2 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Ora anche l’ UE ammette che l’ 80% di arrivi in Italia sono irregolari

Peggio per l’Italia che li ha fatti entrare in tutti questi anni: è questo il sostanziale messaggio dell’Unione Europea, attraverso il suo Commissario per l’Immigrazione, il greco Avramopoulos:   “Se confrontiamo Italia e Grecia vediamo che fino all’80% dei migranti che attraversano il mar Egeo sono profughi, mentre la maggioranza di quelli che arrivano in Italia dal Mediterraneo centrale,  l’80%, sono irregolari. Non intendiamo cambiare i criteri” delle nazionalità da ricollocare” e cioè, a chi chiede se non si pensi a una modifica dei criteri per le nazionalità da ridistribuire, visto che in Italia non ci sono abbastanza siriani ed eritrei candidabili. (ANSA).

Quindi, tutti i clandestini resteranno in Italia, mantenuti a spese degli italiani, con buona pace dei soliti buonisti, ignoranti e demagoghi politici e non, e, guarda caso, appena subito la sconfitta di Renzi al referendum!

La tardiva ammissione dell’Ue, conferma la politica fallimentare del Pd e del già premier Renzi. Bisogna ammettere che, non solo, la Lega Nord ha denunciato, più volte, tale questione, ricevendo però, solo e sempre, le solite accuse di razzismo, fascismo speculatori ed altro, dai partiti di Maggioranza che, dopo aver contribuito ad alimentare l’invasione, oggi gridano all’emergenza”.

Di conseguenza, conferma Avramopoulos, l’Italia deve espellere tutti questi immigrati irregolari, ovvero, ancora: sono fatti vostri cari Italiani…!

A questo punto, se continuiamo a fare entrare chiunque, il problema si aggraverà ulteriormente facendo “esplodere” l’Italia al più presto. In questo senso, i governi di Roma, potranno chiudere le frontiere marittime, respingendo gli immigrati, quale azione estrema da prendere, e se l’U.E,, ipocritamente, protesta per “motivi umanitari, scaricando la questione sul nostro Paese, come ha fatto quando il Governo Berlusconi applicò i respingimenti riducendo gli sbarchi del 90 per cento, si potrà rispondere a Bruxelles con una sonora pernacchia: l’Italia non dovrà più essere il centro di raccolta dei disperati, criminali e terroristi di tutto il mondo e chi ha favorito questi ingressi da molti anni, dovrebbe essere processato per “collaborazionismo” con i trafficanti di essere umani e delle organizzazioni criminali, che continuano ad arricchirsi sulle spalle degli Italiani, aggiungendo alla criminalità locale, anche e soprattutto, quella degli immigrati, specie dopo che questi vedono svanire i loro sogni, una volta vista la realtà del nostro Bel Paese, con tutte le conseguenze di ordine pubblico, sociale e di sicurezza.

Non si scarti, del resto, la probabilità che se l’Italia, finora, non è stata attaccata come per altri Paesi, dal terrorismo islamico è dovuto, principalmente, al fatto che il nostro territorio è un ottimo posto di transito, proselitismo e base per le organizzazioni musulmane, data la disattenzione della politica ed il “giustificazionismo” verso gli immigrati in genere.

I nostri Servizi di Sicurezza, segreti interni ed esteri e le Forze dell’Ordine, invece, da tempo, hanno registrato e sventato degli attentati in via di attuazione, dimostrando che l’azione dell’estremismo islamico comincia a cambiare anche da Noi ed, in questo senso, i pericoli sono molto aumentati, grazie a politici inetti e vanagloriosi come Alfano, “fedele a tutti ed a nessuno” ed a seconda dei momenti di suo esclusivo interesse.

Non si dimentichi che Alfano ed i suoi, subito dopo la prima definitiva condanna giudiziaria di Berlusconi, pensando che ormai questi era politicamente finito, si offrirono come nuovi fedelissimi, appunto, al governo Renzi che, ovviamente, li accettò di buon grado ed, infatti, i nuovi ascari più volte lo salvarono insieme al suo governicchio ed il “servitore di turno”, ha ottenuto ministeri, sottosegretari e prebende, veramente non proporzionali al suo ridicolo partito di quattro soldi!

Come, però, insegna la Storia, per le meschinità, i trenta denari non mancano mai…!

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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