La lettera di un ‘Carabiniere qualunque’ a Ilaria Cucchi: “Cara signora, sono un carabiniere senza infamia e senza lode, un onesto lavoratore, e volevo dirle che poche parole si possono trovare per commentare questa assurda tragedia”
Riportiamo, seppur già ormai nota mediante la stampa, la Lettera del militare in questione, perché pensiamo sia, obbiettivamente, significativa per derivarne delle serie riflessioni, fermo restando che ciò prescinde dalla sentenze in merito al tragico fatto.
Parallelamente, ribadiamo la nostra più completa, come sempre, solidarietà e fiducia alle Forze dell’Ordine, per ciò che riescono a fare, nonostante le condizionanti permissive leggi e spesso, sentenze di certi giudici vanagloriosi o politicizzati che ne limitano l’azione e, finanche, in alcuni casi, mortificandole e, nello stesso tempo, offuscando la professionale ed attenta azione della grande maggioranza della stessa Magistratura che, invece, compie quotidianamente il proprio dovere in silenzio ed in condizioni, troppo spesso, affatto ottimali.
Cara sig.ra Ilaria Cucchi,
sono un carabiniere senza infamia e senza lode, un onesto lavoratore, e volevo dirle che poche parole si possono trovare per commentare questa assurda tragedia, stante che quanto accaduto a suo fratello è qualcosa di aberrante, atroce, ingiusto, qualcosa che non avrebbe mai dovuto succedere. Lei non ha mollato fino alla fine e grazie alla sua caparbietà ora giustizia è stata fatta. Chi ha pestato e ucciso Stefano non era evidentemente degno di portare la divisa che indossava. Ma questi soggetti non devono pagare solo per Cucchi, per Lei e per i suoi famigliari, ma devono pagare per tutti quegli UOMINI che dentro quella DIVISA ci mettono l’anima, il CUORE, il SUDORE e molto spesso ci rimettono la loro stessa VITA, per il bene di tutti e ciò per POCHI SOLDI. Perchè il loro è un SACRIFICIO quotidiano che non puó e non deve essere INFANGATO DA 4 DELINQUENTI.
Suo fratello meritava di più, meritava assistenza, aiuto, comprensione, meritava di tentare l’ennesimo percorso di recupero e non certo di morire in questo modo.
Cara sig.ra Ilaria Cucchi, non dimentichi però che quando suo fratello è stato arrestato ed a sua madre è stato chiesto di nominare un avvocato di fiducia, in risposta, al telefono, sono volati solo insulti nei confronti di Stefano, e sua MADRE aggiunse che NON AVREBBE SPESO ALTRI SOLDI PER QUEL DELINQUENTE DI SUO FIGLIO E CHE AVREBBE DOVUTO FARE AVANTI IL BARBONE PER STRADA.
Cara sig.ra Ilaria Cucchi, non dimentichi CHE FU LEI A NON FAR VEDERE I NIPOTI A STEFANO DA BEN 2 ANNI, CERTO PER PROTEGGERLI DA LUI, DAL SUO STATO DI TOSSICODIPENDENZA, da suo FRATELLO CHE FREQUENTAVA AMBIENTI LOSCHI ED FU SEMPRE LEI CHE NON LO VOLLE PIU’ NELLA SUA VITA ED ANCHE TUTTA LA SUA FAMIGLIA LO EMARGINÒ E ABBANDONÒ. RIMASE COSÌ SOLO E PERDUTO COME UN CANE RANDAGIO.
Mi preme però osservare che dalla terribile morte di suo fratello Lei è riuscita comunque a costruirsi un personaggio mediatico, conseguendo anche un giusto rimborso di un milione di euro (somma che certo non la ripaga di quanto sofferto e perduto). Vorrei dirle che ha ottenuto una vittoria insperata, incredibilmente grande e giusta e grazie a lei verranno perseguiti dei delinquenti che non meritavano di vestire la divisa che indossavano. La “pulizia” andava fatta (anche per i fiancheggiatori) ed era sacrosanta. Dispiace però un’unica cosa, ovvero che la stessa caparbietà che ha dimostrato nella ricerca dei colpevoli, non l’ha sfoderata quando c’era da aiutare Stefano; Lei se ne disinteressò ed ora invece, da candidata per il PD, – poi non avvenuta, ndr – ora suo fratello è diventato la persona più cara che avesse mai avuto al mondo! Un eroe! Una perdita immensa! No sig. ra Ilaria, Stefano non era un eroe, gli eroi son altri, era solo un ragazzo che meritava di essere compreso e aiutato, anche se si era perduto.
Forse sarebbe stato meglio dimostrarsi caparbia anche nei tragici momenti della dipendenza, quando era un ragazzo allo sbando e finì nelle mani dei suoi aguzzini, ovvero preoccuparsi di lui prima di tutto ciò, prima che tutto diventasse “troppo tardi”! Stefano aveva tanto bisogno della sua grande caparbietà!!!! Ma ormai è troppo tardi per tutti! Da questa vicenda ne usciamo sconfitti tutti quanti, tutta la nostra società, Lei compresa. Da par mio spero di continuare a servire il mio paese nel miglior modo possibile: la morte di Stefano ha insegnato a me e ad altri tante cose, per non errare di nuovo in futuro. Spero che tale insegnamento abbia raggiunto anche Lei!
FIRMATO: UN CARABINIERE QUALUNQUE
NB. E’ chiaro, che siamo a disposizione verso chiunque ne avesse titolo ed interesse alla questione, per un eventuale intervento.
Interrogativi? & Esclamativi. SICILIA OCCIDENTE – febbraio 2020 – cartaceo
ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.
DI CONSEGUENZA, al 2 gennaio 2020, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
110400, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!
I “MI PIACE” 26025, IL 63 PER CENTO DEL TOTALE E,dal 30 ottobre 2017, 19459 LETTORI IN ON LINE!
*In questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.
SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!