Sulla tragedia per la fabbrica esplosa a Barcellona l’indagine si va approfondendo

Mentre rimane il dolore e la disperazione  di  familiari e parenti e la forte impressione, non solo della Città, per la morte delle cinque persone e l’attesa per il miglioramento dei feriti, l’inchiesta sui fatti che a Femminamorta hanno determinato la tragedia va, ovviamente, avanti.

In questo quadro, sono già stati indagati il titolare della ditta della fabbrica di fuochi di artificio, Vito Costa di 71 anni ed il titolare della ditta che stava attuando il lavori di messa in sicurezza esterna della stessa fabbrica, Corrado Bagnato di 74 anni, procedimento che permetterà  agli avvocati e consulenti delle parti civili ed agli indagati di espletare la loro funzione. Intanto, la Procura locale ha ordinato l’autopsia sul corpo delle cinque vittime, Venera Mazzeo, Vito Mazzeo, Giovanni Testaverde, Fortunato Porcino ed il tunisino Mohamed Teher Mannai. Di conseguenza, verranno chiarite le cause della morte dei malcapitati e, soprattutto, se tale tragedia sia stata dovuta all’azione di altre persone e, quindi, determinare le possibili singole responsabilità penali di esse. In particolare, però, è da ritenere che i risultati del DNA e TAC, sui corpi delle sfortunate vittime, non potranno essere disponibili che entro un mese.

Da dire che si sta, logicamente, cercando di ricostruire le effettiva dinamica del tragico evento mediante i diversi rilevamenti previsti in questi casi sul terreno ed anche con l’impiego di un elicottero dell’arma dei Carabinieri. L’origine dell’esplosione sembra, finora, confermata, sia stata qualche scintilla scaturita da un attrezzo in uso per il lavori all’esterno della fabbrica, mentre dalle dichiarazioni dei testimoni, raccolte dagli inquirenti, si sta cercando cercando, anche con altri tipi di riscontri, di ricostruire tutta la triste vicenda nella suo effettivo svolgimento. Particolare attenzione si ha, tra le altre, sulla dichiarazione di Tonino Bagnato, che al TG 1 ha detto che,  al momento dell’esplosione, il lavoro era stato concluso e raccolti le attrezzature, parimenti al vaglio la ricostruzione dei fatti da Vito Costa, nelle ore seguite allo scoppio. Il Procuratore Emanuele Crescenti, ha pure che saranno controllati i rapporti contrattuale dei dipendenti delle rispettive ditte, mentre I Vigili del Fuoco e soldati stanno procedendo alla messa in sicurezza di tutta l’area interessata dalla potente esplosione, sentitasi a diversi km di distanza.

 

 

 

 

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DI CONSEGUENZA, al 19 ottobre 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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