3 Maggio 2024
EDITORIALE

Le responsabilità della Magistratura per il ritorno della normalità e rinascita dell’Italia

Bisogna ammettere che le cronache sono sempre  piene di cattivi esempi di singoli e/o più persone che si sono dati al malaffare per arricchirsi, avere privilegi ed un proprio potere a vari livelli e zone del Paese ed, in generale, di coloro che dovrebbero difendere i Cittadini, come, in questo caso, la Magistratura.  Non lo diciamo per convenevole opportunismo ma, sicuramente, i Magistrati in grandissima maggioranza fanno il loro dovere, con responsabilità, pur tra le note difficoltà anche in questo delicatissimo settore, che, effettivamente, hanno creato e creano disfunzioni, ritardi, confusione e conseguenti errori di vario genere che, ovviamente, ricadono su molti cittadini che per vari motivi hanno la sventura di avere a che fare con le aule dei Tribunali. Noi, però, pensiamo ai molti casi di sentenze che, sostanzialmente e chiaramente, creano ingiustizie, danni a persone ed allo Stato e, quindi, al prestigio della stessa Magistratura e, di cui, appunto, spesso la stessa Stampa si occupa.

Pensiamo a certi Giudici che emettono sentenze eclatanti, di discutibile interpretazione personale, magari liberando conclamati delinquenti autori di efferati delitti di ogni genere, all’uso, non raro, politico della Giustizia, contro questo od in effettiva difesa di un’altro appartenente ad uno od all’altro partito o schieramento ed, in questo senso, gli esempi sono molti nei lustri… Perché, però, avviene tutto ciò? Sintetizzando al massimo, perché a volte si tratta di Giudici che cercano la notorietà personale, o schierati politicamente od anche per sola superficialità, menefreghismo od incapacità professionale, per vari motivi  insomma!

Tutto ciò, non si può negare, che sia avvenuto ed avviene anche perché lo Stato ha perso autorità, credibilità, consentendo la fine di ben precise regoledi condotta anche nelle aule dei Tribunali, per cui il linguaggio ed i comportamenti sono sempre più decaduti, venendo meno, spesso, il rispetto tra le parti, tra gli avvocati e tra questi ed i magistrati e tra questi stessi…e via dicendo!

Come detto, questo vale per tanti altre istituzioni e diversi ambienti ma, il Magistrato incide sulla libertà, sui diritti, sulla vita di ogni singolo cittadino, su intere famiglie: un Procuratore della Repubblica, un Pubblico ministero, un Giudice non sono dei semplici impiegati addetti a “mettere bolli”, sono molto e di grandemente di diverso di tanti altri dipendenti dello Stato e debbono essere i primi a cercare di ridare autorevolezza alla loro delicata funzione e, quindi, allo Stato in quanto tale, a cominciare dall’atmosfera da cambiare in aula, nel senso della compostezza dei singoli presenti in aula e delle modalità tra PM. Giudici ed Avvocati ed anche verso le Forze dell’Ordine, nel concreto, chiarissimo, ri-spetto tra tutte le parti…!

Tutto ciò ed altro che abbiamo voluto, in questa occasione, attenzionare, deve, però, iniziare principalmente dal “Consiglio Superiore della Magistratura”  che dovrebbe diventare, veramente, un organo di garanzia generale per tutti e per tutto e non continuare ad essere, per certi versi e casi, un “sindacato di protezione” della già privilegiatissima categoria che, per il suo alto ruolo, in parte, deve essere tale, ma come significavano i saggi romani: « in medio stat virtus” e, questo, però, vale per tutti e tutto, per ieri, come oggi e domani…!

Editoriale  – SICILIA OCCIDENTE dicembre 2018 – cartaceo

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  106.050 di cui: “terribile”: 3194 –  “insufficiente”: 3239 (a correzione del dato precedente) –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  24546 “non mi piace”: 6566 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 12502

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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