19 Aprile 2024
NOTE & NOTIZIE

Per la truffa all’INPS di Messina i 36 medici, avvocati e pazienti che “operavano” a Messina, Milazzo, Patti e Barcellona PG a marzo in Tribunale

Si tratta di 96 pratiche, riguardanti presunti falsi invalidi, avvocati, medici, gestori di patronati e “traffichini, interessanti il primo stralcio di indagini che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio dei 36 indagati per un totale di ben 296 capi di accusa e la cui indagine comprende il periodo dal 2009 al 2014  e continua, per cui vi sono alcune parti di essa ancora da ufficialmente conoscere, ma per quindici accusati l’accusa di associazione a delinquere per la truffa all’Istituto, mentre per il resto di tratta di reati singoli, appunto, di falso e truffa. Tutti gli inquisiti, l’11 marzo del 2020 dovranno comparire davanti al GIP del Tribunale di Messina Mastroeni.

Gli inquirenti erano già da tempo alla ricerca dell’affare criminoso, ma la chiarezza dei fatti in questione, cominciò durante la parallela indagine che l’Arma dei Carabinieri stava effettuando inerente alla scomparsa di Provvy Grassi, la giovane precipitata da un viadotto autostradale nel luglio 2013 e ritrovata soltanto nel gennaio 2014. I Carabinieri, infatti, stavano controllando il padre della vittima, Giovanni Grassi,poiché durante questa indagine, è risultato fare parte di un ambiente sospetto e, quindi, di avere dei legami che gli avrebbero permesso di ottenere certificati medici destinati a chi voleva usufruire di pensioni di invalidità.

 

GLI INDAGATI: anche un dipendente dell’INPS e tre medici CTU del Tribunale.

I gestori di patronati Franco Poeta, Giuseppe Galletta e Luigi Spignolo; gli avvocati Patrizia Cacioppo, Giuseppina Iaria e Roberta Pellicanò. I medici Claudio Dispenzieri, Carlo Casile, Vincenzo Isola, Pietro D’Alessandro, Fabrizio Ciappina, Roberto Calvo, Gian Placido De Luca, Claudio Dispensieri, Claudio Mario Italiano, James Carmelo Scaffidi, Giovanni Pellegrino, Pippo Spatola, Alessandro Grippa, Antonino Trovato. I “pazienti” Giovanni Grassi, Michele Fonte, Aldo Giuttari, Barbara Immormino, Giuseppe Arrigo, Maurizio La Malfa, Domenico Mendolia, Carmela Puglisi, Pasqua Augliera, Santa Berenato, Carmelo Longo e Antonino Girone; i Consulenti del Tribunale Nicola Zanghì, Francesco Rando, Antonello Tommasini ed il dipendente INPS Giovanni Siracusano.

 

Il direttore dell’INPS

Mastrojeni preannuncia:  “Valuteremo la

costituzione di parte civile

“Un fenomeno crescito negli anni, ci vorrà tempo e fatica per ridurne gli effetti – spiega il direttore dell’Inps, Marcello Mastrojeni (nella foto) – La nostra attenzione è puntata ad assicurare che ttutte le prestazioni vadano davvero a chi ha bisogno. Tanto lavoro è stato fatto in questi anni per ridurre al minimo il rischio. Esistono tutta una serie di controlli che vengono svolti ordinariamente – spiega ancora Mastrojeni – a queste si sono aggiunte anche tutta una serie di misure basate sul concetto di tracciabilità, nel senso che le interlocuzioni e i rapporti che operano in questa rete, devono essere assolutamente verificabili per evitare dinamiche clientelari.

Sì, perchè noi affermiano la legalità sotto tutti i punti di vita, il sistema della previdenza è fortemente esposto a rischio di frodi ed è evidente che dobbiamo contrastarlo in tutti i modi. Purtroppo a Messina abbiamo ancora il doppio di pensioni di invalidità rispetto a Catania, che è una realtà più grande di noi e comunque sempre  nello stesso contesto, quello siciliano. Ma ci tengo a far presente che il problema dei falsi invalidi nasce soprattutto in fase giudiziaria. Le pratiche che l’Inps di Messina esita per le invalidità sono numericamete in linea con quelle delle altre province e la media nazionale. Il problema è poi l’eccessivo riconoscimento in sede giudiziaria, allorquando nelle decisioni entrano in ballo altri soggetti, avvocati e Ctu per intenderci. Da tempo abbiamo infatti chiesto di sottoscrivere un protocollo di intesa per garantire anche la rotazione dei Ctu”.

Come sempre ricordiamo, però, saranno poi le aule dei Tribunali a stabilire le responsabilità singole e collettive.

 

Nelle aule dei Tribunali. SICILIA OCCIDENTE – febbraio 2020 – cartaceo

 

ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 19 ottobre 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  109.402 di cui: “terribile”: 3434 –  “insufficiente”: 3380 –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”! –  “MI PIACE”:  25647 – “non mi piace”: 6795 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 16765

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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