2 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Bufale e contro bufale sul Fascismo: manifesto dello “storico” antifascista

E’ uscito un particolarmente pittoresco articolo sul “Fatto Quotidiano” che cerca di riscrivere in forte negativo, i meriti, che anche la storiografia internazionale ha, ampiamente e chiaramente, riconosciuto, ormai da decenni, che il Fascismo ha avuto in campo sociale, economico ed organizzativo dello Stato, per essere molto sintetici…!

Nell’articolo si sottolineano fortemente i lati negativi del tipo:  l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, la dittatura ecc. ecc. Bene, ma che c’entra tutto ciò con la politica e le creazioni del Fascismo all’interno dell’Italia e per gli Italiani? E’ questo, già un apporto completamente partigiano e per niente oggettivamente storico, dell’analisi del Ventennio, che prescinde da, effettivi, studi, ricerche, documentazioni e testimonianze di alte ed altre fonti italiane ed estere, dal 1922 alla fine della II Guerra Mondiale. Del resto, via via, il venir meno l’impatto emotivo e l’imporsi del cambio generazionale che sempre più allontanano le passioni, hanno permesso e permette non solo agli studiosi, di vedere le cose, fatti, personaggi e giudizi passati, con crescente serenità, anche in rapporto della, altrettanta, crescente disponibilità di tanti e diversi documenti, in Italia ed all’estero; questo, grazie all’apertura degli archivi, man mano che “scadono” i divieti dei segreti di Stato e non!

Questo, il principio base da cui si deve partire, specie per un vero studioso, in caso contrario, si rimane sempre e comunque, nella propaganda politica, faziosità e partigianeria di tutte le parti in causa!

Nel confuso e superficiale articolo, che mette in discussione tutto ciò che il Fascismo ha ideato e costruito, si evince, una ignoranza storica, culturale, dei dati e dei fatti di quel periodo, veramente, impressionante, come sulle pensioni. E’, infatti, vero che, già con Crispi e più ampiamente con Vittorio Emanuele Orlando, vi fu un primo sistema di garanzie pensionistiche, interessanti diverse categorie sociali, ma è proprio con il Fascismo che si ha una vero e proprio sistema organico e logico, sia dal punto di vista organizzativo sia, più concretamente, verso una maggiore pluralità e sostanza di interessati, parallelamente a tutta una seria di leggi e provvedimenti, soprattutto, verso i Lavoratori!

Poi, questo “storico” Francesco Filippi, cerca di smontare tutto ciò che il Fascismo ha realizzato, come le grandi bonifiche Pontine, per le quali vennero agronomi, ingegneri e tecnici dagli Usa, per capire ed apprendere come esse siano state potute realizzare, così come avvenne in tante altre parti d’Italia, mettendo in discussione od almeno cercare di ridimensionare tutto ciò che Mussolini fece. Il tutto, fatto con una seria di numeri presi a parte e commenti solamente negativi, proprio da perfetti propagandisti politici e via dicendo e, logicamente, non certo da, attento ed imparziale storico…!

Per sintetizzare al massimo: quale era la differenza, economica, sociale, legislativa, strutturale, di efficienza  dello Stato e di altro, e, sempre, ecc., tra l’Italia del 1922 con quella del  1940? Vogliamo, sfogliare le tanti leggi in vari campi e settori, costruzioni di strade, ferrovie, nuove e/o ristrutturate oltre cento città, paesi e Comuni, le leggi per difesa della maternità e della Gioventù, della Tredicesima e Reversibilità, tutte le grandi costruzioni di edifici ed infrastrutture, tuttora in piedi ed efficienti, l’INAM per l’assistenza contro le Malattie ecc. ecc. ecc.?

In verità, quella “fatta Mussolini”, fu, almeno, verosimilmente, allora lo “STATO SOCIALE PIU COMPLETO E MODERNO”, solo per riferirci a questo aspetto, per non parlare del Codice Penale Rocco, poi recepito in  molti altri Paesi, il Codice Civile, Amministrativo, la ricostruzione di Messina in pochi anni, a quei tempi uno degli esempi antisismici più avanzati nel mondo, e sempre, ecc. ecc, ecc.

Inoltre, si consultino i “veri storici e ricercatori” italiani e stranieri, dallo stesso Renzo De Felice, di cui, solo brevemente ed opportunisticamente, “parla” questo antifascista Filippi. A questi, consigliamo anche di leggersi le centinaia di giudizi di personaggi stranieri, in vari campi, come politici, uomini di stato e di cultura, religiosi, tecnici e di altri settori, su Mussolini fino, ovviamente, alla scoppio della II Guerra Mondiale! Diciamo, ovviamente, fino allora, perché, quando nasce uno scontro, tutto cambia e l’intento primario di vincere, supera, o quanto meno, sospende ogni giudizio o rapporto personale positivo precedente. Rimane, però, il fatto, che quelle positive parole sul Duce e l’Italia mussoliniana, registrano e rispettano le verità del momento, contro cui le “chiare” parole di un “professionista dell’antifascismo”, simile ad un, ripetiamo, attivista di partito, nella sostanza, valgono poco, anzi nulla…!

In conclusione, la necessaria e  sintetica risposta, a questa propagandistica opinione sul Fascismo, pubblicato dal “Fatto Quotidiano”, non può essere, logicamente, esaustiva, per questo consigliamo all’autore del “manifesto antifascista” di consultare, meglio e con più serenità, la Storia, le leggi, le opere del Fascismo, comunque, ormai, come Regime, consegnato alla Storia, appunto. Del resto, parlare, ancora oggi, di antifascismo ed ANPI, – dal PD a tutta la Sinistra già filosovietica, partigiana contro gli interessi italiani, dell’ex Est comunista, di quello della Cambogia di Pol Pot. od anche di quello in agonia della Cuba di Castro o dell’ ancora comunista Corea del Nord  – è un chiaro segno di mancanza di idee, argomenti e proposte e, per questo alla propaganda antifascista, non resta che togliere, dove ancora possono, la Cittadinanza onoraria all’ormai defunto Benito Mussolini… (SIC)…

…Nemmeno Togliatti, Berlinguer, Paietta, Napolitano, il Pci, pur nell’ancora caldo dopoguera e per decenni, ci pensarono…perché, seppur anche ed ancora chi scrive, non li condivide, almeno avevano idee, progetti, e, non raramente, senso dello Stato e della correttezza… Si pensi ai rapporti personali tra questi ed altri parlamentari, appunto, anche del PCI, con il “fascista” Giorgio Almirante…!

Stiamo, però, parlando di “Uomini”, non certo di “mezzi uomini”, “uominicchi”, “ruffiani” e “quaqqauraqquà”…! Non certo, di certi “individui” di oggi…!!!

 

 

OPERE DEL FASCISMO. Messina

 

 

 

… e per il “SOCIALE” per tutti…!!

 

 

… E TANTO ANCORA, IN TUTTI I CAMPI E 

SETTORI, con buona pace di certi, ovviamente

poco seguiti, blog di contraffazione della

verità, sapientoni antifascisti livorosi di

professione di ogni genere e tipo…!!!

 

 

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 16 Febbraio 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  104.100 di cui: “terribile”: 3163 –  “insufficiente”: 4500 – La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  23680 – “non mi piace”: 6566 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 11000

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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