3 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

La sonora lezione di Giorgia Meloni conferma la chiara distanza della Sinistra dalla realtà e dal “sentire” degli Italiani

Grande mobilitazione, come al solito e, questa volta ancora di più, del “mondo” delle diverse sinistre e non solo, contro Giorgia Meloni e la Destra, durante la campagna elettorale scorsa, con ampia e, fortemente partigiana, mobilitazione di certi ambienti dello spettacolo, della “cultura”, della stampa, diciamo il 70 per cento in mano alla sinistra, senza alcun ritegno, come non avviene nel resto dell’Europa.

Insulti, offese e tanto veleno contro il “nemico”, che si manifestano più vistosamente nella TV, mediante i “talk” dei cosiddetti giornalisti che, di fatto, non sono altro che, veri e propri attivisti di partito, vomitando quotidianamente rabbia velenosa contro, sempre, il “nemico” ed, al contrario, sostengono, apertamente la loro parte e candidati.

Non ci si meravigli di tutto ciò, perché, in sostanza, questi “giornalisti” e non solo questi, della Sinistra, mantengono una mentalità comunista e, tra l’altro, attuano l’insegnamento di Lenin contro il nemico, seppur solo dissenziente: “Diffamate, diffamate, diffamate, anche se non è vero qualcosa resterà sempre!”.

Tutto, questo, specie la Rai, con i soldi pubblici direttamente rapinati dalle bollette per il pagamento della fornitura elettrica e gli altri editori in parte con il sostegno dello Stato, attraverso la legge sulla editoria e non solo. Sarebbe bene che, almeno, venissero fatti rispettare le modalità di comportamento durante i vari programmi, come avviene, generalmente nel resto dell’Europa.

Per questo, pur non conoscendo la lingua, è molto facile seguire i programmi giornalistici stranieri, osservando la conduzione di essi, il modo di comportarsi dei presenti, la postura, il linguaggio del corpo, la generale atmosfera che si respira negli studi televisivi. Da dire, che ciò avviene non solo nei Paesi del nord, Gran Bretagna, Germania ecc., ma anche, in quelli del mediterraneo, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta: ripetiamo, si seguano ogni tanto, anche per qualche decina di minuti, i programmi giornalistici, compresi i TG, di queste TV straniere e ci si renderà subito conto della chiarissima negatività del giornalismo italiano.

Del resto, più volte, abbiamo ripreso, quanto documentato dalla “Columbus University” americana, sullo stato del giornalismo europeo, attraverso uno studio e una attenta ricerca, con ben 27 mila interviste ed altri oggettivi dati, ovvero, come la Stampa italiana sia la più inaffidabile e politicizzata e di sinistra, appunto, dei Paesi europei…! Come direbbe il grande Totò: “ed ho detto tutto!”

Oltrettutto, questi “giornalisti” dei vari “talk”, dovrebbero seguire un codice di comportamento professionale ben preciso, facilmente controllabile, per cui offese, insulti, notizie false, commenti a sproposito o chiaramente di propaganda politica, aggettivi e giudizi arbitrari, dovrebbero essere, fortemente, sanzionati e se finora non lo si è fatto, bisognerebbe, finalmente, capire il perchè…

Non solo da giornalisti, siamo contro le facili querele “terroristiche” tendenti ad intimidire una persona ed in specie un collega, ma è chiaro che certi “giornalisti” legati al potere e godendo, quindi, di prebende, vantaggi vari e lauti stipendi, si sentono intoccabili e, perciò fanno, da lustri, quello che vogliono, altezzosi e presuntuosi più che mai del tipo: “noi siamo noi e voi, gli altri, non siete un c…”.

Sarebbe, invece, bene che questi personaggi perdessero od almeno riducessero la loro arroganza, semplicemente rispondendo del loro operato, soprattutto, professionale e, quindi, anche portandoli in tribunale, mediante una azione non solo penale ma, anche e soprattutto, civile.

Del resto, come in qualsiasi ambiente e professione e cittadino, chi sbaglia, per colposità o, peggio, per dolo, dovrebbe risponderne. Si dirà, ma questi “giornalisti” contano molto sull’apporto di magistrati di sinistra, ovviamente, come, molto ampiamente, dimostrato in vari modi, vedi le confessioni di Palamara ed altri, fino ad oggi.

E’ vero, ma, intanto, dovendo subire diverse querele, avranno il pensiero che potrebbero trovare dei magistrati che lavorano onestamente e con professionalità e, comunque, non loro “compagni di lotta” e delle toghe rosse. Inoltre, da qualche tempo, il clima nella magistratura è un pò cambiato, anche perché, la stragrande maggioranza di essa, non è certamente schierata politicamente con i “Commissari politici di Sovietica memoria” che fino ad ieri impazzavano impunemente nelle aule dei tribunali.

E’, anche e soprattutto, vero, che nonostante la grande propaganda radiotelevisiva e dei “grandi giornaloni”, il PD e le sinistre dal 2006 perdono le elezioni, rimanendo però, al governo da oltre dieci anni, in particolare dal 2011, quando, è ormai dimostrato anche da esponenti dei governi Usa e tedeschi di allora, venne attuato un “colpo di stato” contro Silvio Berlusconi, subito sostituito dall’esecutore di “certi” poteri forti interni ed europei, Mario Monti, uomo ingrato, portato in Europa dallo stesso Berlusconi, così come Mario Draghi, il quale però, si è sempre comportato con dignità e riconoscimento.

Ancora, nelle elezioni politiche del 25 settembre scorso, nonostante tutto e tutti contro Giorgia Meloni e la Destra, la grande propaganda diffamatoria della sinistra stampa radiotelevisiva e, sempre, i “grandi giornaloni”, con i “grandi” sapientoni  loro direttori ed “opinionisti” di varia risma e colore, che, ogni giorno sentenziano, sciorinano dati e fatti da loro confezionati, ecc. ecc.  sono stati tutti sconfitti in modo netto e chiaro, ad ulteriore concreta dimostrazione che l’Italia non è affatto quella che la stampa ma anche certi ambienti del cinema, dello spettacolo, dell’ “arte” ecc., vogliono rappresentare, perchè alla fine, nella concretezza, per gli Italiani, non contano proprio niente!

A proposito, tutti quegli “artisti”, attori, attrici, “scrittori”, “poeti”, influencer con milioni di “seguaci”, e tanti altri che avevano assicurato che se avesse vinto Meloni e la Destra avrebbero lasciato l’Italia, per logica coerenza, dato che con i tanti soldi che hanno lo possono ben fare, sono già all’estero,, …?!

Ancora una volta, per questa gente, sostanzialmente, radical-sciocca, seppur, si ribadisce, con tanti soldi e privilegi, vale l’ormai, molto significativa frase di quell’Arguto: “Che figura di me…!!

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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