4 Maggio 2024
⨁ QUADRANTE INTERNAZIONALE

TANZANIA. Le sfide del nuovo presidente Magufuli: vuole fare la “Rivoluzione”, ammodernare il Paese e lottare la povertà, attirare capitali e dare dignità alla Nazione

La Tanzania, purtroppo, è uno dei Paesi più poveri ed arretrati del Mondo, con periodi di gravi instabilità politiche, sociali e razziali, con tornate elettorali piuttosto discutibili e regolarmente contestate da tutti i perdenti con accuse di brogli elettorali ed altro, oltre alla solita spina nel fianco dell’isola di Zanzibar, ancora oggi pesante problema per il Paese.

Si tratta di uno Stato, ex colonia tedesca fino alla Prima Guerra Mondiale, poi sotto l’amministrazione fiduciaria inglese e divenne indipendente nel 1961, estesa per 945.090 kmq e oggi con quasi 50 milioni di abitanti, repubblica presidenziale, nell’ Africa centro-orientale sbocca nell’oceano india-no con capitale Dodoma, una città di 250 mila abitanti che nel 1973 ha sostituito per la parte am-ministrativa la grande Dar es Salaam. Il 35 per cento della popolazione è di religione cristiana ed un altro 35% musulmani mentre il 30% professa religioni indigene varie.

Razzialmente è composto da 120 etnie diverse con attive presenze di arabi, pakistani, indiani e da comunità cinesi ed europee.

Politicamente, dal 1977 al 1995 il Paese è stato do-minato dal partito “Chama cha Mapinduzi”, CCM, il cosiddetto “Partito della Rivoluzione” del “Padre della Patria” di Julius Nyerere “socialista” e filosovietico, che nel 1985 decise di lasciare il potere nel 1985.

Finito, nel 1995 il periodo del partito unico, si succedettero altri governi e presidenti, assillati sempre con i soliti poteri, problemi e con una Opposizione fortemente divisa e confusa nelle idee e nell’ azione e, per questo, non andò mai al governo!

E’ però il 5 Novembre del 2015 che venne eletto il neo presidente Jhon Magufuli che sconfisse il precedente suo antagonista e governo, travolti da scandali ed accuse di incapacità ed, appunto, dall’eclatante sistematica di corruzione mentre il partito CCM continua ad avere la maggioranza nel Parlamento.

Jhon Magufuli è nato il 29 ottobre 1959, docente, è stato eletto deputato nel 1995 ed è pure stato più volte Ministro in diversi settori, soprattutto però del Lavoro per circa 16 anni, assumendo una grande esperienza che già in questi mesi dal suo inizio di mandato presidenziale cerca di mettere in atto.

L’indicazione della sua linea di condotta già si intravede in questo poco tempo dalla elezione, proprio dalle numerose e continue notizie che provengono dalla Tanzania per vari motivi e settori e, quindi, dall’interesse che già una certa stampa estera comincia ad avere per ciò che avviene nel Paese africano.

La diversità di interventi e richieste, sollecitazioni, contatti e direttive ben precise, appunto, già in questi pochi mesi del nuovo Governo, fanno capire una precisa volontà di agire di questo nuovo Presidente; il riscontro di risposte che sta avendo dall’estero in ogni campo, potrebbe portare ad una inaspettata sorpresa molto positiva nel continente africano.

Ecco, solo alcuni principali “eventi”  ufficializzati negli ultimi messi di luglio, agosto e settembre di quest’anno:

la cinese  Sepco III costruirà una moderna centrale elettrica; un protocollo firmato con la Banca Mondiale per un piano per la elettrificazione rurale; una Banca africana stanzia  2,2 miliardi di dollari per progetti idroelettrici; verranno importati dall’Etiopia  400 Mw di energia idroelettrica; pronto piano per la riduzione del 20& di gas serra entro il 2030; scelte sei regioni per creare nuove speciali aree economiche; destinati 30 milioni di dollari per impianto del gas nella zona di Lindi; la società ADB aumenterà i progetti idroelettrici; Banca africana destina 93 milioni di dollari per nuove infrastrutture stradali; Banca africana destina 200 milioni di euro per riammodernare i trasporti; nuovo piano  per attirare investimenti  “sostenibili”; la società Green Energy procura finanziamenti  esteri per 800  milioni di dollari; altre simili iniziative ed accordi interni sono in corso o previsti:

E’ chiaro che la seguenza di tante e diverse notizie, ricordiameo, in meno di tre mesi da Noi presi in considerazione, danno il senso della chiarezza di idee e determinazione del neo Presidente.

L’altra “battaglia” che già ha annunciato di intraprendere è quella della lotta senza quartiere al sistema della corruzione a vari livelli, specie negli organi dello Stato e nella Politica.  Magufuli, pare, quindi, che voglia dare una improvvisa ma ur-gente scossa all’intero Paese sotto tutti i punti di vista, quello organizzativo, infrastrutturale, di costume politico e tanto altro, in un disegno generale di ammodernamento per una “Nuova Tanzania” che, quantomeno, sia sempre meno povera ed attiva e che possa, finalmente, avere dignità e ri-spetto già in tutta l’Afriaca; probabilmente sulla scia della sana politica economico-sociale effettuata da qualche decina di anni in India, che prima, moriva, letteralmente, di fame e pur con la sua grande mole di popolazione e geografica, in sostanza, non contava niente nel mondo, cosa ormai completamente diversa!

Jhon Magufuli, verosimilmente, questa volta che ne ha i poteri, con la grande esperienza politica ed amministrativa, vorrà, finalmente fare la sua “Rivoluzione”, quella vera, per la sua Tanzania che, finora, di “rivoluzione” ne ha sentito tanto, tanto parlare a vuoto ed a sproposito. Certo, ripetiamo, è una grande sfida, ma

che sia, questa, la volta buona?

SICILIA OCCIDENTE luglio 2016 – cartaceo
QUADRANTE INTERNAZIONALE
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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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