9 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Il totale sdegno e protesta di un popolo che per la tragedia del ponte crollato di Genova invoca, a voce forte e chiara, finalmente, Giustizia e cambiamento di tutto, cose e politicanti dal vertice alla periferia!

DA INTERNET: pubblichiamo lo sfogo passionale ma logico e ben giustificato, di un cittadino italiano che sintetizza un pò le tante decine di migliaia di post che sulla rete imperversano con tutti i linguaggi possibili denunciando uno Stato e dei governi finora incapaci e, quantomeno, moralmente, responsabili di tutto verso tutti gli Italiani!

Il crollo del ponte di Genova con i suoi 42 morti (è una tragedia nazionale che potrebbe tradursi in qualcosa di traumaticamente positivo. Ho ascoltato ignobilità che mai avrei pensato potessero uscire da bocca umana. Una per tutte: ci si preoccupa del calo in borsa di Atlantis ma non ci si è preoccupati dei piccoli risparmiatori di Banca Etruria dei Boschi o di Banca Veneta di Zonin. Ho ascoltato infamie sulle cause del crollo mentre vi sono le foto che le attestano. Ho ascoltato putride giustificazioni di quella banda di pescecani dei Benetton e dei loro complici. Ho appreso cose che ignoravo: un contratto di concessione che viene secretato come se dovesse essere tutelato un segreto militare o preservata una esigenza di sicurezza nazionale! Ho appreso di quel tale Gros Pietro che da Presidente dell’IRI poi diventa Presidente di Atlantis. Ho appreso di un tale Del Rio, medico, che Ministro delle Infrastrutture, non da seguito a ben due interrogazioni parlamentari del Sen. Rossi che denunciava il cedimento dei giunti, e lui si occupava dello jus soli. Ho appreso che in modo furtivo (come i ladri di notte) nella finanziaria 2017 si inserisce una proroga della concessione ai Benetton vent’anni prima della scadenza come originariamente prevista. Sapevo della legge last minute che subordina la perseguibilità della appropriazione indebita, ancorché aggravata per l’ammontare, alla querela di parte. E ora ne capisco il perchè: si trattava e si tratta di proteggere la cricca di Rignano dalla malversazione dei fondi Unicef destinati ai bambini affamati dell’Africa. Potrei continuare ancora ma lo schifo mi monta in gola. Ecco, io accuso una classe politica e di governo a tutti i livelli e senza distinzioni di Partiti, ignobile, fradicia e corrotta, che dal 1992, in esecuzione di un preordinato disegno criminoso, ha devastato l’Italia riducendola da quinta potenza economica mondiale a Paese del terzo mondo. Assumo, per quel poco che conto, la difesa di più di cinque milioni di poveri e ad essi anch’io voglio dare voce. Il figlio di Bernardo Mattarella non ha trovato di meglio da dire (più o meno) che “gli italiani hanno diritto a infrastrutture sicure”. Il figlio di Bernardo Mattarella non ha trovato di più e di meglio per parlare di “far west“! Per lui uccidere per dolo eventuale e per volgare ruberia, 42 persone non è far west. Il figlio di Bernardo Mattarella non è molto acuto ma non è stupido. Lui che difende il pareggio di bilancio, l’euro, questa Unione Europea che fa solo schifo, che promuove l’ invasione africana assieme al suo omologo Bergoglio, che costa miliardi di euro all’anno, si è chiesto con quali soldi andrebbero messe in sicurezza n Italia le strutture per renderle sicure? Chi dice queste cose si pone moralmente sullo stesso piano di chi ha provocato quei morti.

Il problema non è revoca della concessione, esproprio, inadempienze contrattuali o altre cabale giuridiche. Il problema è un altro ed è quello di ricostruire lo Stato, e prima dello Stato la morale è la coscienza nazionale. Per professione e per convinzione sono sempre stato un legalista ma ora non più (se penso solamente al paventato pagamento di una penale di venti miliardi di euro agli assassini). Ora non più. Non basta più la regola giuridica o la regola democratica. Occorre altro. Occorre un rivolgimento delle coscienze, un rivolgimento fisico, un fatto rivoluzionario.

La rivoluzione non è illegittima in sè stessa. È l’esito che ad essa dà legittimità. Genova per tanti motivi è una città simbolo. È la città dello scoglio di Quarto. È la città dell’Uomo di Staglieno. Ma è anche la città del ragazzo di Portoria. A questo mio atto di accusa aggiungo l’auspicio e l’invito che gli italiani sian tutti Balilla come il ragazzo di Portoria: prendiamoli a sassate, facciamoli scappare, mettiamoli in galera e che siano Tribunali veramente popolari a giudicare questa feccia di uomini che ci hanno derubato dei soldi e del futuro, che ci hanno offesi e vilipesi, che ci hanno tolto una Patria. Augusto Sinagra 18/08/18, 09:54 PM –

ATTEZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, all’1 agosto 2018, I VOTI,  EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  98501 di cui: “terribile” 1991 –  “insufficiente”: 2921 – La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  21815– “non mi piace”: 6338

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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