Con la richiesta dellaUil-Fpl all’assessore Ruggero Razza per una attenta ispezione all’ASP 5 Messina per le “Disattese aspettative di rilancio”, non escluse varie responsabilità non solo di oggi
Sembrerebbe una delle solite richieste di routine di attività sindacale, ma potrebbe rivelarsi un “Vaso di Pandora”, che potrebbe far venire a galla vicende di gestione, forse, non sempre chiare ed a vari livelli all’interno dell’ASL messinese.
Una lettera del Sindacato all’Assessore regionale alla Sanità ed al Commissario Straordinario Bernardo Alagna per la provincia, che chiede interventi urgenti soprattutto negli ospedali di Barcellona PG, Mistretta e Lipari, – ed aggiungiamo Noi, anche per quello di Milazzo da tempo, anch’esso depotenziato – potrebbe anche portare alla domanda del perché negli anni gli auspicati interventi non si siano fatti e chi avrebbe dovuto avviarli e, magari, sarebbe pure l’occasione di, eventualmente, rivedere tutti quelli fatti finora.
Nella nota del Sindacato, a firma del Segretario Generale Giuseppe Calapai e del Responsabile dell’Area Medica Carmelo Lamanna, addirittura, si sottolinea come il rispetto della Sanità pubblica messinese non “rientri tra le corde vocali di codesto Assessorato”.
“Ci aspettavamo dopo la destituzione del precedente manager rimosso dall’incarico, la nomina di un Commissario Straordinario, in grado di rilanciare la Sanità Messinese gestita dall’ASP. Ad oggi niente lascia intendere che l’azione amministrativa del Commissario Straordinario Bernardo Alagna abbia riportato nella sua gestione i risultati sperati. La gestione del succitato Commissario appare fortemente limitata e sembrerebbe che l’oscurantismo dell’ASP di Messina debba durare ancora a lungo”.
Il sindacato fanno riferimento agli ospedali di Mistretta e Lipari, per i quali era previsto un adeguato rilancio che prevedesse i requisiti del Decreto Balduzzi per gli ospedali ricadenti in zone disagiate. “L’ospedale di Mistretta – affermano i sindacalisti – è stato ridotto ai minimi termini, senza alcuna garanzia per i cittadini dell’Hinterland Nebroideo. Gravissime sono le carenze di personale medico che non consentono di garantire a quei cittadini il Diritto alla Salute. Altro che Convenzione con il San Raffaele Giglio di Cefalù, stipulata senza aver minimamente coinvolto le parti sociali, in palese violazione del vigente CCNL”.
Sul Nosocomio di Barcellona PG: “La Uil Medici entra nel merito dalla questione Barcellona: “E’ rimasto il dubbio amletico tra Ospedale Covid o non Covid ed il Manager si sta dimostrando non in grado di sciogliere questo importante dilemma. Il personale del Pronto Soccorso (medici, infermieri, OSS, ausiliari) è rimasto nel limbo e svolge solo attività di accettazione, mentre il Presidio Ospedaliero di Milazzo continua a farsi carico di una enorme mole di lavoro, per coprire le richieste provenienti dagli utenti dei comuni vicini che non possono più rivolgersi al Presidio di Barcellona P.G. In tale Presidio ospedaliero, inoltre, vi è una gravissima carenza di Anestesisti e Cardiologi. Altro che ospedale Covid o non Covid… i cittadini vengono fortemente penalizzati a causa di servizi quasi inesistenti”. – ed ancora – sulla gravissima carenza del personale infermieristico presso la S.C. di Cardiologia/Utic/Emodinamica di Taormina, che non è più in grado di garantire adeguati livelli di assistenza: “Questa situazione costringerà, tra non molto, gli operatori che hanno già dichiarato da tempo lo stato di agitazione, ad una forte azione di protesta”.
Nella Nota, si conclude come: “L’ASP è ormai alla frutta, l’attuale Commissario appare insensibile verso i dipendenti ed assomiglia in maniera triste ad un cavaliere solitario; non solo non tiene i rapporti con le organizzazioni sindacali, ma non mantiene neanche gli impegni assunti in Delegazione trattante, come ad esempio il pagamento della produttività 2020 non liquidata nel mese di settembre 2021 e come se non bastasse, a tutt’oggi, i dipendenti attendono la pubblicazione del bando per il riconoscimento della progressione economica orizzontale. L’Asp di Messina – concludono i vertici provinciali della Uil Medici – merita molto di più, in quanto ricadente in una Città Metropolitana. Chiediamo l’avvio urgente di un’indagine ispettiva, per verificare quanto denunciato dalla scrivente organizzazione sindacale ed eventualmente intervenire in merito”.
A tutto quanto sopra, obbiettivamente, essendo un annosa questione di interesse pubblico, quanto prima, ci si aspetta una, finalmente, chiara ed esaustiva risposta da chi di dovere istituzionale.
DI CONSEGUENZA, al 6 ottobre 2021, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
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