29 Marzo 2024
NOTE & NOTIZIE

Sulla tragedia per la fabbrica esplosa a Barcellona l’indagine si va approfondendo

Mentre rimane il dolore e la disperazione  di  familiari e parenti e la forte impressione, non solo della Città, per la morte delle cinque persone e l’attesa per il miglioramento dei feriti, l’inchiesta sui fatti che a Femminamorta hanno determinato la tragedia va, ovviamente, avanti.

In questo quadro, sono già stati indagati il titolare della ditta della fabbrica di fuochi di artificio, Vito Costa di 71 anni ed il titolare della ditta che stava attuando il lavori di messa in sicurezza esterna della stessa fabbrica, Corrado Bagnato di 74 anni, procedimento che permetterà  agli avvocati e consulenti delle parti civili ed agli indagati di espletare la loro funzione. Intanto, la Procura locale ha ordinato l’autopsia sul corpo delle cinque vittime, Venera Mazzeo, Vito Mazzeo, Giovanni Testaverde, Fortunato Porcino ed il tunisino Mohamed Teher Mannai. Di conseguenza, verranno chiarite le cause della morte dei malcapitati e, soprattutto, se tale tragedia sia stata dovuta all’azione di altre persone e, quindi, determinare le possibili singole responsabilità penali di esse. In particolare, però, è da ritenere che i risultati del DNA e TAC, sui corpi delle sfortunate vittime, non potranno essere disponibili che entro un mese.

Da dire che si sta, logicamente, cercando di ricostruire le effettiva dinamica del tragico evento mediante i diversi rilevamenti previsti in questi casi sul terreno ed anche con l’impiego di un elicottero dell’arma dei Carabinieri. L’origine dell’esplosione sembra, finora, confermata, sia stata qualche scintilla scaturita da un attrezzo in uso per il lavori all’esterno della fabbrica, mentre dalle dichiarazioni dei testimoni, raccolte dagli inquirenti, si sta cercando cercando, anche con altri tipi di riscontri, di ricostruire tutta la triste vicenda nella suo effettivo svolgimento. Particolare attenzione si ha, tra le altre, sulla dichiarazione di Tonino Bagnato, che al TG 1 ha detto che,  al momento dell’esplosione, il lavoro era stato concluso e raccolti le attrezzature, parimenti al vaglio la ricostruzione dei fatti da Vito Costa, nelle ore seguite allo scoppio. Il Procuratore Emanuele Crescenti, ha pure che saranno controllati i rapporti contrattuale dei dipendenti delle rispettive ditte, mentre I Vigili del Fuoco e soldati stanno procedendo alla messa in sicurezza di tutta l’area interessata dalla potente esplosione, sentitasi a diversi km di distanza.

 

 

 

 

ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 19 ottobre 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  109.402 di cui: “terribile”: 3434 –  “insufficiente”: 3380 –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”! –  “MI PIACE”:  25647 – “non mi piace”: 6795 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 16765

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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