28 Aprile 2024
INTERROGATIVI? & ESCLAMATIVI!

L’ATO? Servizi inadeguati, vessazioni attraverso bollette intimidatorie mentre cittadini e Comuni sono stanchi e pretendono chiarezza. Ma quanto è costato in tre anni questo carrozzone politico?

Quanto hanno guadagnato i dirigenti, chi li ha nominati e con quali criteri? A quando una seria inchiesta o la politica è così potente da bloccare tutto come in altri settori?

Per la verità, a suo tempo, alcuni sindaci sono stati colpevoli nell’aver, troppo spesso, «aiutato» L’ATO 2 solo per motivi di «connivenza» politica perché comandati dal padrone politico di turno, ma, l’evidenza del continuo disservizio nella raccolta dei rifiuti nei 38 Comuni a cui ci riferiamo – ma anche in altre zone le ATO non hanno certo brillato per efficienza e costi minori. Anzi! – è diventata talmente insostenibile che, finalmente, anche i sindaci una volta amici dell’ATO 2, sulla spinta del grande e montante malcontento generale, dicono basta! E, tutto questo, mentre gli operai, spesso sono senza stipendio, continuando, anzi, a collaborare con i cittadini.

Uno dei maggiori «ribelli» è il sindaco di Milazzo Lorenzo Italiano in ormai numerose occasioni, anche se, paradossalmente, il Comune di Milazzo è socio di maggioranza! Ma, proprio, questo atteggiamento di Italiano, dà la misura dell’urgente necessità di cambiare completamente rotta. E di rottura con l’ATO parla Italiano, esasperato per le condizioni pietose in cui, perfino, sotto il periodo festivo di Natale ed inizio d’anno, è stata lasciata la città di Milazzo. Grave situazione, che si aggiunge a tutte quelle precedenti in giorni normali, portando, non solo i milazzesi, all’indignazione generale. La parole del sindaco di Milazzo non lasciano dubbi a fraintendimenti: «La Gesenu si è rivelata inadeguata a gestire l’emergenza di Milazzo e Barcellona. L’ATO deve assumere i provvedimenti conseguenziali, prevedendo anche la rescissione del contratto in danno e per inadempienza, così come previsto nelle condizioni contrattuali».

Inoltre, il sindaco ha lanciato un appello agli altri sindaci del Comprensorio i quali, del resto, in vari momenti hanno denunciato i mancati impegni dell’ATO e della Gesenu, sottolineando continuamente l’esosità delle «bollette» e che anche gli attivi «Comitati cittadini» di vari Comuni hanno più volte documentato, interpretando pure la protesta dei cittadini.

L’ATO, addirittura, proprio alla fine dell’anno scorso, ha inviato numerose raccomandate intimando di pagare in un solo rata, migliaia di euro, ma ciò che è più sbalorditivo è che, in questa ennesima intimazione, sono compresi pagamenti già fatti ed altri non dovuti per ricorsi già vinti da tempo presso le Commissioni Tributarie!!! E’ chiaro, che simile invio in massa di intimazioni di pagamenti hanno uno scopo che, per sintetizzare, chiameremo «piratesco» e «terroristico», specie verso la gente meno informata, socialmente e culturalmente debole.

A questo punto, è invece, urgentissima una chiarezza generale sulla situazione dell’ATO. Una seria ed approfondita indagine che controlli se le norme contrattuali siano state sempre rispettate, se gli stipendi dei dirigenti dell’ATO fino ad ora sono giustificati dall’effettivo lavoro e responsabilità assunte, da chi, come e con quali criteri, tali dirigenti, siano stati nominati e se sempre nel rispetto della legge ed, in generale, se vi è stato sperpero di denaro pubblico ed eventuali danni di qualsiasi tipo a causa dei disservizi e dell’operato concreto da parte dell’ATO nei confronti dei Comuni e cittadini in genere, compreso e sopra tutto, infine, se a fronte dell’effettivo servizio dell’ATO le tariffe siano state sempre comunque legittima.

Sperando, finalmente, in una inversione di tendenza in positivo, si diano risposte precise ai tartassati cittadini, almeno che non si dica chiaramente che certi ambienti, soprattutto politici, siano ancora così forti, anche in altri settori come la Sanità pubblica, per cui dalle nostre parti, nella sostanza, nulla dovrà ancora cambiare…!

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