9 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

PARCE SEPULTO, la pietas romana…

Pubblichiamo un “messaggio della Civiltà dell’antica Roma”, di Giuseppe Barbera, Presidente dell’Associazione “Pietas”,  anche in relazione a delle bassezze umane, specie di questi giorni, viste pure in TV, ad opera di poveracci di spirito e pseudo comici da letame, tali giudicati, pure, da tante persone perbene dell’area di Centrosinistra, nella quale, ovviamente, ne esistono, fortunatamente, tantissimi!

Lascia in pace il sepolto, perdonalo. E’ uno dei fondamenti etici dell’antico vir romano. I morti non debbono essere infamati ed infangati, anche quando hanno commesso atti non condivisibili da tutti. La morte porta via ogni cosa, levando al defunto la possibilità di difendersi da ogni accusa. Gli antichi romani, nei loro riti funebri, eseguivano l’elogio delle virtù dell’uomo trapassato, perchè almeno le cose buone di quella persona, seppur poche, fossero di buone esempio per i posteri. Sono infatti le azioni virtuose che dobbiamo ricordare nella mente e focalizzare nel cuore, così da apportare una crescita alla società ed all’umanità intera.

Purtroppo, quando si avvicinano le elezioni politiche, gli uomini di infimi valori cominciano a denigrare i trapassati, ad evocare fantasmi e paure per ergere la loro appassionata idea a difesa di ciò che terrorizza gli uomini. Ciò è eticamente sbagliato. L’antico monito virgiliano ci esorta a guardare oltre, a ricercare altrove ciò che è utile per l’essere umano.

La classe politica ed i vari accoliti e seguaci di personaggi e bandiere dovrebbero incentrare le loro attenzioni su ciò di sano e buono che possa proporsi alla società per il suo benessere e sviluppo. Degli antichi e dei trapassati, se li si vuole nominare, bisogna ricordare solamente le cose buone.
Così Alessandro Magno diventa un valore positivo se ricordiamo la sua strenua difesa alle civiltà straniere, ingiustamente definite barbare quando invece avevano livelli tecnologici e sociali molto evoluti. Egli voleva portare la giustizia tra gli uomini e preservare le diversità, ciò gli ha meritato l’appellativo di Grande, mentre Dario venne ricordato come un Tiranno perchè aveva idee di sottomissione e sfruttamento dei popoli. Ma se dovessimo ricordare Alessandro per i suoi scatti d’ira, per le sue continue guerre, allora ribalteremmo i valori positivi che invece devono accompagnarsi nella memoria degli uomini affichè puntino sempre e solo al miglioramento.
“Parce sepulto” è il monito che l’homo (l’uomo proveniente dall’humus, il fango) appassionato non riesce a rispettare, mentre per il vir (l’uomo che punta allo sviluppo delle virtù) è legge inviolabile.

Giuseppe Barbera

Giuseppe Barbera è un libero professionista laureatosi in Lettere Classiche con una tesi in Archeologia e storia dell’arte greco romana alla Sapienza di Roma col massimo dei voti. Subito immessosi nel mondo del lavoro è riuscito a far fruttare le sue esperienze universitarie innestandovi una serie di attività imparate direttamente sul campo, intessendo così rapporti ottimali con una serie di solidi partners, con i quali collabora in relazioni di reciproca stima, riuscendo a soddisfare le più esigenti commissioni in ambito archeologico  

 

Giuseppe Barbera interviene, in base alle differenti necessità, da solo o in partnership.  Egli è in grado di provvedere alle necessità gestionali di cantiere ed in contemporanea a quelle scientifiche per ottimizzare tempi e risorse. Svolge inoltre attività di restauro, cultura classica e formazione.

Tramite il suo partner Archeostudio s.r.l., Giuseppe Barbera è in grado di fornire mezzi e mano d’opera qualificata da destinare agli scavi ed alle ricerche geognostiche di tipo archeologico.
Per la catalogazione e archiviazione dei reperti archeologici Giuseppe Barbera è in grado di elaborare, tramite il suo partner Epistematicasistemi informaticideontologicamente definiti per le diverse e specifiche necessità.

Giuseppe Barbera interviene, in base alle differenti necessità, da solo o in partnership.  Egli è in grado di provvedere alle necessità gestionali di cantiere ed in contemporanea a quelle scientifiche per ottimizzare tempi e risorse. Svolge inoltre attività di restauro, cultura classica e formazione.

Tramite il suo partner Archeostudio s.r.l., Giuseppe Barbera è in grado di fornire mezzi e mano d’opera qualificata da destinare agli scavi ed alle ricerche geognostiche di tipo archeologico.
Per la catalogazione e archiviazione dei reperti archeologici Giuseppe Barbera è in grado di elaborare, tramite il suo partner Epistematicasistemi informaticideontologicamente definiti per le diverse e specifiche necessità.

ATTEZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.       

DI CONSEGUENZA, al 31 dicembre 2017, I VOTI,  EFFETTIVAMENTE VALIDI , DA CONSIDERARE SONO I SEGUENTI:

 TOTALE:  92087 – in stragrande maggioranza “eccellenti”! – MI PIACE: 19627 – NON MI PIACE: 4804 -!!!

/ 5
Grazie per aver votato!

 

Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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