4 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Sua “voscienza” Leoluca Orlando CASCIO…

Molti a Palermo e negli ambienti politici lo hanno sempre saputo, ma ora che il Sindaco ha avuto la sventura di voler rifare il protagonista, non avendo altri validi argomenti, per ricreare visibilità a se stesso, al PD ed alla Sinistra, ormai in declino, ha fatto riemergere una vicenda sua familiare.

Il vero e completo cognome del Primo Cittadino di Palermo è, nientepopodimenoche: Orlando CASCIO, che il Sindaco ha accorciato per cercare di far dimenticare la “storia” di questo notissimo nome e cognome, dato anche il fatto che suo padre fosse professore Am ovvero i docenti nominati dal Governo militare alleato. Alcuni asseriscono che, come in altri casi, gli alleati si fossero affidati ai mafiosi, tra i quali, appunto, vennero scelti questi docenti.

Queste insistenti dicerie, furono poi confermate ed ufficializzate negli anni ’70, dall’On. Pio La Torre, – quando si dice il destino…! – ucciso da Cosa Nostra nel 1982. In Commissione Antimafia, l’onorevole Pio La Torre, definisce Salvatore Orlando Cascio “il collegamento tra i politici e le famiglie mafiose palermitane del dopoguerra”, mentre lo stesso Vito Ciancimino, a suo tempo sindaco di Palermo e sicuramente conoscitore di fatti e misfatti della mafia, afferma che Salvatore Orlando Cascio fosse un uomo vicino a Cosa Nostra e lo accusa di mafia. Siccome simile nome e situazione avrebbero potuto fortemente nuocere alla sua carriera politica, si fece chiamare solo  Leoluca Orlando e, per contrappeso, si lanciò nel ruolo di grande antimafioso ed in questo quadro ufficiale e di facciata, tra l’altro, non perde occasione per commemorare finanche i giudici Falcone e Borsellino, di cui, invece, in quegli anni, fu grande accusatore…

Infatti, proprio Leuluca Orlando CASCIO da amico di Falcone, celebra le sue nozze con Francesca Morvillo, per poi attaccarlo, pubblicamente e ufficialmente, in una nota trasmissione televisiva “di tenere chiuse nel cassetto le prove dei legami tra mafia e politica”… Da notare che, proprio dopo questo clamoroso attacco infamante, il giudice Falcone ha dovuto difendersi davanti il CSM il 15 ottobre 1991 dichiarando: “mi stanno delegittimando, Cosa Nostra fa così, prima insozza la vittima poi la fa fuori”. Probabilmente, ad Orlando CASCIO  non era andato giù il nuovo mandato di cattura nei confronti di Vito Ciancimino nel 1990, a conferma che, nonostante la presenza del Sindaco Orlando CASCIO, don Vito continuasse a gestire a suo piacimento gli appalti. Maria Falcone, sorella del Giudice, ha, tra l’altro, espresso il suo chiaro pensiero, ovvero: “Orlando ha dato inizio ad una campagna denigratoria contro mio fratello, sfruttando le proprie risorse per lanciare accuse attraverso i media”. Anni dopo, Orlando CASCIO, sulla vicenda Falcone, ha dichiarato che, semplicemente,  “c’è stata una incomprensione con Falcone”.

Per un accorto politico come Leuluca Orlando Cascio, però, non sarebbe dovuto sfuggire la consapevolezza che, col suo inqualificabile agire, avrebbe infamato, pesantemente il Giudice Falcone. E’ evidente, che Il sindaco Orlando CASCIO, anche forte del fatto di essere consigliere giuridico di Piersanti Mattarella tra il 1978 e il 1980, diventa Sindaco di Palermo il 16 luglio 1985, all’età di 38 anni e, tra coloro che ha ringraziato per la sua elezione, vi è anche Salvo Lima andato a trovarlo nella sua villa di Mondello. Molti anni fa, circolavano, perfino, voci che in una chiesa di Palermo, dove Leuluca Orlando si recava per la messa, i fedeli, gli baciavano la mano in senso di grande ossequio, ma, per la verità, non ci sono documentazioni in tal senso.

Ora, tenta, Orlando una nuova e diversa ribalta che, verosimilmente, alla fine, si ribalterà contro lui stesso e coloro che lo stanno seguendo in questa spasmodica difesa, non certo disinteressata, dell’immigrazione senza controllo, proprio dagli stessi, anche loro, elettori…

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al’ 5 Dicembre 2018, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  102.090 di cui: “terribile”: 2363 –  “insufficiente”: 3068 – La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  23051 – “non mi piace”: 6380 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 8900

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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