (2%); rare le infezioni miste (0,4%). Il 92% dei casi sonooriginati dal continente africano (soprattutto da paesi dell’Africa occidentale), il 7% da quello asiatico, lo 0,6% da paesi dell’America centro meridionale e lo 0,1% dall’Oceania (Papua-Nuova Guinea); in questi ultimi tre continenti predomina il P.vivax.
Ci si consenta, però, di sottolineare come,ormai, i “giornali di regime”, tendono a nascondere la verità di ciò che, realmente, avviene in Italia, o comunque, di ridimensionarla o peggio, in certi casi, perfino, di giustificare i casi negativi più eclatanti, mediante slogan, pseudo esperti, “giornalisti, attivisti di partiti e poteri” per, tutti insieme, continuare a godersi i privilegi “acquisiti” con leggi ad hoc e di fatto, di ogni genere, fregandosene del Popolo, che invece si deve sempre arrangiare come può, giornalmente! La distanza tra le istituzioni ed i Cittadini, quindi, è sempre più lontana, nè lo Stato riesce più a mantenere l’Ordine, l’efficienza della Legge e tutelare la gente, come è facilissimo dimostrare quotidianamente. Di conseguenza, oramai, sono sempre più gli Italiani che non si sentono più rappresentati dai vari Governi, del resto, dal “colpo di Stato” del 2011, nessuna elezione ha legittimato i vari Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, né, tantomeno, i parlamentari attuali, di cui ben circa quattrocento hanno cambiato casacca solo in questa ultima legislatura! E’, quindi, ancora ritenibile questo “Stato” legittimo e, perfino, legale”? Secondo i principi del Diritto Pubblico: “quando uno Stato diventa incapace di garantire, concretamente, uno solo delle sue mansioni principali, come il rispetto della legge, l’ordine pubblico, certezza del diritto e delle pena, sicurezza interna e dei suoi confini, perde legittimità e, persistendo l’instabilità, il Cittadino può avere il diritto di disconoscerne l’Autorità nell’ambito degli strumenti legali e della Costituzione”; nel caso di un caos politico-istituzionale e/o di uno stato di anarchia generale, il Popolo o parte, di esso può avere il diritto di rivoltarsi in vari modi e tempi, per richiamare i Governi e le Istituzioni che rappresentano lo Stato, ai suoi doveri! In ulteriore caso di persistenza od aggravamento della caotica situazione generale in una parte od in tutto il territorio nazionale, il Popolo può rompere il patto di fiducia politico-istituzionale e morale con lo Stato e pretendere la secessione e distacco di parte del territorio od il sollevamento generale contro lo Stato centrale, per crearne un nuovo che possa tornare a rappresentare tutti i cittadini e dare sicurezza interna ed estera all’intera Nazione”…!