2 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIESTORIA & DOCUMENTI

Non è vero che “tutta” la Chiesa vuole aprire all’immigrazione incontrollata. Dimenticata la “Erga migrantes caritas Christi” Giovanni Paolo II: “Evitare i matrimoni misti”. «Si al dialogo alla pari, ma coscienti delle differenze»! Il problema con i musulmani. Gli errori di certi prelati

RIPROPONIAMO un importante, significativo ed attualissimo argomento della pagina “Storia & Documenti” di  Sicilia Occidente – cartaceo – pubblicato nel numero di ottobre 2015.

Oggi più che mai divampano le polemiche sul crescente grave problema dell’immigrazione che ora invade l’Europa, grazie soprattutto all’incapacità dell’Italia di porre freno agli sbarchi.

Il “suicidio” dell’Operazione “Mare Nostrun”, col soccorso della nostra Marina Militare a poche miglia dalla Libia, ha sicuramente incoraggiato la via verso l’Italia. La successiva Operazione “Triton”-  che doveva essere all’origine molto più logicamente restrittiva – sempre grazie alle idee confuse del governo ed alle continue esternazioni illogiche, irresponsabili e demagogiche, di esponenti politici vari e, perfino, delle più alte istituzioni, hanno, seppur involontariamente, agevolato chi da molti anni specula e si arricchisce sul fenomeno dell’immigrazione. Indirettamente, tutto ciò ha favorito in Italia le varie “Mafia Capitale” e giù di lì, ma anche gli scafisti e schiavisti che, come da numerose intercettazioni, se la ridono e ringraziano gli Italiani che li fanno arricchire. «La nostra America l’abbiamo trovata in Italia! Non vi preoccupate, qui in Italia non ci sono leggi, possiamo fare quello che vogliamo e fra pochi giorni saremo liberi!». Queste sono solo alcune delle chiare frasi di scafisti una volta arrestati!

Anche nella Chiesa esistono dei casi di gravi speculazioni ed alcuni religiosi, per motivi vari, si affannato a divenire protagonisti con assurde dichiarazioni al totale favore delle “porte aperte a tutti” ed a tutto, senza pensare alle conseguenze che, del resto, ormai da decenni,  constatiamo quotidianamente.

Eppure, non è affatto vero che la Chiesa la pensi così, anzi, da essa sono stati effettuati studi, ricerche sul fenomeno ed esiste pure un chiaro capitolo sul problema risalente al maggio del 2004, esteso dal “Pontificio Consiglio per le Migrazioni” e voluto e firmato dall’allora Papa Giovanni Paolo II!

Ecco alcune dei più significativi concetti di quell’importante documento papale.

“I fratelli e sorelle nusulmani immigrati nei Paesi occidentali devono essere coscienti dei diritti umani e delle acquisizioni legittime della modernità” e – si consiglia nel documento – “di evitare i matrimoni misti con musulmani e che non è opportuno mettere a disposizione edifici sacri per il culto islamico, ma di prestare luoghi per incontri di socializzazione per incontri fraterni e sociali”. Sempre nel consiglio di “attenzioni particolari” anche per le Scuole, specie cattoliche, che accolgono ragazzi di altre religioni “di non rinunciare mai alle loro caratteristiche peculiari ed al proprio progetto educativo, cristianamente orientato”!

Inoltre, nei rapporti con i musulmani, le comunità cattoliche sono invitate “a distinguere, nelle dottrine e nelle pratiche religiose e nelle leggi morali dell’Islam, ciò che è condivisibile da quello che non lo è”! Sebbene le due fedi si uniscono nella credenza in un solo Dio, nella carità e nella preghiera, esistono delle “divergenze, alcune delle quali riguardano le acquisizioni legittime della modernità” e “tenendo in considerazione specialmente i diritti umani, auspichiamo perciò che avvenga, da parte dei nostri fratelli e sorelle, musulmani, una crescente presa di coscienza che è imprescindibile l’esercizio delle libertà fondamentali dei diritti inviolabili della persona, della pari dignità della donna e dell’uomo, del principio democratico nel governo della società e della sana laicità dello Stato. Si dovrà, altresì, raggiungere un’armonia tra visione di fede e giusta autonomia del Creato”.

In particolare, sui i matrimoni misti, l’orientativo documento del Vaticano insiste sui i rischi di tali matrimoni “fra cattolici e migranti non cristiani da evitare pur con varia intensità secondo la religione di ciascuno” e, specialmente, per i musulmani il problema si pone, soprattutto per la donna cattolica ed il fidanzato, appunto, islamico, riguardo all’educazione dei figli poiché per l’Islam i figli di padre musulmano sono loro stessi automaticamente musulmani ed i diritti della donna, come si sa, sono completamente diversi se, fino a che punto e quando riconosciuti!

Il testo del documento, quindi, conferma la volontà di dialogo tra la Chiesa e l’Islam, con migranti musulmani e di altre confessioni religiose, del resto, da tempo, già in atto,  purtroppo, però, i problemi esistono per la forte differenza di mentalità, cultura che si cerca comunque di avvicinare: non è, invece, per niente accettabile che la Chiesa, i cattolici ed i cristiani in genere, debbano rinunciare a tutto, solo, per venire incontro alle altre religioni ed immigrati “sic et simpliciter”, per buonismo, speculazioni ed interesssi di vario genere e tipo od, anche, per semplice protagonismo personale e pubblicità di elementi ed ambienti specialmente in Italia ma anche in Europa.

A proposito del dialogo interreligioso – si sottolinea nel documento – “il dialogo deve essere alla pari, ma consapevoli delle differenze”!

Questo lucido messaggio, è stato, ovviamente, condiviso e firmato, ribadiamo, dallo stesso Papa, oggi santo, Giovanni Paolo II! Saremmo curiosi sapere, se e quanti, uomini della Chiesa, compresi quelli che oggi straparlano, si ricordano di questo chiaro e coraggioso, messaggio di quel Papa e del Vaticano?!

Da ricordare, infine ma non in ultimo, come già in varie occasioni, Giovanni Paolo II si sia pronunciato sull’immigrazione, ribadendo «la giusta e dovuta accoglienza cristiana dei nostri sfortunati fratelli ma capire anche le possibilità di chi li ospita ed il rispetto delle leggi dei Paesi che li hanno accolti!»

Tutto ciò ed altro dovrebbe far riflettere tutti su tutto ed intanto, riscoprire e rileggere questo realistico messaggio che dimostra come vi sia una buona parte della Chiesa che riesce a ragionare con lucidità sui concreti problemi della gente ed anche per un cammino  di conciliazione, ma non certo di supino assoggettamento a mode e teorie e personaggi strampalati da qualsiasi parte ed ambiente provengano: anche e soprattutto, dall’interno della stessa Chiesa Cattolica e del stesso Vaticano.

E’, insomma, arrivato il logico momento di rinsavire, rivedere ed osare ad agire… se non si vuole un domani, ormai non tanto lontano, una Italia ed una Europa, prive della loro identità ed irriconoscibile!

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  106.050 di cui: “terribile”: 3194 –  “insufficiente”: 3239 (a correzione del dato precedente) –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  24546 “non mi piace”: 6566 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 12502

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

 

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