Il Palazzo Municipale passato al setaccio dalle inchieste delle Procure di Barcellona e Messina e della Commissione ministeriale per ricostruire gli ultimi dieci anni. Il sen. Nania sfida tutti: non troveranno niente perchè l’amministrazione del cugino sindaco ha sempre fatto tutto secondo legge, morale e grande trasparenza!
Una grande massa di faldoni, documenti vari, interrogatori di dipendenti e funzionari in tutti gli uffici con particolare attenzione, ovviamente, per quelli tecnici; ci sarebbero, infatti, anche alcune centinaia di sanatorie «sospette», mentre si sta facendo luce su sanatorie da molti anni in mano a tecnici esterni, alcuni dei quali avrebbero detto che, a causa delle recente alluvione, non possiedono, né si ricordano quali e quante sanatorie avevano in carico; pare però che esista una legge che permetterebbe la nomina di un tecnico esterno per soli due anni e la conclusione della pratica di sanatoria in 24 mesi e, quindi, si dovrebbe spiegare come mai alcuni tecnici esterni ricevano incarichi da decenni e perchè tante pra-tiche di sanatorie siano state e siano ancora da lustri negli studi di alcuni tecnici esterni. Inoltre, si vorrebbe sapere se gli impiegati in-terni al Comune, addetti al settore, sapessero questo ed altro, perché, pare, che anche in questo settore, gli inquirenti vorrebbero dei precisi chiarimenti da parte degli interessati a vario titolo.
Ad ulteriore conferma della volontà di una ricostruzione generale degli ultimi dieci anni di ammi-nistrazione, sta il fatto che la Commissione ministeriale ha chiesto lo stato patrimoniale di tutti gli impiegati e funzionari del Comune, da quando sono entrati in esso ad oggi, ovviamente, per ricostruirne l’effettivo reddito e qualità di vita da ieri ad oggi e, quindi, darne spiegazione in caso di forti discrepanze. Tra le altre «cose», si aspettano, anche, le conclusioni da parte delle Procure di Barcellona, Messina e Reggio Calabria, sulle lettere da queste ricevute, in parte anonime ed in parte firmate di dipendenti comunali. che avrebbero denunciato fatti, cose, no-mi e circostanze di casi molto sospetti nei vari anni ed uffici del Palazzo municipale.
Sotto ispezione anche incarichi legali ed altri professionali, consulenze, esperti, e se i «selezionati», abbiano avuto od hanno ancora legami familiari e parentali, di partito, ma anche eventuali collegamenti con ditte edili e lavori pubbIici e sospette «protezioni» Insomma, una grande inchiesta come non mai!
Una considerazione generale dei cittadini è quella che nel 2006, il sen. Nania era, sicuramente, al massimo della sua potenza, avendo ottenuto la legge «Salva Buzzanza» ed il non scioglimento dell’allora Consiglio Comunale di Barcellona in virtù, si vociferò a suo tempo ed ovviamente non sappiamo se vera, di una «benevola intesa» con una parte del Centro-sinistra che, forse, aveva stessi interessi in altre zone del meridione.
Questo sospetto, nei corridoi della politica, sarebbe stato confermato dal clamoroso silenzio dell’allora ministro degli interni Giuliana Amato che non si pronunciò mai, né a favore né contro e che fu quindi, probabilmente, ben contento di passare la patata bollente all’ormai prossimo governo Berlusconi nel 2008. Come tante, ripetiamo, questa potrebbe essere una ipotesi. Inoltre, il fatto che il sen. Nania per un mese mezzo, durante l’alluvione sia stato impegnato altrove, per poi, invece, precipitarsi dentro il Municipio per sostenere il cugino sindaco, potrebbe dare il senso della gravità della cosa; né, del resto, un ministro degli interni, nominato da qualche giorno, avrebbe, con leggerezza, firmato ed, immediatamente, formato una Commissione ministeriale per ispezionare, nuovamente, l’amministrazione di una città come Barcellona, dove impera un senatore della Repubblica…?
Poi, tutto è possibile!