29 Aprile 2024
NOTE & NOTIZIE

Quando, nel 2020, Luigi Di Maio fece un’altra figura di me…diocrità, assicurando l’imminente rientro in Italia di Chico Forti

Nei “5 Stelle”, tante e diverse, sono state negli anni le figuracce inerenti vari interventi e materie, che, oggettivamente, hanno fatto emergere la crassa ignoranza politica della classe dirigente di questo partito.

Data la clamorosa attualità, determinata del prossimo ritorno in Italia, dopo ben 23 anni, ottenuta dagli USA, piaccia o no, dal premier Giorgia Meloni, è venuto subito in mente quando, col governo di Giuseppe Conte, il peggior ministro non solo degli esteri della repubblica, Luigi Di Maio, ebbe, ad assicurare, senza tema di dubbio, il 23 dicembre di quel 2020, che, Chico Forti, sarebbe tornato in Italia in brevissimo tempo.

Certo, in effetti, da Di Maio, non dovrebbe meravigliare anche questa cantonata, dato che lo ricordiamo benissimo, quando, dal balcone di Palazzo Chigi, come un ragazzino, insieme ad altri compagni di partito, annunciò “Abbiamo abolito la povertà” o, come quando annunciò, sempre trionfalmente: “Abbiamo salvato l’Ilva” di Taranto ed altro ancora.

Ricordiamo ancora le entusiastiche parole di quel momento: «Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. Un risultato estremamente importante, grazie a un lungo e paziente lavoro diplomatico» e, peggio ancora: «Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti». A dare manforte ed anche lui in pieno trionfalismo, lo stesso, allora, Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: «Il prossimo ritorno in Italia di Chico Forti è davvero una bella notizia».

Non solo ma, pure, i deputati del Pd esultarono: «Un gran bel regalo di Natale, il frutto di un gran lavoro di diplomazia». Non poteva, ovviamente, mancare l’altro esulto del presidente, in quel momento, della Camera Roberto Fico, che sottolinea l’evento, apertamente, complimentandosi, con Di Maio e Conte: «Era da vent’anni che tutti aspettavamo questo momento».

Di conseguenza e giustamente, la famiglia, di Chico, fortemente, delusa, si arrabbiò, come, chiaramente si evinse dalle parole dello zio di Forti, Gianni: «Perché chi aveva promesso non ha mantenuto la parola data?», Poi, anche  Il ministro della giustizia Marta Cartabia, del governo Draghi, assicurò: «Solleciteremo, con vigore, in tutte le sedi opportune l’estradizione in Italia» ed, ancora, lo stesso Di Maio, nonostante la pessima figura precedente, si permise, nel 2022, di ripromettere: «Faremo di tutto per far tornare Chico Forti in Italia». Però, anche questa volta, non successe niente!

Da dire che, nemmeno il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ottenne qualche risultalto nel 2015. «Ne ho parlato con Obama, l’Italia chiederà con forza la revisione del processo», come dichiarò in una puntata di “a Porta a Porta”.

Non solo, ma pure prima, nel 2014, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, del Pd, «consegna un promemoria specifico al Segretario di Stato John Kerry». Cosiccome, il premier, Enrico Letta, nel 2013, in una conferenza stampa da Washington, dichiara, pure lui, di:«aver consegnato una memoria» assicurando che: «Seguiremo la vicenda».

Ebbene, sempre, piaccia o no, solo ora, un Presidente del Consiglio di un governo di Destra, appunto, Giorgia Meloni, ha, finalmente, ottenuto il risultato, confermando il prestigio personale e del suo Governo!

Il resto sono solo chiacchiere ed offese di rabbia da parte dell’Opposizione, a partite dal PD, ma, ciò è un buon segno per la Destra-Centro.

 

 

*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”. 

(ANTONINO ZICHICHI)

 

***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime  “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!

In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

LINK:

https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ

 

NOTA: al 28 febbraio 2024, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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