3 Maggio 2024
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Con il trionfo dell’ultradestra nazionalista, anti-Ue ed antimmigrati nelle elezioni in Polonia si conferma ed allarga la distanza tra i burocrati e banchieri dei Brusselles e la vera realtà dei nazioni europee

Anche in Polonia, nelle elezioni politiche del 25 ottobre scorso, si conferma il nuovo “Vento delle Destre” in Europa! Il partito “Diritto e Giustizia”, PIS, dell’ex premier Kaczynski ha ottenuto la maggioranza dei seggi e potrà governare indisturbato senza dover ricorrere ad alleati e, fatto molto significativo, tutte i partiti e formazioni della Sinistra che pur, erano riusciti a sopravivere dall’89, oggi, scompaiono dal parlamento! Come ha titolato gran parte della stampa non solo europea, il PIS “ha trionfato, stravinto le elezioni” politiche, eleggendo il nuovo Premier Beata Szydlo, come distacco, era mai era successo, dal 1989 ed, ancora di più, nel Sejm, il Parlamento polacco, entreranno anche altri cinque partiti di centro-destra! Ad essere sconfitto è stato il partito di centro “Piattaforma Civica” dell’uscente ex primo ministro, da otto anni, Ewa Kopacz. Nel Sejm, la Camera bassa, il Pis avrà 242 deputati su un totale di 460.

L’autore sostanziale di questa grande vittoria dell’ultradestra polacca è Kaczynski, 66 anni, gemello del presidente Lech morto cinque anni fa nell’incidente aereo di Smolensk, premier fra il 2006 e il 2007, già candidato nelle presidenziali anticipate del 2010, vinte però da Bronislaw Komorowski. Kaczynski potrà contare sui suoi fedelissimi Andrzej Duda, diventato capo di Stato nel maggio scorso, e Beata Szydlo, appunto, il nuovo premier.Pubblicità Il nuovo governo, come si sa, rivedrà completamente la politica di “accoglienza” degli immigrati secondo le ragioni ormai note come l’immigrazione incontrollata ed illegale, il forte aumento della criminalità aggiuntasi a quella locale, problemi sanitari e grandi risorse economiche ed organizzative destinate da anni al grave fenomeno di ciò che ormai è considerata una crescente invasione di massa ed altro ancora. A tutto questo gli euroburocrati ed europolitici dell’U.E, in parte interessati per vari motivi, in parte perché incapaci ed ignoraranti della storia, della cultura europea e delle radici cristiane del Vecchio Continente, non hanno voluto o saputo porre rimedio con le attuali conseguenze di oggi!

Il nuovo Governo, tra le iniziative, annunciate durante la campagna elettorale e che intende attuare, un bonus di 500 zloty al mese, 125 eur, per ogni secondo bambino fino ai 18 anni ed annullare la riforma delle pensioni voluta dai centristi ovvero 65 anni per gli uomini e 60 per le donne, invece dei 67 attuali mentre i pensionati riceveranno, tra l’altre attenzioni, anche le medicine gratuite. Per coprire queste spese, saranno, fra gli altri provvedimenti, alzate le tasse per le banche e per le grosse società che operano in Polonia..

Altro importante passo di grande respiro economico e politico, sarà l’ulteriore collaborazione e rafforzamento della NATO e la ristrutturazione generale delle Forze Armate polacche, specie con il potenziamento dell’industria bellica nazionale.

In politica estera, “alleanza” con i governi che vorranno difendere la sicurezza e l’identità soprattutto cristiana dell’Europa, a cominciare dall’Ungheria di Viktor Orban con il quale già condivide diverse decisioni politiche, economiche, sociali e culturali. Insomma, la Polonia, da oggi inizierà un nuovo percorso, in parte interrotto tempo fa ed ora aggiornato e meglio definito anche in relazione all’attualità generale della realtà europea da cui, ormai la “Nuova Unione Sovietica dell’Euro e delle banche e della finanza” è ben lontana!!!

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