2 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Il candidato di Catania che ha avuto 4 anni in primo grado si difende: “Macchina del fango”. Nello Musumeci: a noi risultava in regola

Questa volta, è toccato a #DiventeràBellissima avere un candidato, di Catania, “impresentabile”, Ernesto Calogero, già consigliere provinciale ed arrestato nel 2009 nel quadro dell’operazione Atena sulla compravendita di diplomi con epicentro a Gela e, quindi, condannato nel febbraio 2017 in primo grado a quattro anni. Da dire, però, che il reato di Calogero, secondo  il Codice Antimafia e la Legge Severino non lo escluderebbe dalla candidatura, dell’oggi “accusato”. L’ex esponente dell’Udc, infatti, sottolinea come:  “La mia posizione di candidato è in linea sia con la normativa vigente sulla candidabilitá sia con il codice etico sottoscritto dalla commissione antimafia” ed aggiunge: “forse qualcuno sta pervicacemente azionando la solita macchina del fango per colpire gli antagonisti con argomenti che in molti casi nulla hanno a che fare con la personale storia politica”. Del resto, a maggior sostegno della sua tesi, Calogero ha esibito il certificato dei carichi pendenti rilasciato dalla Procura di Catania ed il casellario giudiziario, dai quali non risulta la condanna, che, comunque, è stata emanata dal tribunale di Gela.

Nello Musumeci, nel ribadire il suo appello affinchè non vengano votati elementi impresentabili nelle liste che lo sostengono, in ogni caso, si riserverebbe, in sostanza, se, ovviamente, vittorioso, di non dare spazio ed incarichi a persone sebbene elette, se non chiaramente “pulite” e “capaci” e, comunque, ha spesso sottolineato che, vinta la sfida, il “garante di tutto sarò io”, confermando il ripetuto messaggio che, di certo, non si farà condizionare dai fatti, né, tantomeno, da persone ed “ambienti” vari…, e che, quindi, il suo operato sarà trasparente, come lo è stato finora, da decenni, il suo impegno politico personale ed istituzionale…!

Inoltre, in merito, alla vicenda del politico e candidato catanese Ernesto Calogero, è stata emessa una nota di precisazione ed informazione, da parte di uno dei responsabili del movimento in questione Ruggero Razza: “La lista #DiventeràBellissima ha adottato come criterio il protocollo della Commissione Nazionale Antimafia e tutti i candidati hanno dichiarato la propria posizione come conforme al protocollo. Non ci è bastata l’applicazione della legge Severino e siamo andati oltre. Il candidato Calogero ha presentato un certificato del casellario giudiziale ed un certificato dei carichi pendenti, dai quali non risultava nulla. Non avremmo potuto esigere nulla di più di quello che abbiamo chiesto, ma non ho difficoltà a dire che ci saremmo attesi maggiore lealtà. Ciò nonostante, il caso segnalato non rientra, lo ribadisco, nei livelli segnalati dal protocollo che è stato varato anche con il voto del M5S”.

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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